Presentato ieri sera, venerdì 17 novembre, al Caffè Letterario di Lugo il volume edito da Gallucci “Il rock di padre in figlio” del DJ piemontese Massimo Cotto. Un libro dedicato ai giovani che devono ancora scoprire il fascino del rock e per gli adulti che ne hanno fatto uno stile di vita.
«Raccontare il rock a mio figlio che ha 16 anni è stato bellissimo, perché ho potuto descrivergli quello che il rock ha fatto a livello collettivo per la società, ma anche a livello individuale, per ognuno di noi. Tutti abbiamo bisogno di sogni, passione, bellezza, musica. Ognuno le trova in luoghi diversi. Quelli della mia generazione si sono rifugiati nel rock. Il mio libro racconta il rock, ma, in un certo modo, racconta anche un modo di vivere e sognare».
«Raccontare il rock a mio figlio che ha 16 anni è stato bellissimo, perché ho potuto descrivergli quello che il rock ha fatto a livello collettivo per la società, ma anche a livello individuale, per ognuno di noi. Tutti abbiamo bisogno di sogni, passione, bellezza, musica. Ognuno le trova in luoghi diversi. Quelli della mia generazione si sono rifugiati nel rock. Il mio libro racconta il rock, ma, in un certo modo, racconta anche un modo di vivere e sognare».
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