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Sala conferenze - Hotel Ala d'Oro

Via Matteotti, 56 - 48022 Lugo di Romagna - (Ravenna) - Italia
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sabato 29 maggio 2010

"Contro il Campiello" di DAVIDE SILVESTRI

Lo scrittore veneziano DAVIDE SILVESTRI è stato ospite di Caffè Letterario nel 2008 per la presentazione del suo romanzo "La linea generale". Ecco che propongono i Cinque Libri Santificati. Li propongono a trecento lettori popolari i quali avranno altri cinque pungoli che li spingeranno in altrettante direzioni diverse. Non che i pungoli manchino: l’Ultimo Carofiglio, l’Ultimo Scarpa… quei poveracci dei lettori vengono spintonati da una parte e dall’altra da stimoli contrastanti, sbatacchiati da una parte all'altra della libreria. Poi le spinte laterali diventano talmente numerose che si annullano a vicenda e generano una vibrazione (risultata sperimentalmente non eliminabile). Ecco che il soggetto sovrastimolato vibra sempre più forte. Le vibrazioni mettono a dura prova i giunti e gli snodi che si fratturano e slogano. La vibrazione genera una nota, diversa da lettore a lettore. È il canto del cigno del lettore, la musica della morte. Poi c’è il crollo, la polvere, le macerie. di Davide Silvestri

La serata shakespeariana

Ecco le immagini della serata conviviale di ieri sera venerdì 28 maggio dedicata al grande drammaturgo inglese William Shakespeare. Protagonisti gli attori ravennati Franco Costantini e Gianfranco Tondini che per Caffè Letterario sempre nel mese di maggio hanno interpretato nella magnifica cornice del Teatro Rossini i pezzi teatrali di Ugo Zoli. Assolutamente "classici" i brani proposti come il celebre monologo di Amleto, la perorazione di Marcantonio ai funerali di Cesare e il monologo del malvagissimo Riccardo III.

giovedì 27 maggio 2010

Venerdì 28 maggio - Serata conviviale dedicata a SHAKESPEARE

"Shakespeare, la cosa mortale più vicina agli occhi di Dio." Laurence Olivier Una serata conviviale concluderà il mese di maggio di Caffè Letterario. Venerdì 28 maggio alle ore 20,30 nella sala conferenze dell’Hotel Ala d’Oro incontro dedicato al teatro con gli attori ravennati Franco Costantini e Gianfranco Tondini protagonisti di una serata incentrata su William Shakespeare, dal titolo “Sempre caro mi fu questo Guglielmo…”. Dopo il Teatro Classico di “Histrionica” e il Teatro Contemporaneo di Ugo Zoli, Caffè Letterario chiude il mese di maggio dedicando questo appuntamento al grande drammaturgo inglese e alla sua scrittura teatrale, che pur non adottando le tecniche della versificazione, non si può definire semplicemente “prosa”. Franco Costantini e Gianfranco Tondini, brillanti interpreti pochi giorni or sono al Tetaro Rossini dei pezzi teatrali di Zoli, proporranno alcuni brani fra i più poetici dell'immortale drammaturgo, dal monologo di Marcantonio (la celebre orazione funebre dal "Giulio Cesare") fino al celeberrimo “Essere o non essere” dell’Amleto. Questo il menù della serata: Buffet Aperitivo Fritto misto all’italiana Sorbetto al limone Caffè
€. 20,00 per persona, bevande incluse. Essendo una serata conviviale la prenotazione è obbligatoria (Tel. 0545 22388)

