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Sala conferenze - Hotel Ala d'Oro

Via Matteotti, 56 - 48022 Lugo di Romagna - (Ravenna) - Italia
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sabato 16 maggio 2009

Mercoledì 20 maggio - JACK HIRSCHMAN a Caffè Letterario

Mercoledì 20 maggio alle ore 21,00 nella Sala Conferenze dell’Hotel Ala d’Oro appuntamento d’eccezione per Caffè Letterario. Per la prima volta nella storia quinquennale della rassegna letteraria lughese, salirà sul palco degli invitati un autore straniero. Sarà infatti il poeta americano Jack Hirshman il protagonista di questa serata dedicata alla poesia e all’impegno civile. Hirschman considerato dalla critica come una delle voci più alte della controcultura americana, ha lavorato per quarant'anni come poeta rivoluzionario, traduttore, pittore ed editore. L’incontro, organizzato in collaborazione con l’Università per Adulti di Lugo, sarà l’occasione, unica nella nostra regione, di poter ascoltare il vulcanico poeta statunitense declamare le sue liriche, leggendo contemporaneamente il testo delle poesie tradotto sullo schermo gigante alle spalle del poeta. Il brindisi finale con l’abituale degustazione di vini offerta ai presenti concluderà la serata. Jack Hirschman è nato il 13 dicembre 1933 a New York nel Bronx. Tra il 1951 e il 1959 completa gli studi al City College di New York e alla Indian University con una tesi su Joyce. Professore di inglese alla UCLA di Los Angeles dal 1961 al 1966 ha fra i suoi studenti Gary Gach, Steven Kesslerm, Max Schwartz e Jim Morrison. La guerra del Vietnam comincia nel 1965 e Hirschman dà vita ad una serie di proteste e manifestazioni contro la guerra. Fra le altre cose comincia ad attribuire la “A” (corrispondente al voto più alto) a tutti gli studenti passibili di arruolamento per aiutarli a sfuggire alla guerra. Per questa attività definita “contro lo Stato” viene licenziato dalla UCLA nel 1966. Rimane in California stabilendosi a Venice dal 1967 al 1970 dedicando tutto il suo tempo a scrivere, tradurre e dipingere. Nel 1972 traduce e pubblica "Un Arc-en-ciel pour l’Occident chrétien" di René Depestre. L’opera dello scrittore haitiano lo conduce definitivamente al marxismo. Dal 1980 si unisce al Communist Labor Party e lavora come attivista culturale con un gruppo di poeti fra cui Luis Rodriguez, Michael Warr, Kimiko Hahn, Sarah Menefee, Bruno Gullì, fino al volontario scioglimento del gruppo nel 1992. È stato in contatto fin dalla metà degli anni ’50 con i poeti della beat-generation (alla quale è stato a volte associato) dai quali però si differenzia subito proprio per le sue posizioni politiche. Pur amico di Allen Ginsberg, Gregory Corso, Bob Kaufman, Martin Matz e di tutti gli altri poeti beat, dissente da quella che ritiene una rivoluzione “borghese”, fatta di droghe e misticismo orientale, mentre si sente più vicino politicamente e culturalmente ai movimenti radicali afroamericani (Black Panther Party e tra i poeti Amiri Baraka). Nel 1972 Hirschman comincia a scrivere i suoi poemi lunghi che chiama "Arcanes". Gli "Arcani", anche quando toccano temi personali (come nell’Arcano per suo figlio David, morto a 25 anni per un linfoma nel 1982), hanno sempre a che fare con le trasformazioni politiche e sociali. Ha pubblicato più di 100 libri e opuscoli di poesia, e saggi e traduzioni da nove lingue. Nella sua intensa opera di traduttore troviamo autori come: Majakovsky, Roque Dalton, Pier Paolo Pasolini, Rocco Scotellaro, Paul Laraque, Paul Celan, Martin Heidegger, Pablo Neruda, René Char, Stéphane Mallarmé, Alexei Kruchenykh, Ismael Ait Djafer. Nel 2002 la Before Columbus Foundation attribuisce a Jack Hirschman l’American Book Award for Lifetime Achievement. La motivazione del premio, scritta dal poeta e scrittore, David Meltzer, recita tra l’altro: “Jack Hirschman è una figura incredibilmente presente e tuttavia nascosta nella politica culturale e nella vita della poesia americana. Straordinariamente prolifico – ai più alti livelli dell’impegno artistico e del coinvolgimento attivo – il suo lavoro è generoso, aperto, e profondamente critico. La sua critica non è mai banale o inefficace ma ha immensa profondità. La sua opera maggiore – "Arcani" – si inserisce nella scia dell’epica moderna dei "Cantos" di Pound, di "Paterson" di William Carlos Williams, di "The Maximum Poems" di Charles Olson e delle "Letters To An Imaginary Friend" di Thomas McGrath. Instancabile lavoratore per la giustizia sociale e la libertà artistica. Noi siamo onorati nel dare riconoscimento alla sua opera e alla sua vita, ed egli onora e sfida la nostra opera e le nostre vite.”

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