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Sala conferenze - Hotel Ala d'Oro

Via Matteotti, 56 - 48022 Lugo di Romagna - (Ravenna) - Italia
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mercoledì 28 settembre 2011

Internazionale a Lugo

All'interno del Festival "Internazionale a Ferrara" si svolgerà domenica 2 ottobre con inizio alle ore 20,30 nel Salone Estense della Rocca di Lugo una tavola rotonda dal titolo " La Traversata. Video e parole intorno alla fortezza europea". Parteciperanno Gabriela Preda, corrispondente di Foreign Policy Romania, Francesca Zuccaro, responsabile progetti immigrazioni MSF, Mauro Sarti dell'Associazione Ilaria Alpi e lo scrittore algerino Amara Lakhous che il giorno seguente, lunedì 3 ottobre alle ore 21,00 nel Salone Conferenze dell'Hotel Ala d'Oro inaugurerà la stagione del Caffè Letterario di Lugo presentando il suo ultimo romanzo "Un pirata piccolo, piccolo". Durante la serata verranno anche proiettati questi reportage: Wanted, but not welcome. a cura di Gabriele Del Grande, Associazione Naga, Milano Film Festival 2010 (8’); Les naufragés de la révolution di Alexandra Deniau e Francois Renaut, France2 2011 (40’); L’amore ai tempi delle frontiere di Gabriele Del Grande, Italia 2011, (20’). Per chi non lo conoscesse "Internazionale" è un settimanale italiano d'informazione, fondato nel  1993 che pubblica i migliori articoli della stampa straniera tradotti in italiano.
Dal 2007 Internazionale organizza un festival di giornalismo con il Comune e la Provincia di Ferrara: "Internazionale a Ferrara". Per tre giorni i visitatori hanno la possibilità di incontrare i grandi nomi del giornalismo internazionale. Attraverso conferenze, dibattiti e incontri gli ospiti stranieri discutono con il pubblico di politica, attualità, futuro dell'informazione, ma anche di fumetti, letteratura e documentari.
Roberto Saviano, Amira Hass, Bill Emmott, Marjane Satrapi, Loretta Napoleoni, Joe Sacco, Arundhati Roy, Noam Chomsky sono solo alcuni degli ospiti che hanno partecipato al festival in questi anni. Il festival si svolge ogni anno nei primi giorni di ottobre ed è completamente gratuito. Tutti gli incontri sono in lingua originale con traduzione simultanea. http://www.internazionale.it/festival/


sabato 10 settembre 2011

"Lettura dimenticabile" di IVANO NANNI

Sulla "Lectura Dantis" di Pamela Villoresi in Piazza del Popolo a Ravenna del 8 settembre 2011.

Il Sommo ridotto simile a noi. Forse era questo l'intento, a pensarci bene si chiede venia per una pregiudizievole e superficiale lettura dello spettacolo... eppure c'è qualcosa di occulto in quella lettura di Dante.
Si pensa a una perversione, a un intento sadomasochistico in cui creazione e demolizione guazzano nello stesso bicchiere di vino cattivo, si pensa a una cattiva digestione, a una malcurata regia, a una incomprensione del testo, a un litigio tra Virgilio e Pamela Villoresi, a una intolleranza per gli endecasillabi, a una lettura di un clone dell'attrice rimasta a casa per un'indisposizione. Si pensa a tutto e naturalmente non si spiega nulla, si pensa  a una verità non provata e cioè, che ogni classico supremo merita i trattamenti peggiori, per invidia, per inerzia, per vanità, per disgrazia e per buona fede anche, ma questo è peggio che cattivo, è umiliante per chi ascolta e applaude, e per questo siamo in attesa del peggio anche se le sue avanguardie si sono materializzate sul palco di Piazza del Popolo ieri sera. Ahi, perché hai fatto questo Pamela, brava come sei?
Hai dato a Virgilio la voce chioccia di un nanetto castrato, a Francesca la cadensa rumagnola, Paolo ha sandroneggiato come un burattino, c'è stato un andirivieni di teste di legno, con voci e gesticolazioni. Allora occorreva andare fino in fondo alla ribalta del teatro dei burattini e dire che la rassegna è un propileo di Vengono dal Mare, opera eccelsa di marionette, forse ci voleva più audacia ancora...
In ogni caso è evidente che gli artisti leggono tra le righe del testo per le  loro interpretazioni, eppure a volte leggere solo le righe è molto meglio, non proprio sparire, ma farsi piccoli piccoli è meglio.  Ma questo non basta, la gioia suprema  è  farsele le righe, come sostengono gli esperti di sostanze defatiganti, perché i commenti al Sommo vanno sniffati, o sparati sottopelle.
Dante va overdosizzato, si devono aprire nuove e circostanziate frontiere  interpretative grazie alla sensibilità delle mucose nasali e delle vene, gli endecasillabi devono fluire nelle vene veloci e rapidamente interiorizzarsi, ah supremo benessere, in mezzo a tutte le incongruità del parlare e recitare quotidiano. Perarsi con Dante è mettere a tacere per un po' il frastuono dei peggiori, è alzare un muro contro la mediocrità con questo potente antidolorifico, Dante è un ipnotico strategico è un oppiaceo che te lo danno in libreria a prezzi modici, alla faccia di messer Giovanardi, provalo e in tempi brevi diventerai un tossicodipen-dante, e se religione deve essere  che sia la Commedia.
di Ivano Nanni