Più di centocinquanta persone hanno assistito ieri sera, lunedì 6 marzo, alla presentazione dell’ultimo thriller di Carlo Lucarelli “Bell’abissina” edito da Mondadori. Il titolo richiama chiaramente l’inno fascista Faccetta nera, però in questo caso Abissina è con la A maiuscola, nel senso che è una protagonista del libro e porta il lettore in un mondo fatto di razzismo, di conformismo. E si scopre che gli italiani erano razzisti già prima delle leggi razziali del 1938. "Una delle altre cose che volevo raccontare era proprio questa: il nostro rapporto con il razzismo. Si pensi che nelle colonie c’erano una serie di leggi che colpivano i rapporti promiscui, i meticci soprattutto, per via della grande paura della contaminazione della razza. E io ho raccontato tutto questo attraverso una bella abissina, una ragazza che quando la guardano tutti pensano alla bella abissina perché è molto carina, sensuale e nera."
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