È il racconto di "un grido profetico", tornato
oggi in qualche modo d'attualità, quello
contenuto in “Che cosa resta del
'68”, (Il Mulino) che Paolo Pombeni, saggista e professore al Dipartimento di
Scienze politiche e sociali
dell'Università di Bologna, ha presentato ieri sera, venerdì 11 maggio, al
Caffè Letterario di Lugo. Un libro che non si limita ad analizzare le ragioni,
le proposte e le speranze del Movimento di mezzo secolo fa, ma che cerca di
coglierne la sostanza reale indagando la natura della contestazione globale di
allora per indicare la strada verso risposte "vere", diverse da
quelle rozze e sbrigative elaborate per decenni, ma senza costrutto. Un libro
che fa bene alla memoria, ricorda ai giovani quali sono gli errori da evitare
ma, soprattutto, suggerisce come affrontare la difficile sfida attuale, figlia
di quel Movimento che non fu che "l'inizio" di una trasformazione
tuttora in pieno svolgimento.
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