Queste le immagini dell’incontro con la scrittrice Helena Janeczek
che ha presentato ieri al Caffè Letterario di Lugo il suo romanzo “La ragazza
con la Leica” edito da Guanda. Il romanzo è fra i 12 libri finalisti del Premio
Strega 2018.
“Helena Janeczek, che ha studiato per anni Gerda Taro, è scrittrice ebrea,
polacca, tedesca, italiana, è scrittrice vera, forse la scrittrice più completa
che abbiamo oggi in Italia. Narratrice attenta alla fabula, ma ossessionata
dalla realtà storica e questo di Gerda Taro è il suo libro più bello. Ogni
volta che ne pubblica uno, in verità, sembra superare i precedenti, poi però ti
accorgi che è parte di un’unica enciclopedia dell’umano. Con Gerda siamo nella
Spagna che provò a resistere al nazismo e al comunismo stalinista; siamo lì,
accanto a lei, accanto a una fotografa che aveva fiducia nella possibilità di
raccontare, perché la conoscenza può non evitare il dolore, può non fermare una
guerra, ma aiuta a scegliere da che parte stare e cosa essere. Gerda Taro morì
schiacciata da un carro armato, il 26 luglio 1937. La sua agonia durò una notte
intera, una notte nella quale più che per la sua vita si preoccupò che le sue
macchine fotografiche non si fossero rotte nell’incidente e che le sue foto
fossero in salvo.” (Roberto Saviano)
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