Lunedì 29 ottobre, alle ore 21.00 nella hall dell’Hotel Ala
d’Oro si inaugura la mostra pittorica “Daimon” dell’artista faentino Cesare
Reggiani. A seguire nella Sala Conferenze presentazione delle edizioni
d’artista “a2mani”. A introdurre la serata e a dialogare con l’autore sarà
Franco Bertoni. Al termine il consueto brindisi finale offerto a tutti i
presenti dalle cantine Cevico. Ingresso libero
Animali come esempio di una dignità e di una bellezza che
non hanno bisogno di affermazioni e di giustificazioni. Sono loro i Daimon di
Reggiani: i Daimon di ogni vero artista.
Il tutto, in Reggiani, avviene in una dimensione serotina,
quasi virgiliana, e venata di malinconia. Quella stessa malinconia che ancora
traspare dagli occhi della grande statuaria classica e di suoi figli come Dürer
che ha reso monumentali ed eterni una zolla d'erba e un leprotto, e se stesso
con loro, pur temendo di non essere riuscito nel compito e di dover vivere in
un perenne stato di ricerca e di attesa.
Il progetto a2mani nasce attorno alla nozione di Libro
d’artista, un laboratorio che esplora nuove forme di produzione artistica fra
il mondo dell’arte contemporanea in tutte le sue forme e l’oggetto libro, in un
rapporto di collaborazione fra artisti di discipline diverse: artisti visivi,
poeti, musicisti, scrittori, videomakers, fotografi. Ogni opera (libro, CD,
album) nasce proprio dall’esigenza di collaborazione fra artisti senza alcuna
mediazione editoriale.
Cesare Reggiani ha iniziato una carriera nel campo del
fumetto d’autore e della illustrazione verso la fine degli anni Settanta. Come
illustratore esordisce nel campo della fantascienza e poi si afferma nel campo
della illustrazione editoriale e della comunicazione producendo le immagini per
innumerevoli copertine di libri, per libri illustrati e per riviste d’immagine
oltre che per manifesti, calendari e campagne pubblicitarie. L’interesse per il
dialogo tra immagine e letteratura (già ben presente nella sua attività
fumettistica e illustrativa) lo porta a illustrare la raccolta poetica “Canti
della stagione alta” di Paolo Melandri e “Daimon”, con testo dello stesso
autore, del 2014. Dai primi anni Novanta si dedica con intensità alla pittura
ed espone in Italia, Francia (Parigi 2000 e 2004), Olanda (Roermond 2002, 2006,
2008 e 2010), Germania (Berlino 2009 e 2011 e Karlsruhe 2012) e Stati Uniti
d’America (2009). Da questi stessi anni alterna la residenza a Faenza con
quella a Parigi.
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