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Sala conferenze - Hotel Ala d'Oro

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giovedì 14 febbraio 2008

Lunedì 18 febbraio MARIO ISNENGHI a Caffè Letterario

Un altro importante appuntamento dedicato alla Storia d'Italia quello di lunedì 18 febbraio alle ore 21,00. Toccherà infatti allo storico Mario Isnenghi salire sul palco di Caffè Letterario per presentare il suo ultimo lavoro "Garibaldi fu ferito" edito da Donzelli nel 2007. L'introduzione alla serata sarà affidata a Marco Sangiorgi. Dopo gli intrighi dell'Italia del dopoguerra raccontati da Alfio Caruso e gli anni della lotta di liberazione trattati nel bel libro di Guido Crainz, continua il viaggio a ritroso nel tempo della Storia d'Italia con questo volume dedicato al Risorgimento e al suo eroe più mitizzato e controverso: Giuseppe Garibaldi. Isnenghi non presenta affatto un ritratto agiografico o trionfalistico dell'Eroe dei due mondi, ma ce lo restituisce nella sua natura di uomo dalle mille contraddizioni, talvolta tormentato da scelte che in certi momenti sembravano essere più grandi di lui. Di Garibaldi non propone una biografia, ma si concentra sui momenti fondamentali della sua vita, che a loro volta sono indissolubilmente legati alle vicende unitarie: il biennio 1848-9, il 1860, anno della gloriosa spedizione, gli anni '60, carichi di amarezze e delusioni. Quindi la nascita del mito di Garibaldi che ritorna nel tempo sotto forme diverse: nell'Ottocento proto-socialista e nel Novecento interventista della Grande guerra; nell'impresa di Fiume e nella guerra di Spagna; nella Resistenza dei partigiani garibaldini vicini al Partito Comunista e nei simboli elettorali del Fronte Popolare - social-comunista - nelle cruciali elezioni politiche del 1948. C'è un passaggio del libro che fotografa alla perfezione lo spirito dell'ultimo lavoro di Mario Isnenghi. L'autore sostiene che "in Italia politica e storia si configurano ormai come un cimitero di illusioni deluse e di cause omicide. Miti ed eroi sembrano poi offendere il nostro saputo spirito di posteri. Se questo è l'approccio, tutt'al più riusciremo a rimetterci in sintonia con il pragmatismo e l'abilità diplomatica di un Cavour, ma Garibaldi e Mazzini non potranno apparirci che degli alieni. E però, senza Mazzini e Garibaldi, e le due generazioni di giovani da loro interpretate e guidate, che possibilità rimarrebbe di capire qualcosa del Risorgimento?"
Mario Isnenghi è uno dei massimi storici italiani del dopoguerra. I suoi ambiti di ricerca spaziano dalla Grande Guerra, al fascismo, dai conflitti fra le memorie, alla soggettività ed al discorso pubblico. Attualmente è docente di storia contemporanea presso l'Università di Venezia. Fra le sue numerose opere sono ormai dei classici della storiografia "Il mito della Grande guerra" (Il Mulino) e la "Breve storia dell'Italia unita a uso dei perplessi" (Rizzoli). Al termine della serata, come buona abitudine di Caffè Letterario, la consueta degustazione di vini, affidata in questa occasione alla cantina campana "De Falco" di San Sebastiano al Vesuvio in provincia di Napoli.

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