Ai blocchi di partenza la XV stagione del Caffè Letterario
di Lugo. Venerdì 28 settembre alle ore 21.00 nella Sala Conferenze dell’Hotel
Ala d’Oro, il giornalista ed editorialista del Corriere della Sera Aldo
Cazzullo inaugurerà la stagione autunnale del Caffè Letterario di Lugo (il programma
completo sarà pubblicato fra pochi giorni) presentando il suo ultimo saggio,
appena uscito per i tipi di Mondadori, “Giuro che non avrò più fame”. A
introdurre la serata, che si concluderà come d’abitudine con il consueto brindisi
finale offerto a tutti i presenti dalle cantine Cevico, sarà Patrizia Randi.
Ingresso libero. Ricordiamo che è possibile cenare nel Ristorante dell’Hotel
Ala d’Oro dalle ore 19.30, e riservare il posto nella Sala Conferenze dove si
terrà la presentazione.
Il primo film che le nostre nonne e le nostre madri andarono
a vedere dopo la guerra fu "Via col vento". Molte si identificarono
in una scena: Rossella torna nella sua fattoria, la trova distrutta, e siccome
non mangia da giorni strappa una piantina, ne rosicchia le radici, la leva al
cielo e grida: «Giuro che non soffrirò mai più la fame!». Quel giuramento
collettivo fu ripetuto da milioni di italiane e di italiani. Fu così che
settant'anni fa venne ricostruito un Paese distrutto. Come scrive Aldo Cazzullo,
«avevamo 16 milioni di mine inesplose nei campi. Oggi abbiamo in tasca 65
milioni di telefonini, più di uno a testa, record mondiale. Solo un italiano su
50 possedeva un'automobile. Oggi sono 37 milioni, oltre uno su due. Eppure
eravamo più felici di adesso». Ora l'Italia è di nuovo un Paese da ricostruire.
La lunga crisi ha fatto i danni di una guerra. Per questo dovremmo ritrovare
l'energia e la fiducia in noi stessi di cui siamo stati capaci allora. Cazzullo
racconta l'anno-chiave della Ricostruzione, il 1948. Lo scontro del 18 aprile
tra democristiani e comunisti. L'attentato a Togliatti e l'insurrezione che
seguì. La vittoria al Tour di Bartali e l'era dei campioni poveri: Coppi e il
Grande Torino, cui restava un anno di vita. Le figure dei Ricostruttori, da
Valletta a Mattei, da Olivetti a Einaudi. Il ruolo fondamentale delle donne, da
Lina Merlin, che si batte contro le case chiuse, ad Anna Magnani, che porta al
cinema la vita vera. L'epoca della rivista: Wanda Osiris e Totò, Macario e
Govi, il giovane Sordi e Nilla Pizzi.
Ma i veri protagonisti del libro sono le
nostre madri e i nostri padri. La loro straordinaria capacità di lavorare e
anche di tornare a ridere. Il racconto di un tempo in cui a Natale si
regalavano i mandarini, ci si spostava in bicicletta, la sera si ascoltava
tutti insieme la radio; e intanto si faceva dell'Italia un Paese moderno.
Aldo Cazzullo, giornalista, dopo quindici anni a "La
Stampa" di Torino, è inviato speciale ed editorialista del "Corriere
della Sera". Ha dedicato oltre venti libri alla storia e all'identità
italiana, sia in chiave critica - come Outlet Italia (2007), L'Italia de
noantri (2009) - che in difesa della storia e delle potenzialità del nostro
Paese come Viva l'Italia! (2010) e La guerra dei nostri nonni (2014). Dal 10
gennaio 2017 è titolare della rubrica delle lettere del Corriere della Sera,
succedendo a Sergio Romano.
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