Una bella serata di poesia, e non solo, ieri sera a Caffè Letterario con
Paolo Ruffilli che ha presentato la sua raccolta di poesie
“Le stanze del cielo” edito da Marsilio nel 2008 e giunto già alla terza ristampa. Sul palco insieme allo scrittore, la curatrice della nostra rassegna letterararia, Patrizia Randi, che dopo una breve
introduzione biografica dello scrittore trevigiano , ha intavolato una amabile conversazione con Ruffilli sui temi della poesia e della letteratura, intercalata dalla pacata lettura di alcune liriche tratte da “Le stanze del cielo” declamate dallo stesso autore. Da sottolineare anche, rispetto ad altre serate in cui si discuteva e si leggeva poesia, la nutrita presenza di pubblico in sala, a dimostrazione che l’interesse e l’attenzione verso la vera arte poetica sopravvive ancora anche in un paese come l’Italia dove, come è noto, tutti scrivono poesie ma nessuno le legge. E del resto come scriveva
Marziale, “Non è un poeta colui di cui nessuno legge le poesie”. Cosa che certamente non si può dire per Paolo Ruffilli che sin dai suoi esordi poetici ha fatto parlare di sé in termini lusinghieri, tant’è che un Premio Nobel per la letteratura, lo scomparso Eugenio Montale, durante una trasmissione radiofonica della RAI nel 1977 (quattro anni prima della sua morte) disse in proposito: “… un giovane poeta che desidero segnalare per il suo indubbio talento, Paolo Ruffilli”. E concludeva dicendo: “… per il futuro ci riserverà qualche piacevole sorpresa”.
Una bella serata di poesia, e non solo, ieri sera a Caffè Letterario con Paolo Ruffilli che ha presentato la sua raccolta di poesie “Le stanze del cielo” edito da Marsilio nel 2008 e giunto già alla terza ristampa. Sul palco insieme allo scrittore, la curatrice della nostra rassegna letterararia, Patrizia Randi, che dopo una breve 
introduzione biografica dello scrittore trevigiano , ha intavolato una amabile conversazione con Ruffilli sui temi della poesia e della letteratura, intercalata dalla pacata lettura di alcune liriche tratte da “Le stanze del cielo” declamate dallo stesso autore. Da sottolineare anche, rispetto ad altre serate in cui si discuteva e si leggeva poesia, la nutrita presenza di pubblico in sala, a dimostrazione che l’interesse e l’attenzione verso la vera arte poetica sopravvive ancora anche in un paese come l’Italia dove, come è noto, tutti scrivono poesie ma nessuno le legge. E del resto come scriveva 
Marziale, “Non è un poeta colui di cui nessuno legge le poesie”. Cosa che certamente non si può dire per Paolo Ruffilli che sin dai suoi esordi poetici ha fatto parlare di sé in termini lusinghieri, tant’è che un Premio Nobel per la letteratura, lo scomparso Eugenio Montale, durante una trasmissione radiofonica della RAI nel 1977 (quattro anni prima della sua morte) disse in proposito: “… un giovane poeta che desidero segnalare per il suo indubbio talento, Paolo Ruffilli”. E concludeva dicendo: “… per il futuro ci riserverà qualche piacevole sorpresa”.
Nessun commento:
Posta un commento