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Sala conferenze - Hotel Ala d'Oro

Via Matteotti, 56 - 48022 Lugo di Romagna - (Ravenna) - Italia
Per Informazioni : 0545 22388 - claudio@aladoro.it
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martedì 25 marzo 2025

Domenica 30 marzo - ore 21.00 - Il Caffè Letterario di Lugo compie 20 anni!

pen-day all'Hotel Ala d'Oro con una serata di festa aperta a tutti per celebrare i 20 anni del Caffè Letterario di Lugo. Un occasione per ricordare i più di mille incontri che si sono succeduti in questi 20 anni. Durante la serata sarà presentato il volume edito da Danilo Montanari "20 anni di Caffè Letterario". Un libro che raccoglie tutti i testi d'autore che molti degli scrittori che hanno partecipato alla nostra rassegna ci hanno regalato. Sarà possibile poi visitare le 14 camere dedicate ai grandi autori che hanno in qualche modo avuto a che fare con Lugo o la Romagna, a cominciare da Dante per arrivare fino a Tonino Guerra e ancora al secondo piano sarà possibile visitare la mostra dei ritratti in bianco nero dei tanti autori che si sono succeduti sul palco del Caffè Letterario. La festa proseguirà con il taglio della torta col relativo brindisi e con la musica di DJ Lorenz.

lunedì 24 marzo 2025

Beethoven, Liszt e John Keats al Caffè Letterario di Lugo


Un altro bel pomeriggio di Musica & Poesia quello di ieri sera domenica 23 marzo dedicato al Romanticismo con Daniele Serafini ha che declamato alcuni versi di John Keats e Iacopo Ciani che ha suonato al pianoforte la sonata “Appassionata” di Beethoven e lo studio trascendentale n.12 di Franz Liszt. John Keats, uno dei più celebri poeti romantici inglesi, ha spesso esplorato il tema della musica nelle sue opere. La musica, per Keats, non è solo un'arte, ma un'esperienza sensoriale che può evocare emozioni profonde e ispirare la creatività. Beethoven e Liszt rappresentano due momenti chiave del Romanticismo musicale: Beethoven come innovatore e fondatore di nuove forme espressive, e Liszt come virtuoso e compositore che ha ampliato ulteriormente le possibilità della musica romantica. Entrambi hanno contribuito a plasmare la musica occidentale, lasciando un'eredità duratura.










sabato 22 marzo 2025

La serata con Francesco Selvi

Immagini della serata di venerdì 21 marzo con il regista e scrittore Francesco Selvi che, introdotto da Paolo Cavassini, ha presentato il suo romanzo "Enrico e Giuliano" edito da Baldini+Castoldi.






lunedì 17 marzo 2025

Domenica 23 marzo - Musica & Poesia - Beethoven e Liszt e il Romanticismo

Terzo incontro di “Musica e Poesia” al Caffè Letterario di Lugo. Piccolo ciclo di pomeriggi domenicali poetico-musicali, curati dal M° Paolo Ravaglia, nato dalla collaborazione con il Conservatorio G.B.Martini di Bologna, in cui la musica di grandi compositori, eseguita da allievi e maestri del Conservatorio bolognese, si alternerà ai versi di grandi poeti raccontati e declamati da poeti e amici del nostro Caffè Letterario.
Domenica 23 marzo, alle ore 18.00 all’Hotel Ala d’Oro, terzo appuntamento della serie con Ludwig van Beethoven e la sua sonata n.23 “Appassionata” op.57 in fa minore. A seguire Franz Listz con lo studio trascendentale n.12. Al pianoforte Iacopo Ciani. "Il romanticismo" sarà il protagonista delle letture poetiche. Ingresso libero.



