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Sala conferenze - Hotel Ala d'Oro

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martedì 20 marzo 2012

Venerdì 23 marzo - ARNALDO BENINI a Caffè Letterario

Venerdì 23 marzo, alle ore 21,00 nel  Salone Estense della Rocca di Lugo, (e non nella Sala Conferenze dell’Hotel Ala d’Oro come precedentemente indicato) torna al Caffè Letterario di Lugo il neurologo Arnaldo Benini  per presentare il suo nuovo saggio appena uscito in libreria per i tipi di Garzanti  “La coscienza imperfetta”. A introdurre questa appassionante serata sulle ultime scoperte che le neuroscienze stanno facendo sul funzionamento del nostro cervello, sarà la curatrice della nostra rassegna letteraria Patrizia Randi.
Arnaldo Benini, docente di neurologia all'Università di Zurigo, in “La coscienza imperfetta”, invita a non cercare l'introvabile e ricorda che quando si studia il cervello «l'esploratore, per la prima volta nella storia della ricerca, coincide con l'esplorato». In altre parole, per comprendere il cervello, ci vorrebbe un meta-cervello che non abbiamo. La coscienza sarà sempre imperfetta perché non potrà mai abbracciare tutta se stessa. Ed è vano almanaccare sull'enigma dell'emergere del pensiero e della morale: biologicamente «il compito essenziale dei cervelli, quello umano incluso, è di prendersi cura della sopravvivenza del corpo di cui fanno parte». Alla fisicità si riducono anche i prodotti più nobili dell'intelligenza, per esempio quel pensiero distillato che è la letteratura. Rassegniamoci: «Lingue e letterature esistono fin quando ci sono cervelli che le parlano, le scrivono e le leggono». Ce n'è anche per Kant. Tempo e spazio non sono categorie «a priori» della mente ma esperienze apprese, e quanto alla «legge morale che è in noi», Benini ci sbatte in faccia «la banalità del male» (e quindi anche del bene?). «Per compiere un delitto immane - dice Benini - Eichmann non aveva bisogno che di essere un uomo qualunque», «la coscienza del bene e del male è emersa come meccanismo del cervello durante un lunghissimo processo naturale, l'evoluzione, la cui regola è la sofferenza del più debole che soccombe».
Arnaldo Benini è docente di neurochirurgia e neurologia all'Università di Zurigo ed è stato primario di neurochirurgia alla Fondazione Schulthess di Zurigo. Ha pubblicato saggi su Mieczyslaw Minkowski (di cui ha tradotto il saggio sull'afasia dei poliglotti), su Vesalio, sulla fisiologia del dolore di Cartesio, sul medico napoletano D. Cotugno, che per primo ha descritto la sciatica, su Oliver Sacks. Ha curato l'edizione italiana di due libri di Karl R. Popper. Ha scritto saggi sull'eutanasia nella coscienza del medico, sui problemi etici della genetica e sullo stato vegetativo permanente. Inoltre sul giovane Benedetto Croce, su Thomas Mann, su Jakob Wassermann (di cui ha tradotto l'autobiografia) e sulla questione ebraica nella Germania del primo dopoguerra.

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