mercoledì 26 maggio 2010

La serata con SILVIA AVALLONE

Un'altra bella serata per Caffè Letterario quella di lunedì sera con Silvia Avallone che ha presentato il suo bel romanzo “Acciaio” edito da Rizzoli. Il libro, che pochi giorni fa è stato proclamato vincitore del prestigioso premio “Campiello Opera Prima”, è stato introdotto dal critico letterario e poeta Matteo Fantuzzi. Sempre a proposito di premi va segnalato che il romanzo della Avallone è fra i 12 finalisti per il Premio Strega 2010 ed a detta degli esperti è da considerarsi fra i favoriti per il successo finale. Si ripeterà la fortuna de “La solitudine dei numeri primi”? Paolo Giordano, nel 2008, vinse il Campiello Opera prima e lo Strega. Silvia Avallone non sembra molto preoccupata riguardo ai premi e alle domande del pubblico sull’argomento ha risposto: “I premi sono una cosa e i libri sono un’altra. A volte queste due dimensioni si incontrano, altre volte un po’ meno. E’ ovvio che fa piacere vincere il Campiello, ma quello che conta di più è il libro in se stesso, la sua durata nel tempo al di la dei sicuri effetti mediatici che indiscutibilmente produce la vittoria di un premio letterario.” Silvia ha rimarcato anche la differenza, per lei che ha cominciato la sua carriera letteraria come poetessa, dal mondo della Poesia - mondo che vive al di fuori del mercato, delle tirature e delle vendite -al mondo della narrativa dove la pubblicazione è quasi più importante della scrittura. “Quando dico che i libri è bellissimo scriverli ma è molto meno bello pubblicarli, dico la verità più importante che ho imparato in questi mesi. Nella narrativa, al contrario che nella Poesia c’è questa ansia di pubblicazione, di contorno, di risonanza mediatica che non c’entra proprio niente con le parole.” E come ha sottolineato poi Matteo Fantuzzi, la pratica della poesia da parte di Silvia si percepisce chiaramente nel suo romanzo, dove i personaggi, al di la del plot narrativo, sono cesellati con una attenzione che non sempre si ritrova nella letteratura contemporanea. “Come in gran parte dei classici ottocenteschi, di cui sono una instancabile lettrice, i personaggi del mio romanzo sono degli “sfigati”, degli emarginati, sono tutto ciò che l’Italia non vorrebbe essere e che in parte è. E la loro salvezza non può derivare dal successo, dall’aumento di stipendio e forse nemmeno dalla cultura. Io credo che l’unica salvezza per loro possibile, derivi dalla capacità di avere dei legami umani, dalla capacità di volere bene, che non è affatto scontata, e che non ti viene insegnata da nessuno. Questa capacità, che è quella che permette alle due protagoniste di costruire fra loro una amicizia così importante, è la stessa che permette agli altri personaggi, anche quelli più negativi, di poter essere persone umane e dignitose vivendo in un contesto degradato come quello di una periferia operaia.” Insomma libro altamente consigliato a tutti gli amici di Caffè Letterario e un “in bocca al lupo” a Silvia, in ogni caso, per tutti i possibili riconoscimenti futuri.

martedì 25 maggio 2010

L'appuntamento in Libreria con gli "Italioti..."

Ecco le immagini dell’incontro pomeridiano di sabato 22 maggio alla Libreria Alfabeta dove è stato presentato il libro di racconti edito da Discanti Editore "Chi siamo,italioti miei?". L’incontro introdotto dal curatore di Caffè Letterario Marco Sangiorgi ha visto protagonisti tre degli otto autori degli altrettanti racconti di cui è composto il libro. Il tema comune dei racconti è attualissimo: quello dell’Italiano e l’altro. Paolo Graziani, Daniela Guerra e Dario Sutter, i tre scrittori presenti, hanno dialogato con Sangiorgi e col pubblico in sala proprio di questo tema. Al termine come sempre brindisi-aperitivo per tutti.

La serata con l'antropologo ALBERTO SALZA

Il video-riassunto in 10 minuti dell'incontro con Alberto Salza è disponibile su youtube all'indirizzo: http://www.youtube.com/watch?v=1o5cBgOmlck Salone estense della Rocca di Lugo tutto esaurito per la presentazione del libro dell’antropologo torinese Alberto Salza che venerdi 21 maggio ha presentato il suo ultimo libro “Bambini perduti” edito da Sperling & Kupfer pochi giorni or sono. L’appuntamento organizzato in occasione della “Città dei bambini” manifestazione che il Comune di Lugo dedica al mondo dell’infanzia è stato presentato dall’Assessore alla scuola Patrizia Randi e si è concluso con un piccolo buffet preparato con prodotti del commercio equo e solidale e con i vini di “Libera” marchio che contraddistingue i vini nati da produzioni biologiche sulle terre liberate dalla Mafia, offerti dalla Bottega del Mondo “Chicco di Senapa” in Corso Garibaldi, 23 a Lugo. L’idea maturata da Alberto Salza dopo aver girovagato il mondo, e in particolar modo l’Africa, per tanti anni e esposta nel suo libro è questa: “Nel nostro ricco occidente gli adulti stanno invadendo pian piano il mondo dell’infanzia con i papà che si misurano nei giochi e negli sport coi figli, arrivano a rubargli le fidanzate; le mamme si vestono come le ragazzine e così via. In Africa è il contrario, l’infante invade il mondo degli adulti; un esempio classico è quello dei bambini-soldato che uccidono con una freddezza e una indifferenza assoluta. Allora questa strana deformazione della idea stessa di bambino è all’origine di questo libro.” Idea di bambino confusa per lo stesso organismo di riferimento per la difesa dell’infanzia nel mondo che è l’Unicef, che considera bambini tutti gli esseri umani, maschi e femmine dai 0 ai 18 anni! Alberto Salza ha insomma collezionato in questo libro storie da ogni zona del mondo per abbozzare un ritratto collettivo del "mondo bambino" che non può più essere dipinto in rosa e azzurro ma più spesso assume i colori contrastati e violenti di un quadro espressionista. Un'età difficile e sconosciuta, che rappresenta però la parte migliore, più evoluta e preparata al cambiamento della specie umana. Ecco le immagini della serata.

