Sala conferenze - Hotel Ala d'Oro
Via Matteotti, 56 - 48022 Lugo di Romagna - (Ravenna) - Italia
Per Informazioni : 0545 22388 - claudio@aladoro.it
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mercoledì 30 gennaio 2008
Gli appuntamenti di febbraio 2008
ATTENZIONE - A causa di forza maggiore l'inaugurazione della mostra fotografica "6x7" di Marcello Galvani prevista per lunedì 4 febbraio alle ore 21,00 è stata anticipata a Domenica 3 febbraio, alle ore 18,00 sempre nella sala conferenze del Hotel Ala d'Oro.
Qui di seguito il calendario aggiornato del mese di febbraio.
Domenica 3 febbraio, ore 18,00
Sala Conferenze Hotel Ala d’Oro
Inaugurazione della mostra fotografica
"6 x 7"
di Marcello Galvani
Interviene Guido Guidi
Sarà presente l’autore
Le fotografie presentate all’ Hotel Ala d’Oro sono state scattate attorno a Lugo fra il 2006 e il 2007. Senza una vera e propria progettualità, sono la naturale conseguenza di incontri giornalieri con persone e luoghi più o meno familiari all’autore, che nelle varie frequentazioni quotidiane è sempre in agguato con la sua Plaubel Makina 6x7. Marcello utilizza la fotografia non tanto per re-inventare la realtà quanto per re-incontrarla, ed essere sorpreso lui stesso dal ritrovare i soggetti fotografati nelle proprie stampe a colori, in atteggiamenti che appaiono banali solo se osservati superficialmente, e che ci vengono mostrati in un perfetto equilibrio formale.
Al termine degustazione vini della cantina
Zardetto – Conegliano (TV
Mercoledì 6 febbraio, ore 21,00
Sala Conferenze Hotel Ala d’Oro
Shlomo Venezia
"Sonderkommando Auschwitz – La verità sulle camere a gas. Una testimonianza unica."
(Milano, Rizzoli, 2007)
Interviene Gian Luigi Melandri
Sarà presente l’autore
“Tutto mi riporta al campo. Qualunque cosa faccia, qualunque cosa veda, il mio spirito torna sempre nello stesso posto… Non si esce mai, per davvero, dal Crematorio.” Sono parole di Shlomo Venezia, ebreo di Salonicco, di nazionalità italiana; uno dei pochi sopravvissuti del Sonderkommando di Auschwitz-Birkenau, una squadra speciale selezionata tra i deportati con l’incarico di far funzionare la spietata macchina di sterminio nazista. Per decenni l’autore ha preferito mantenere il silenzio, ma il riaffiorare di quei simboli, di quelle parole d’ordine, di quelle idee che avevano generato il mostro dello sterminio nazista ha fatto si che dal 1992 abbia incominciato a parlare, e quei racconti sono la base della lunga intervista che è all’origine di questo libro.
Al termine degustazione vini della cantina
Umani & Ronchi – Osimo (AN
Lunedì 18 febbraio, ore 21,00
Sala Conferenze Hotel Ala d’Oro
Mario Isnenghi
"Garibaldi fu ferito"
(Roma, Donzelli, 2007)
Interviene Marco Sangiorgi
Sarà presente l’autore
L'intento di Isnenghi è qui di ricostruire le tante forme del mito di Garibaldi, rivisitandone l'oleografia non meno delle dinamiche conflittuali. La condanna a morte del 1834 non austriaca ma piemontese, per esempio, e quella sorta di fucilazione differita che fu la ferita nello scontro sull'Aspromonte solo un anno dopo l'Unità: due elementi che restituiscono veridicità e nerbo alla favola delle origini. Secondo l'autore, il mito di Garibaldi può risorgere ogni volta in forme diverse: nell'Ottocento proto-socialista e nel Novecento interventista della Grande guerra; nell'impresa di Fiume e nella guerra di Spagna; nella Resistenza dei partigiani garibaldini vicini al Partito Comunista e nei simboli elettorali del Fronte Popolare - social-comunista - nelle cruciali elezioni politiche del 1948. Mario Isnenghi è uno dei massimi storici italiani del dopoguerra. I suoi ambiti di ricerca spaziano dalla Grande Guerra, al fascismo, dai conflitti fra le memorie, alla soggettività ed al discorso pubblico. Attualmente è docente di storia contemporanea presso l'Università di Venezia. Fra le sue numerose opere sono ormai dei classici della storiografia "Il mito della Grande guerra" (Il Mulino) e la "Breve storia dell'Italia unita a uso dei perplessi" (Rizzoli).
Al termine degustazione vini della cantina
De Falco – San Sebastiano al Vesuvio (NA
Lunedì 25 febbraio, ore 21,00
Sala Conferenze Hotel Ala d’Oro
Lucrezia Lerro
"Certi giorni sono felice"
(Milano, Bompiani, 2008)
Interviene Patrizia Randi
Sarà presente l’autrice
Una madre disperata. Una figlia bulimica. Un dramma al femminile, appassionato e sincero, filtrato dalla terribile quotidianità di una malattia che corrode corpo e anima. Una scrittura dal ritmo indisciplinato che indaga la perversità della malattia, la maternità afflitta dal senso di colpa, la sofferenza di sopportare la diversità in un mondo di uguali. Certi giorni sono felice, è una storia troppo reale per non emozionare, troppo contemporanea per non invitare a riflettere, troppo possibile per non prendere posizione. Lucrezia Lerro è nata ad Omignano in provincia di Salerno, nel 1977. Ha studiato Scienze dell'Educazione all’Università di Firenze. Sue poesie sono apparse su “Nuovi Argomenti”, nell’“Almanacco dello Specchio” (Mondadori) e nell’antologia “Nuovissima poesia italiana” (Oscar Mondadori).
Al termine degustazione vini della cantina
Poderi dal Nespoli – Civitella di Romagna (FC
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