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Sala conferenze - Hotel Ala d'Oro

Via Matteotti, 56 - 48022 Lugo di Romagna - (Ravenna) - Italia
Per Informazioni : 0545 22388 - claudio@aladoro.it
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domenica 28 maggio 2023

ATTENZIONE: annullato l'incontro con ANDREA CHEGAI previsto per mercoledì 31 maggio.

Causa l'alluvione della settimana scorsa l'incontro con Andrea Chegai e il suo libro "Rossini" dedicato al grande compositore pesarese che si doveva tenere mercoledì 31 maggio,  è stato annullato. L'incontro sarà riprogrammato nella prossima stagione autunnale del Caffè Letterario di Lugo.

mercoledì 24 maggio 2023

domenica 14 maggio 2023

FEDERICO SANGUINETI legge Cechov


Immagini della serata di ieri sera, sabato 13 maggio nella sede dell’Associazione Culturale Entelechia. 
Lo scrittore e poeta Federico Sanguineti ha letto e interpretato nella sua traduzione in endecasillabi il testo teatrale “I danni del tabacco” di Anton Cechov. Ad accompagnare la lettura il paesaggio sonoro di Paolo Ravaglia e il flauto di Manuel Zurria













sabato 13 maggio 2023

Sabato 13 maggio – FEDERICO SANGUINETI legge Cechov

Evento fuori programma per il Caffè Letterario di Lugo sabato 13 maggio alle ore 21.00 presso la sede di Entelechia in via Quarantola 32/1. “Partiture per corpi - I danni del tabacco” di Anton Cechov. Una lettura di Federico Sanguineti con il paesaggio sonoro di Paolo Ravaglia e con la partecipazione straordinaria di Manuel Zurria al flauto.


La serata con il poliziotto NICOLA LONGO

Da promessa olimpica del pugilato ad agente della Narcotici. Una vita avventurosa quella di Nicola Longo che, ieri sera 12 maggio, ha presentato al Caffè Letterario di Lugo la sua autobiografia dal titolo “Macaone” edito da Rubettino. Nicola Longo, cresciuto nella Piana di Gioia Tauro, bullizzato da bambino perché figlio di un sottoufficiale dei Carabinieri, poi servitore leale dello Stato. Macaone è la sua autobiografia, ma tra le pagine il lettore scorgerà un romanzo poliziesco ricco di colpi di scena nel quale tutto ciò che apprenderà è realmente accaduto. Longo è stato spesso definito il Serpico italiano.










lunedì 8 maggio 2023

Venerdì 12 maggio - Il poliziotto NICOLA LONGO al Caffè Letterario di Lugo

Venerdì 12 maggio
alle ore 21.00 nella Sala Conferenze dell’Hotel Ala d’Oro, l’ex poliziotto Nicola Longo presenta al Caffè Letterario di Lugo il suo libro autobiografico “Macaone” edito da Rubettino. Introduce Nevio Casadio. Ingresso libero. Ricordiamo che è possibile cenare nel Ristorante dell’Hotel Ala d’Oro dalle ore 19.30, e riservare il posto nella Sala Conferenze dove si terrà la presentazione.
In questo romanzo autobiografico, i fatti raccontati non sono frutto della fantasia dell'autore. Tutto è incredibilmente vero, perché è storia. Nicola Longo, nel libro di una vita, racconta alcuni degli episodi più significativi della sua gloriosa carriera di poliziotto e servitore dello Stato. Un viaggio nel tempo, che parte dai luoghi incantati della sua infanzia, Taurianova e Polistena nella Calabria degli anni Cinquanta, e attraversa l'Italia intera e le contraddizioni di uno dei periodi più complessi del nostro Paese. In queste pagine, di adrenalina e passione, emerge la spiccata sensibilità di un personaggio che ha ispirato intere generazioni di poliziotti e che oggi, con serenità, prova a mettere ordine nel suo complesso passato. Fiato sospeso e tenerezza del ricordo. Sullo sfondo anche una Roma crepuscolare e decadente che s'inoltra tra i vicoli in ombra conducendoci per mano ad "ascoltare" il buio, le tensioni accumulate, talvolta con amarezza. Federico Fellini, che a Nicola Longo era legato da profonda amicizia, avrebbe voluto farne un film, riconoscendo la «vita straordinaria e affascinante di questo Eroe Buono che cavalca il pericolo con serena quotidianità, sacrificando gli affetti più importanti e rischiando più del dovuto nell'ostinata ricerca di giustizia e verità».
Nicola Francesco Longo (Taurianova, 2 ottobre 1943) è un criminologo e poliziotto italiano, funzionario di Polizia in quiescenza. Rimasto gravemente ferito per la seconda volta in un conflitto a fuoco nel 1978 (in precedenza nel 1972) durante la convalescenza scrisse un racconto destinato alle scuole e finalizzato alla prevenzione della tossicodipendenza con il quale esordì nella narrativa. Il testo venne letto dallo sceneggiatore Tonino Guerra, che lo sollecitò a proseguire la carriera di scrittore.
La vita e il lavoro in Polizia di Nicola Longo, il cui nome ha costantemente attraversato le cronache della Roma nera per un paio di decenni diventando il primo investigatore mediatico, hanno ispirato diversi film di genere poliziesco tra gli anni settanta e ottanta, come la serie interpretata da Tomas Milian nei panni dell'ispettore Nicola Giraldi, La via della droga e Il grande racket di Enzo G. Castellari con Fabio Testi nei panni del maresciallo Nicola Palmieri. Tonino Guerra lo presentò sia al regista russo Andrej Tarkovskij che a Federico Fellini. Quest'ultimo, dopo aver letto la bozza del suo romanzo autobiografico La valle delle farfalle (che uscirà nel 2022 con il titolo di Macaone), decise di trarne un film e insieme firmarono un contratto con l'Operafilm, ma il film non fu mai realizzato a causa di un dissidio tra il regista riminese e il produttore. Fellini pensò allora di girare una serie televisiva poliziesca ispirandosi ai casi criminali che gli raccontava Longo ma anche questo progetto, per diversi problemi, non vide la luce.


