Lunedì 4 novembre, alle ore 21.00 nella Sala Conferenze
dell’Hotel Ala d’Oro, l’attore Ivano Marescotti presenterà al Caffè Letterario
di Lugo il suo libro “Fatti veri” edito da Whitefly Press.
A introdurre la serata, che si concluderà come d’abitudine con il consueto
brindisi finale offerto a tutti i presenti dalle cantine Cevico, sarà Patrizia
Randi. Ingresso libero. Ricordiamo che è possibile cenare nel Ristorante
dell’Hotel Ala d’Oro dalle ore 19.30, e riservare il posto nella Sala
Conferenze dove si terrà la presentazione.
Fatti veri, prima opera narrativa dell’attore e regista teatrale Ivano
Marescotti, è una raccolta di racconti autobiografici dal sapore delle storie
di una volta. Quelle narrate e tramandate nelle sere d’inverno davanti al
camino. Il viaggio nel passato, che vede come indiscussi protagonisti la terra
d’origine (la Bassa Romagna), i suoi abitanti e il suo dialetto, si apre con la
nascita dell’autore e si chiude con la morte prematura del figlio. Passa dai
banchi della scuola elementare e fa tappa sul palco del Teatro Alighieri di
Ravenna dove avviene la sua consacrazione ad attore professionista. Nel mezzo,
un susseguirsi di aneddoti esilaranti, ricordi sofferti, momenti teneri e
ambientazioni surreali. Marescotti, con naturalezza, senza maschere e senza falsi
pudori, orchestrando i dialoghi e le narrazioni con la maestria di chi sa
muoversi sulla scena, svela la miseria familiare negli anni del dopoguerra,
l’insofferenza per il lavoro impiegatizio, gli esordi teatrali dettati dal
caso, le passioni amorose e politiche, i viaggi rocamboleschi, i drammi
personali. Una saga romagnola che affonda le radici nella cultura dei padri, ma
che comunica nella lingua universale dell’arte e della creazione.
Ivano Marescotti è nato a Villanova (comune di Bagnacavallo,
nella Bassa Romagna). Nel 1981 intraprende l'attività teatrale. Lavora fra gli
altri con Mario Martone, Carlo Cecchi, Giampiero Solari, Giorgio Albertazzi,
Marco Martinelli. Interpreta oltre cinquanta film, lavorando con registi quali
Anthony Minghella, Ridley Scott e Roberto Benigni, nonché Marco Risi, Pupi
Avati, Sandro Baldoni, Maurizio Nichetti, e Klaus Maria Brandauer. Dal 1993
inizia un approfondito lavoro di recupero del suo dialetto romagnolo, tornando
in teatro con i testi di Raffaello Baldini, per poi rileggere e riscrivere alla
sua maniera grandi come Dante (Dante, un patàca ispirato alla Divina Commedia)
e Ariosto (Bagnacavàl, una contaminazione tra il basso dialetto romagnolo e
l'Orlando Furioso).
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