"Il percorso che ho intrapreso nella serie degli Organi rocciosi, raffigura essenzialmente; forme antropomorfe di organi umani, che attraverso una metamorfosi rocciosa o ossificata, tramuta: cuori, polmoni, milze ecc, in gusci duri e impenetrabili, solcati da crepe e voragini, in un binomio di ruvido ermetismo e varchi di fragilità, la luminosa facciata destinata al prossimo e i bui anfratti luoghi dei nostri sogni o dei nostri traumi.Una meditazione pittorica che ambisce a dialogare con una scultura impossibile, la dove la pittura vuole staccarsi dalla superficie del quadro per diventare forma concreta."
Filippo Maestroni
I peccati della carne non sono nulla. Sono malattie che i medici curano, se proprio devono essere curate. Solo i peccati dell’anima sono vergognosi. (Oscar Wilde)
Non conosco Maestroni e nemmeno il suo percorso Artistico. Quindi mi limiterò alla lettura di queste opere esposte all’Ala d’Oro dal titolo “Apple. organismi rocciosi”, con questo titolo inizierò la mia riflessione trasformando il titolo nella “la carne sospesa o la mela del peccato”.
È come se una sottile ed insidiosa Teologia si stesse impossessando della nostra anima. Questi quadri ovviamente mi suggeriscono molti Artisti (Rembrant, Mattia Moreni, Bacon) per citare alcuni grandi del panorama storico.
Maestroni, ci riporta alla carne di Cristo?
E' una carne martoriata , pezzi in sospensione, Vagine tumorali… Ma impietosamente senza resurrezione, come i peccati non confessati. Eppure non vi e alcuna angoscia in queste opere, esse rimangono li ,sospese sotto l’occhio consapevole e distante dell’autore che da semplice testimone si rende semplice narratore con pennellate dense e sicure.
Beh, per dirla in breve bravo Maestroni.
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