venerdì 21 maggio 2010

Lunedì 24 maggio - SILVIA AVALLONE a Caffè Letterario

Con il penultimo appuntamento del mese Caffè Letterario ritorna alla sua sede abituale dell’Hotel Ala d’Oro con un importante incontro dedicato alla narrativa contemporanea. Lunedì 24 maggio alle ore 21,00 salirà infatti sul palco della rassegna letteraria lughese la giovane scrittrice piemontese Silvia Avallone che presenterà il suo romanzo d’esordio, candidato al Premio Strega, “Acciaio” edito da Rizzoli. L’incontro sarà introdotto da Matteo Fantuzzi e si concluderà come buona abitudine di Caffè Letterario con il consueto brindisi con i vini in degustazione. Nei casermoni di via Stalingrado a Piombino avere quattordici anni è difficile. E se tuo padre è un buono a nulla o si spezza la schiena nelle acciaierie che danno pane e disperazione a mezza città, il massimo che puoi desiderare è una serata al pattinodromo, o avere un fratello che comandi il branco, o trovare il tuo nome scritto su una panchina. Lo sanno bene Anna e Francesca, amiche inseparabili che tra quelle case popolari si sono trovate e scelte. Quando il corpo adolescente inizia a cambiare, a esplodere sotto i vestiti, in un posto così non hai alternative: o ti nascondi e resti tagliata fuori, oppure sbatti in faccia agli altri la tua bellezza, la usi con violenza e speri che ti aiuti a essere qualcuno. Loro ci provano, convinte che per sopravvivere basti lottare, ma la vita è feroce e non si piega, scorre immobile senza vie d'uscita. Poi un giorno arriva l'amore, però arriva male, le poche certezze vanno in frantumi e anche l'amicizia invincibile tra Anna e Francesca si incrina, sanguina, comincia a far male. Silvia Avallone racconta un'Italia in cerca d'identità e di voce, apre uno squarcio su un'inedita periferia operaia nel tempo in cui, si dice, la classe operaia non esiste più. Silvia Avallone è nata a Biella nel 1984, si è laureata in Filosofia presso l'Università di Bologna. Sue poesie e racconti sono apparsi su 'ClanDestino' e 'Nuovi Argomenti'. Ha pubblicato la raccolta di poesie ‘Il libro dei vent'anni’ (Edizioni della Meridiana, Firenze 2007), vincitrice del premio Alfonso Gatto per l’opera prima. Per Repley’s Film ha scritto Un'attrice e le sue donne su Anna Magnani (2008).

