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Sala conferenze - Hotel Ala d'Oro

Via Matteotti, 56 - 48022 Lugo di Romagna - (Ravenna) - Italia
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giovedì 3 giugno 2010

Venerdì 4 giugno - PAOLO LAGAZZI a Caffè Letterario

Venerdì 4 giugno, alle ore 21,00 nella Sala Conferenze dell’Hotel Ala d’Oro di Lugo, primo incontro del mese per Caffè Letterario con il critico letterario Paolo Lagazzi che presenterà il suo ultimo lavoro “Le forme della leggerezza” edito da Archinto Editore. A introdurre l’incontro che terminerà con il consueto brindisi con i vini in degustazione sarà lo scrittore Gian Ruggero Manzoni. In un mondo troppo spesso dominato dal demone della pesantezza, dalla rigidezza delle idee e dal risucchio asfissiante delle cose, Paolo Lagazzi ha cercato per anni, nella letteratura e nell’arte, l’orizzonte della leggerezza: la leggerezza come freschezza di segni e colori, gusto della magia, palpito sottile dell’azzardo, soprattutto come respiro dell’anima. Questa ricerca lo ha portato in molti luoghi, tra svariatissime forme dell’esperienza e dell’intuizione. Spostandosi dall’antichità ai giorni nostri e dall’Occidente a diversi Orienti, confrontandosi con classici supremi e con autori decisivi del Novecento, esplorando maestri segreti o scrittrici dimenticate, ma di alto valore, in questo libro il saggista ci avvicina a opere capaci di trascinarci nei voli fatati della rêverie e nella danza rapinosa delle immagini, ci immerge entro pagine vibranti del movimento della vita, aperte al gioco ondoso, erratico del possibile e dell’impossibile. Se Kundera ci ricorda il lato fallimentare, «insostenibile » della leggerezza – la nostra evanescenza di esseri appesi alla fuga del tempo –, Lagazzi sa mostrarci come la leggerezza si annidi, fluttuando, tra le volute del caso e il vento del destino; la ritrae mentre si slancia verso il cielo al modo d’una splendida farfalla, o mentre corteggia tutti i rischi e gli abissi al modo d’u na intrepida avventuriera; soprattutto sa cogliere, anche nei mondi degli autori più tragici, dolorosi e arsi, semi di quella leggerezza che è il soffio dell’altrove, la fiammella della grazia, il battito irriducibile della speranza, o quella misteriosa radice, capace di far spuntare le ali, di cui parlava Aristofane negli Uccelli. Paolo Lagazzi è nato a Parma nel 1949 e dal 2001 vive a Milano. Ha collaborato ad alcuni giornali e a molte riviste italiane e straniere. I suoi libri di saggistica sono: Attilio Bertolucci (La Nuova Italia, 1981); Comparoni e «l’altro» – Sulle tracce di Silvio D’Arzo (Diabasis, 1992); Rêverie e destino (Garzanti, 1993); Per un ritratto dello scrittore da mago (Diabasis, 1994; Moretti & Vitali, 2006); Dentro il pensiero del mondo (I Quaderni del Battello Ebbro, 2000); Vertigo. L’ansia moderna del tempo (Archinto, 2002); La casa del poeta (Garzanti, 2008). Ha realizzato inoltre un libro intervista con Attilio Bertolucci, All’improvviso ricordando (Guanda, 1997), tradotto in giapponese da Yasuko Matsumoto col titolo Luce di Parma (Paruma no hikari, Shicho--sha, Tokyo 2009). È autore di due libri di fiabe – La scatola dei giochi (Diabasis, 2000) e La fogliolina (Editing, 2006) – e di racconti ancora, perlopiù, inediti. Ha curato, per i «Meridiani» Mondadori, le Opere in versi e in prosa di Attilio Bertolucci (1997) e La civiltà letteraria europea da Omero a Nabokov di Pietro Citati (2005). Nell’ambito della poesia giapponese ha allestito tre antologie: La saggezza dei maestri zen (Guan - da, 1994; Corbaccio, 2004); Il muschio e la rugiada (Rizzoli, 1996; Fabbri Edi tori, 1997); Nel cielo alto di Kikuo Takano (Mondadori, 2003).

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