Elena Loewenthal è stata ospite
del Caffè Letterario di Lugo venerdì 14 giugno 2019 per presentare il suo libro
"Nessuno ritorna a Baghdad” edito da Bompiani.
Chissà se il tempo è verticale
oppure orizzontale. Ci ho pensato contemplando l’ala di Baracca. Il monumento è
bellissimo, di una bellezza per la quale fatico a trovare le parole. Non perché
sia indicibile, è che non trovo gli aggettivi giusti per descriverla, quell’ala
piantata a terra. E quella figura imperiosa eppure bonaria dell’aviatore, che
forse ride anche un po’ di se stesso come è capace di ridere di sé
l’intelligenza, a volte.
Quell’ala è spettacolare. E’ così
statica, così solida, come se fosse lì da sempre.
Ho scritto un romanzo fatto quasi
tutto di viaggi, migrazioni, spostamenti, radici aeree. L’ala di Baracca mi ha
riportato sulla terra, e in fondo ci sto bene. Io le radici le ho ben piantate lì,
dentro il suolo.
E poi mi ha fatto pensare al
tempo. Chissà se si disegna in orizzontale, come la terra delle radici, o in
verticale, come quell’ala. Einstein direbbe che non è nessuna delle due cose,
che il tempo e lo spazio sono un materasso gelatinoso su cui fluttua il cosmo.
Ma forse, se avesse visto l’ala di Baracca, l’avrebbe pensata diversamente pure
lui.
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