giovedì 20 maggio 2010

Sabato 22 maggio - Caffè Letterario in Libreria

Sabato 22 maggio alle ore 17,30 appuntamento pomeridiano di Caffè Letterario nella saletta conferenze della Libreria Alfabeta con il libro di racconti “Chi siamo, italioti miei?” edito da Discanti Editore. Paolo Brera, Roberto Caravaggi, Mauro Conti, Federico Garroni, Elena Gessi, Paolo Graziani, Daniela Guerra, Dario Sutter. Otto finalisti di un concorso letterario raccontano storie su un tema inevitabilmente attuale: quello dell’italiano “e l’altro”. L’incontro sarà introdotto dal curatore di Caffè Letterario Marco Sangiorgi e vedrà tre degli otto autori autori presenti in sala. Paolo Graziani, Daniela Guerra e Dario Sutter dialogheranno con il pubblico sul loro lavoro e sul tema dell’”altro” e del “diverso”. A conclusione come sempre il consueto brindisi aperitivo. Otto autori, inventano (o, meglio, raccontano) altrettante storie. C’è chi parla di badanti (Sutter). Chi narra di un possibile viaggio nel futuro, ipotizzando sviluppi non proprio rassicuranti (Caravaggi). Conti indirizza la propria fantasia alla clandestinità e all’accoglienza, tra il presente e un passato non troppo remoto. C’è chi ci ricorda di quanto fosse difficile la comunicazione e l’intesa tra italiani di diverse regioni, fino a qualche decennio fa… (Guerra). Un autore ci parla di prosaiche (dis)avventure con la cucina cinese (Garroni). Qualcun altro fotografa un’ordinaria tragica storia di lavoro nero, nella quale la legalità è tutta degli stranieri e l’illegalità è appannaggio degli italici datori di lavoro (Graziani). Gessi ci introduce nel mondo della scuola, dove l’integrazione sembra essere una conquista difficile. Brera – giornalista, scrittore e anche figlio di Gianni, che ha partecipato al concorso sotto pseudonimo, rivelando la sua identità una volta entrato nella rosa dei finalisti – dimostra quanto sia radicata l’equazione immigrati uguale delinquenti. Ma il libro contiene anche due «tracce bonus», due racconti di scrittrici/giurate del concorso: Amadesi, che «svolge il tema» raccontando una storia di cavalli (anzi: di cavalle); e Sangiorgi, determinata nello smontare il luogo comune della badante subdola in cerca di un pollo con cui accasarsi. L’introduzione è di Tahar Lamri, scrittore algerino che vive in Italia da molto tempo.

Venerdì 21 maggio - ALBERTO SALZA a Caffè Letterario

Appuntamento in Rocca per il Caffè Letterario di Lugo, venerdì 21 maggio alle ore 21,00. In occasione della “Città dei Bambini”,manifestazione dedicata all’infanzia promossa dal Comune di Lugo, nel Salone Estense l’antropologo Alberto Salza presenterà il suo ultimo lavoro appena pubblicato da Sperling & Kupfer “Bambini perduti”. A fare gli onori di casa e a introdurre l’incontro sarà l’Assessore alla Scuola e all’Infanzia del Comune di Lugo Patrizia Randi. Al termine la Bottega del Mondo “Chicco di Senapa” offrirà un piccolo buffet con prodotti del commercio equo e solidale e un brindisi con i vini di “Libera”, vini prodotti da uve coltivate sulle terre confiscate alla mafia in Sicilia e alla Sacra Corona in Puglia. Andare al sodo, vedere la sostanza delle cose, non fare giri di parole: tre imperativi dei bambini di oggi. I bambini, molti bambini, non sono quelli che crediamo. Non sono "piccoli uomini incompleti" o "adulti in potenza", ma costituiscono una società-cultura a sé stante, con caratteristiche autonome da quella dei grandi. Dalle desolazioni africane alle nostre città, passando per gli slum e i campi rom, emerge un dato costante e inquietante: ragazzi e ragazze, da zero a diciotto anni, tendono sempre più a fare da soli, ad autorganizzarsi e, soprattutto, a non fidarsi di questi adulti. E al diavolo i genitori, la fiducia e tutto il resto. Alberto Salza, antropologo con il gusto del paradosso, ha studiato per decenni l'evolversi di questi esseri umani speciali. Sono Bambini Perduti, come quelli che arrivavano all'isola che non c'è inventata da Barrie. Ignorati nelle loro reali esigenze da padri e madri metropolitani, obbligati a salvarsi fuggendo da soli dai Paesi in guerra, oggetto delle accuse di stregoneria nei villaggi africani, tentati e ammaliati dal peggio che offre la cultura adulta occidentale. L'autore colleziona storie da ogni zona del mondo per abbozzare un ritratto collettivo del "mondo bambino" che non può più essere dipinto in rosa e azzurro ma più spesso assume i colori contrastati e violenti di un quadro espressionista. Un'età difficile e sconosciuta, che rappresenta però la parte migliore, più evoluta e preparata al cambiamento della specie umana.

