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venerdì 25 luglio 2008

ALDA MERINI a Lugocontemporanea

LUGOCONTEMPORANEA 08
sabato 26 luglio
[musica + poesia] piazza baracca
ALDA MERINI + ALBERTO BORSARI + ANGELO ADAMO
in collaborazione con Caffè Letterario ALDA MERINI La sua poetica, fatta di ardente visionarietà e profonda, ma al tempo stesso sommessa, inquietudine, la colloca tra le maggiori autrici del Novecento e dei primi anni 2000. Nata in una famiglia di condizioni modeste (padre dipendente di una compagnia assicurativa e madre casalinga, minore di tre fratelli, una sorella e un fratello, che la scrittrice fa comparire -sia pure con un certo distacco- nella sua poesia), la Merini frequenta da ragazza le scuole professionali all'Istituto "Laura Solera Mantegazza" e cerca, senza riuscirci (per non aver superato la prova di italiano), di essere ammessa al Liceo Manzoni. Nello stesso periodo, si dedica allo studio del pianoforte, strumento da lei particolarmente amato. Esordisce come autrice giovanissima, a soli 15 anni, sotto la guida di Giacinto Spagnoletti che fu lo scopritore del suo talento artistico. Nel 1947, la Merini incontra "Le prime ombre della sua mente" e viene internata per un mese a Villa Turro. Quando ne esce, alcuni amici le sono vicino e Giorgio Manganelli la indirizza in esame presso gli specialisti Fornari e Musatti. Giacinto Spagnoletti sarà il primo a pubblicarla nel 1950 nell' "Antologia della poesia italiana 1909-1949", con le poesie "Il gobbo" e "Luce". Nel 1951, su suggerimento di Eugenio Montale e della Spaziani, l'editore Scheiwiller stampa due poesie inedite dell'autrice in "Poetesse del Novecento". Nel periodo che va dal 1950 al 1953 la Merini frequenta per lavoro e per amicizia Salvatore Quasimodo. Nel 1953 sposa Ettore Carniti proprietario di alcune panetterie di Milano. Nello stesso anno esce il primo volume di versi intitolato "La presenza di Orfeo" e nel 1955 "Nozze Romane" e "Paura di Dio". "Tu sei Pietro, raccolta di versi pubblicata nel 1961, è dedicata al medico curante della prima figlia Emanuela. Dopo "Tu sei Pietro" inizia un triste periodo di silenzio e di isolamento, dovuto all'internamento al "Paolo Pini", che dura fino al 1972 (anche se intervallato da alcuni ritorni in famiglia, durante i quali nascono altri tre figli).
ALBERTO BORSARI Nato a Cesena nel 1964, Alberto Borsari inizia la sua attività professionale di musicista intorno all'età di diciassette anni esibendosi come chitarrista e bassista in diverse formazioni "da ballo" e contemporaneamente approfondendo lo studio e la pratica dell'improvvisazione jazzistica e della composizione; all'età di vent'anni, in seguito ad un incidente stradale, è costretto ad abbandonare definitivamente la chitarra che viene rimpiazzata nel giro di qualche anno dall'armonica cromatica. In breve tempo diventa uno specialista dello strumento e realizza importanti collaborazioni artistiche che includono registrazioni discografiche, colonne sonore per il cinema e per alcune produzioni televisive nonchè molteplici partecipazioni a rassegne e festival a fianco di diversi artisti tra i quali Ares Tavolazzi, Massimo Manzi, Bruno Cesselli, Patrizio Fariselli, Francesco Petreni, Danilo Rea, Roberto Gatto, Marco Tamburini, Giorgia, Zucchero Fornaciari, Flavio Boltro, Antonio Faraò, Paolino dalla Porta, Maurizio Giammarco, Steve Gadd, Enzo Pietropaoli, Stefano Bollani, Bruce Forman, Fabrizio Sferra, Phil Markowitz, Paolo Fresu, Annie Lennox, Gino Paoli, Stefano di Battista, Ramberto Ciammarughi, Giancarlo Bianchetti, Silvia Donati, Sandro Gibellini. La discografia di Alberto Borsari comprende due album da solista che sono "251" (1993 BMG/Ricordi), e "Alfonsina y el mar" (1999 Soleluna/Universal) e una nutrita serie di collaborazioni tra le quali: Luciano Pavarotti, Mina, Renato Zero, Ana Cirré, Elio e Le Storie Tese, Jovanott, Mietta, Roby Zonca, Luis Lima, Paolo Paliaga, Luciano Biondini, Quartetto Acustico Latino, Iro Pagano & Carlo Borsari; recentemente ha inoltre innescato diverse nuove collaborazioni con artisti di spicco quali Roberto Vecchioni e Francesco Baccini. I suoi interessi artistici sono rivolti all'indagine delle possibili combinazioni che i diversi linguaggi improvvisativi caratteristici della musica jazz possono realizzare attraverso diverse modalità di iterazione reciproca.
ANGELO ADAMO Eccellente armonicista (ma anche pianista, percussionista, cantante e compositore) interessato in particolare all'uso dell'armonica cromatica nel jazz e nella musica classica, Angelo Adamo non disdegna "incursioni" in altri stili come dimostrano le collaborazioni artistiche con personaggi quali Gianni Morandi ("Io sono un treno", disco "Celeste, azzurro e blu"), Samuele Bersani ("Conforme alla CEE", disco "Caramella smog"), Il Parto Delle Nuvole Pesanti ("Suli", disco "Quattro battute di povertà"), Claudio Lolli ("Poco di buono", disco "La scoperta dell'America"), Tullio Ferro (varie tracce nel disco "Il giorno di un giorno"). Ha pubblicato due album a suo nome: "Quanta" come solista e "Film Ciechi" con il suo quartetto "I Film Ciechi (ma non –slovakki!)". Il primo contiene quindici sue composizioni originali ed è dedicato alla Natura e alla Fisica (lavora infatti anche presso l'Osservatorio di Asiago in qualità di astronomo divulgatore), mentre invece l'altro è una raccolta di colonne sonore di film e cartoni animati famosi suonati in stile fun-jazz. Da tre anni fa inoltre parte del gruppo "I virtuosi dal Pianeta Talento" che propone rielaborazioni di composizioni Frank Zappa. Nel suo repertorio classico figurano trascrizioni di brani di Bach, Debussy, e Fauré da lui stesso eseguite accanto a brani scritti appositamente per armonica, pianoforte e/o orchestra tratti da H. Villa-Lobos, Darious Milhaud, Gordon Jacob, Vaughan Williams, Malcolm Arnold. Collabora inoltre con la pianista Noriko Morimoto, con la Filarmonica di Leopoli e con il quartetto d'archi "Alborada" . [musica + danza] palazzo ceccoli locatelli
LUCIANO TITI + ELENA CASADEI

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