Mercoledì 7 novembre - GIUSEPPE LONGO

Nuovo appuntamento per Caffè Letterario mercoledì 7 novembre alle ore 21,00 nella sala conferenze dell’Hotel Ala d’Oro. Sul palco della rassegna letteraria salirà Giuseppe O. Longo con il suo romanzo “Di alcune orme sopra la neve” edito da Mobydick. Torna così la narrativa, dopo il saggio di Magdi Allam e il libro fotografico di David Farrel, e torna il curatore di Caffè Letterario Marco Sangiorgi a introdurre l'autore e il suo bel romanzo. Giuseppe O. Longo è nato a Forlì nel 1941 e vive a Trieste dal 1955. Dal 1975 ricopre la cattedra di Teoria dell'Informazione alla Facoltà d'Ingegneria Elettronica dell'Università di Trieste. Ha svolto ricerche sulla teoria delle reti, sulla teoria dei codici algebrici e sulla teoria dell'informazione. Attualmente si occupa soprattutto di epistemologia, di intelligenza artificiale, di problemi della comunicazione e delle conseguenze sociali dello sviluppo tecnico, pubblicando articoli su riviste specializzate e svolgendo un'intensa attività di conferenziere. All'attività scientifica affianca l'attività narrativa, pubblicando su riviste letterarie tra cui "Il banco di lettura", "Linea d'ombra", "Nuovi argomenti", "Resine", "Il racconto" e "Tratti". Nel 1998, la RAI ha mandato in onda un suo ciclo di commedie e drammi radiofonici originali. A Lugo presenterà la riedizione del suo primo romanzo “Di alcune orme sopra neve." La vicenda narrata ha per protagonista un giovane ricercatore, Enrico Hecker, che arrivato in un Centro di ricerca dov’è ospitato, si rende conto di alcune impercettibili imprecisioni nella carta topografica del sito che gli viene consegnata. Poco a poco, il suo obiettivo di ricostruire una mappa esatta diviene un’ossessione che, in un clima di mistero e di problematiche interpretazioni di simboli, re-interpreta il mito prometeico della ineludibile tensione verso la conoscenza.

La consueta degustazione di vini che conclude tutte le serate sarà affidata questa volta alla cantina "Ronco dei Tassi" di Cormons in provincia di Gorizia.