mercoledì 19 maggio 2010

La serata al Teatro Rossini con UGO ZOLI

Ecco le immagini della bellissima e suggestiva serata di Caffè Letterario di ieri sera. Nell’incantevole cornice del palcoscenico del Teatro Rossini di Lugo, Ugo Zoli ha presentato l’ultimo dei suoi tre volumi di pezzi teatrali pubblicati dalle Edizioni del Bradipo “Mamme e medaglie”. A rendere piacevole e inusuale la serata ha contribuito anche la sistemazione del pubblico che è stato fatto accomodare direttamente sul grande palcoscenico del teatro mentre i relatori e gli attori avevano preso posto sul proscenio. Visuale quindi del tutto inedita per la maggior parte degli spettatori che hanno goduto di una visione ribaltata rispetto a quella che normalmente si ha quando si va a teatro. L’incontro, organizzato con la collaborazione della “Fondazione Teatro Rossini” è stato introdotto dal Prof.Arnaldo Bruni, ordinario di letteratura italiana all’Università di Firenze che ha contestualizzato il teatro di Zoli alla luce della storia della drammaturgia nell’ultimo secolo ed è proseguito con la lettura di alcuni brani tratti da “Mamme e Medaglie” recitati dagli attori ravennati Franco Costantini e Gianfranco Tondini che riavremo presto ospiti di Caffè Letterario nella serata conviviale di venerdì 28 maggio dedicata a William Shakespeare. Il brindisi finale con il Pignoletto della Cantina Branchini di Dozza ha concluso degnamente un’altra bella serata del nostro Caffè Letterario. (FILMATO DELLA SERATA: http://www.youtube.com/watch?v=IzvUc5Jc2n4

giovedì 13 maggio 2010

Martedì 18 maggio - UGO ZOLI a Caffè Letterario

Martedì 18 maggio alle ore 21,00 al Teatro Rossini di Lugo terzo appuntamento del mese per Caffè Letterario con il commediografo lughese Ugo Zoli che presenterà il suo volume di pezzi teatrali edito lo scorso anno anno dalle Edizioni del Bradipo “Mamme e medaglie”. Una cornice d’eccezione come il Teatro Rossini per il “teatro” di Ugo Zoli con il pubblico che sarà fatto accomodare direttamente sul palcoscenico avendo così modo di poter godere di una visuale insolita di tutto il teatro, visuale che di solito è riservata agli attori. Sempre sul palcoscenico siederà assieme a Zoli, Arnaldo Bruni, ordinario di Letteratura Italiana all’Università di Firenze, che converserà con l’autore sui temi e sui testi di “Mamme e medaglie”. Alcuni brani tratti dai pezzi teatrali di Zoli verranno poi letti e recitati dagli attori ravennati Franco Costantini e Gianfranco Tondini. L’incontro organizzato in collaborazione con la Fondazione Teatro Rossini si concluderà come d’abitudine con la consueta degustazione di vini. Con questo “Mamme e medaglie” le Edizioni del Bradipo” completano la pubblicazione dell’opera teatrale di Ugo Zoli. Terzo e ultimo volume dopo “Burlesca” e “Il verde Giorgio” il libro contiene sei pezzi teatrali legati tutti dal tema della famiglia che viene trattato con quel lucido e ironico scetticismo a cui il professore lughese ci ha da tempo abituati. da "Parliamone di cuore" (secondo tempo) di Ugo Zoli Lucia : Lo so; tutti i figli vorrebbero che la mamma non avesse mai sopportato il peso di un uomo, che non avesse mai corrisposto ai suoi voluttuosi bramiti, urlando anche lei, ma che invece fosse rimasta sempre pura, immacolata, la sua, mentre le madri degli altri, tutte zoccole.. No, caro, non è così. Ciascuno di noi è nato dall’incontro di due forze scatenate, non più colpevoli del fulmine che nasce dallo scontro tra due cariche di segno opposto. Gianni : Ma hai detto che le cariche erano anche tre, a volte. Lucia : Si sa: gli uomini sono più complessi dei temporali. Gianni : Ma possono nascere delle confusioni tremende. Lucia : Macché confusioni. Al massimo nascerà un bastardino, assolutamente uguale a qualunque altro essere che nasca da grembo umano. Gianni, non complicare le cose! E’ già tanto complicata la vita. Gianni : Ma la vita è precisamente la vita delle cose e le cose siamo noi. Lucia : Non solo noi; ce ne sono tante altre. Ma noi troviamo noi stessi i più interessanti. Questo è vero ma non è giusto. Oppure, è giusto che ciascuna specie si occupi soprattutto di se stessa, ma non è vero che sia la più importante nel complesso di tutti gli eventi. Gianni : Allora noi non potremo mai sapere nulla di certo? Lucia : Chi può dire di sapere qualcosa? Chi può dire di essere certo che una frase, un discorso, un racconto corrisponda a qualcosa che è veramente accaduto, che da qualche parte esista realmente, o che non sia tutto fumo, illusione, schizzo della fantasia, aria mossa dalle nostre corde vocali?