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sabato 28 aprile 2018

La serata con SILVIA RONCHEY


Più di cento persone hanno assistito ieri, venerdì 27 aprile, all’incontro con la filologa e bizantinista Silvia Ronkey che ha presentato al Caffè Letterario di Lugo il suo ultimo volume “La cattedrale sommersa” edito da Rizzoli.
Il tema del «confine», della soglia sottile, invalicabile, non rappresentabile — eppure rappresentabile — fra l’umano e il divino, è il filo conduttore presente in quasi tutti i capitoli de La cattedrale sommersa. Ogni rappresentazione del volto che voglia essere figurativa — dice in sintesi, e con una bellissima intuizione, la Ronchey — è falsa: perché «l’immagine vera non è quella che si guarda ma quella da cui si è guardati, il cui sguardo ci attrae verso un’altra dimensione, ci avvicina all’enigma dell’essere», insomma ci trasporta oltre. Come fanno le icone, che ci guardano, e guardandoci in quella fissità irreale, lentamente ci fanno comprendere come la linea del confine è all’interno di noi, nella nostra psiche, dove il visibile si alterna all’invisibile, la chiarezza all’enigma.








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