domenica 16 marzo 2025

Venerdì 21 marzo - FRANCESCO SELVI al Caffè Letterario di Lugo

Venerdì 21 marzo
, alle ore 21.00 nella Sala Conferenze dell’Hotel Ala d’Oro il regista e scrittore Francesco Selvi presenterà al Caffè Letterario di Lugo il suo romanzo “Enrico e Giuliano” edito da Baldini+Castoldi. A introdurre la serata, che terminerà con il consueto brindisi offerto dal Gruppo Cevico, sarà Paolo Cavassini. Ingresso libero.
Su Enrico e Giuliano, una coppia di amici, aleggia la sensazione di essere completamente inadeguati alla vita. Se Enrico passa tutte le sue giornate su un divano che ha ormai le sue sembianze, guardando partite di tennis su cui scommettere e pressoché sempre perdere, Giuliano cambia un lavoro dopo l’altro, un’epopea tra fatiche e insostenibili tentativi inframmezzati dagli attacchi di panico, che arrivano sempre inaspettati e nei momenti meno opportuni, a ricordargli quanto sia inammissibile il suo stare al mondo. Piccoli avvenimenti e fatterelli ritmati da aperture di lattine di birra, sigarette, il palleggio sul campo da tennis, il ronzio delle mosche e lo smembramento di una scatoletta di tonno in offerta 3×2. Piccole tragedie personali che non riescono però a scalfire nei due la voglia di andare avanti e di sperare. Non si sa bene in che cosa, ma sperare. In un cambiamento qualsiasi, in un colpo di fortuna, in un accadimento che scombini le carte. E la fortuna per una volta arriva, bussa alla porta sotto forma di efferato delitto. I due ne intravedono una possibile via di fuga, che non si lasciano scappare. Aprono un hotel nel paesino appenninico dove Giuliano ha la casa avita dei nonni, lo stesso paesino teatro dell’efferato delitto, di cui ormai si sa tutto per l’ampia copertura mediatica che ha avuto il caso. L’idea pare essere buona, i clienti arrivano, curiosi e macabri. Ma il killer non si trova. Quanto può durare l’interesse in una platea onnivora e curiosa? Non molto, tanto che i due pensano ci vorrebbe forse un altro morto. Un movimento vorticoso, che in definitiva non porta a nulla, fino alla resa dei conti finale.
Francesco Selvi (Cesena, 1980) è regista di diversi cortometraggi, fra cui Waterloo (scelto dal Centro Nazionale del Corto come uno dei migliori film italiani 2018/19), L’estasi di Oleg e Lontano Ovest, con cui partecipa a diverse manifestazioni in Italia e all’estero, fra cui il Torino Film Festival e il Festival del Cinema di Seul. Come artista visivo ha tenuto esposizioni in diverse città con la produzione di collage e assemblage. Ha pubblicato “La minestrina” (2017), “Bertrando e Bernardo” (2021), “Ultima fermata Italia” (2019, con Paolo Virgolini e Mirco Cucchi). È stato redattore della rivista cinematografica «Rapporto Confidenziale» e ha scritto per «Doppiozero». Dal 2012 è socio fondatore dell’associazione Regnoli 41, con cui organizza opere di rigenerazione urbana a Forlì e ha curato la programmazione di mostre di arte contemporanea presso il Palazzo del Monte di Pietà forlivese.

sabato 8 marzo 2025

Venerdì 14 marzo - Lo storico MATTEO ZACCARINI al Caffè Letterario di Lugo

Venerdì 14 marzo
, alle ore 21.00 nella Sala Codazzi della Biblioteca Trisi lo storico lughese Matteo Zaccarini presenterà al Caffè Letterario di Lugo il suo saggio “Erodoto e le donne” edito da Carocci. A introdurre la serata, sarà Marco Sangiorgi. Ingresso libero.
Elena partì da Sparta con i Troiani, ma, forse, fu una fuga volontaria più che un rapimento. La regina di Lidia, disonorata dal marito, congegnò una vendetta esemplare e teatrale. L’etera Rodopi, in origine una schiava, divenne una figura leggendaria grazie alla fama e a un monumento eccezionali. L’uomo più potente al mondo, il Gran Re persiano Serse, rischiò la rovina per via della rivalità tra donne di corte. In Grecia i Persiani furono sconfitti, ma la straordinaria Artemisia, unica donna tra le loro fila, uscì vincitrice su tutti. A guardar bene poi, la vittoria dei Greci fu dovuta anche a una bambina prodigio, Gorgo. E così via. Attraverso figure femminili ordinarie o eccezionali, le Storie di Erodoto indagano gli aspetti più profondi della natura umana, costruiscono un universo complesso e sfaccettato, insinuano il dubbio sul senso delle grandi guerre e sulle gesta dei grandi uomini. Di volta in volta con sottigliezza, ironia, tragica consapevolezza e incredibile modernità. Prima monografia sul tema, il volume analizza la narrazione del “padre della Storia” sul femminile e ripensa gli stereotipi sulla misoginia degli antichi Greci.
Matteo Zaccarini è professore associato di Storia greca all’Alma Mater Studiorum – Università di Bologna. Si occupa di storia istituzionale e politica del periodo classico, democrazia ateniese, emozioni nella storiografia greca, ricezione dell’antichità. Tra le sue pubblicazioni: The Lame Hegemony. Cimon of Athens and the Failure of Panhellenism, ca. 478-450 bc (Bologna 2017).


La serata con SILVIA PARESCHI e il piacere di tradurre

Si è parlato di traduzione ieri sera al Caffè Letterario di Lugo con Silvia Pareschi e il suo saggio "Fra le righe. Il piacere di tradurre" edito da Laterza. un saggio che si addentra nelle complessità e nelle sfide del mestiere del traduttore, offrendo una riflessione profonda e appassionata sull'arte della traduzione. Un'opera che non solo esplora le tecniche e le strategie traduttive, ma celebra anche il valore culturale e letterario di questo lavoro spesso sottovalutato. In sintesi, "Fra le righe il piacere di tradurre" è un'opera che delizia e istruisce, rendendo omaggio a una professione fondamentale per il dialogo interculturale. La passione di Silvia Pareschi per la traduzione è contagiosa, e il suo saggio rappresenta una lettura imperdibile per chiunque desideri comprendere meglio il mondo delle lingue e delle letterature. La sua capacità di unire teoria e pratica, insieme a un approccio riflessivo e critico, fa di questo libro un contributo significativo alla letteratura sulla traduzione.