sabato 6 maggio 2023

La serata con GIANNI OLIVA

Una bellissima serata di storia patria quella di ieri sera venerdì 5 maggio con lo storico torinese Gianni Oliva che ha presentato il suo ultimo saggio “Il purgatorio dei vinti. La storia dei prigionieri fascisti nel campo di Coltano” edito da Mondadori.
A Coltano, vicino a Pisa, fu istituito un grande campo di concentramento per militi della RSI arresi o catturati nella primavera del 1945: furono circa 34.000, stipati in attesa di giudizio su eventuali responsabilità in eccidi durante la guerra civile 1943-1945. Tra loro vi furono alcuni giovanissimi, destinati a diventare personaggi noti , da Raimondo Vianello a Enrico Maria Salerno, da Walter Chiari a Enrico Ameri, dal giornalista Mauro De Mauro all’anziano scrittore americano Ezra Pound, dal futuro ministro Mirko Tremaglia all’olimpionico della marcia Pino Dordoni. Erano i vinti della guerra civile, per la maggior parte “ragazzi di Salò”, che dopo l’8 settembre avevano scelto la continuità con i valori del Ventennio, o in nome di un malinteso senso della patria e dell’onore.








lunedì 1 maggio 2023

Venerdì 5 maggio - Lo storico GIANNI OLIVA al Caffè Letterario di Lugo

Venerdì 5 maggio
alle ore 21.00 nella Sala Conferenze dell’Hotel Ala d’Oro, lo storico torinese Gianni Oliva presenterà al Caffè Letterario di Lugo il suo ultimo libro “Il purgatorio dei vinti. La storia dei prigionieri fascisti nel campo di Coltano”, edito da Mondadori. Introduce Paolo Cavassini. Ingresso libero. Ricordiamo che è possibile cenare nel Ristorante dell’Hotel Ala d’Oro dalle ore 19.30, e riservare il posto nella Sala Conferenze dove si terrà la presentazione.
Da Raimondo Vianello a Enrico Maria Salerno, da Walter Chiari a Enrico Ameri, dal giornalista Mauro De Mauro all’anziano scrittore americano Ezra Pound, dal futuro ministro Mirko Tremaglia all’olimpionico della marcia Pino Dordoni: ci sono tanti nomi diventati illustri tra gli oltre trentamila militi e sostenitori della Repubblica sociale italiana ammucchiati, a fine guerra, nel campo di prigionia allestito dagli Alleati a Coltano, alle porte di Pisa. Sono i vinti della guerra civile, per la maggior parte «ragazzi di Salò», che dopo l’8 settembre hanno scelto la continuità con i valori del Ventennio e in nome di un malinteso senso della patria e dell’onore sono andati a cercare la dannunziana «bella morte», schierandosi dalla parte sbagliata della storia.
Alcuni dei loro camerati hanno avuto un destino drammatico, travolti nella convulsione della resa dei conti; altri, come Dario Fo, sono riusciti a eclissarsi prima del tracollo; altri ancora sono rinchiusi in campi minori, a Padula, Scandicci, Rimini. Alcuni di loro ricorderanno l’esperienza senza reticenze e senza orgoglio, riferendosi a una stagione della vita rispetto alla quale serve più comprensione che anatema («non rinnego né Salò né Sanremo» confesserà Raimondo Vianello); molti cercheranno di rimuovere e cancellare; altri ancora ammetteranno con imbarazzo rinviando alla confusione del periodo.
Con un attento lavoro sulle testimonianze autobiografiche e la documentazione scientifica, l’autore ripercorre la vicenda dei prigionieri di Coltano, le difficoltà delle condizioni di vita, l’indeterminatezza del loro status giuridico, le ambiguità di una stagione sospesa tra volontà punitiva e bisogno di normalizzazione, i successivi percorsi della memoria. Ne risulta un quadro suggestivo, nel quale Coltano non si presenta come il campo di prigionia di ex combattenti nostalgici, ma come lo specchio dello smarrimento ideologico e morale lasciato nelle coscienze dal 1943-45.
Gianni Oliva, docente di Storia delle istituzioni militari, ha dedicato molti studi al periodo 1940-45. Da Mondadori ha pubblicato, tra gli altri, I vinti e i liberati, Foibe, «Si ammazza troppo poco», Soldati e ufficiali, Il tesoro dei vinti, Gli ultimi giorni della Monarchia, La guerra fascista, La bella morte. È presidente del conservatorio Giuseppe Verdi di Torino.
Campo di concentramento di Coltano