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Sala conferenze - Hotel Ala d'Oro

Via Matteotti, 56 - 48022 Lugo di Romagna - (Ravenna) - Italia
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domenica 30 aprile 2017

Venerdì 5 maggio - ANDREA COLAMEDICI - "Il codice del mito"

Venerdì 5 maggio, alle ore 21.00, nella Sala Conferenze dell’Hotel Ala d’Oro, la filosofia torna protagonista al Caffè Letterario di Lugo con il filosofo, editore, regista e attore teatrale Andrea Colamedici che presenterà il suo ultimo lavoro “Il Codice del Mito. Il sogno di Platone e l’incubo dell’Occidente” edito da Mursia. A introdurre la serata, che si concluderà come d’abitudine con il consueto brindisi finale offerto a tutti i presenti dalle cantine Cevico, sarà Giovanni Barberini. 
Il mito è un codice attraverso cui è possibile osservare le vette e gli abissi dell'essere umano. Da un lato, porta l'ignoto nel mondo e racconta quello che altrimenti non troverebbe spazio tra le parole: l'anima, la caverna, il carro, l'eros. Dall'altro, è l'espressione di un meccanismo biopolitico: le storie fondative plasmano e vincolano irrimediabilmente l'agire e il pensare dei popoli. Scopo di questo libro è mostrare come il corpus mitico di Platone sia alla base dei problemi e delle possibilità del nostro tempo e offra una risposta straordinaria alla domanda sulla vera origine della coscienza occidentale.
Andrea Colamedici è filosofo, editore, regista e attore teatrale. Insegnante di filosofia per bambini, ha tradotto testi di Alejandro Jodorowsky, E. J. Gold e Stanislav Grof. È l’ideatore di Tlön.

sabato 29 aprile 2017

Una serata shakesperiana con FILIPPO TUENA

Un’altra serata shakesperiana ispirata al “Sogno di una notte di mezza estate” al Caffè Letterario di Lugo, ieri sera, venerdì 28 aprile, con lo scrittore romano Filippo Tuena che ha presentato il suo ultimo romanzo “Com’è trascorsa la notte” edito da il Saggiatore.  Ci sono i personaggi originali, gli amanti, il bosco con folletti dispettosi e creature magiche.  Ma chi è che sogna?  Fra equivoci e malintesi, spunti noir e perturbanti riflessioni, la riscrittura del “Sogno d’una notte di mezza estate” di William Shakespeare è un’incursione feroce e poetica nelle pieghe della mente umana. 




lunedì 24 aprile 2017

Venerdì 28 aprile - FILIPPO TUENA al Caffè Letterario di Lugo

Venerdì 28 aprile, alle ore 21.00, nella Sala Conferenze dell’Hotel Ala d’Oro, la grande narrativa torna protagonista al Caffè Letterario di Lugo con lo scrittore romano Filippo Tuena  che presenterà il suo ultimo romanzo “Com’è trascorsa la notte” edito da il Saggiatore. A introdurre la serata, che si concluderà come d’abitudine con il consueto brindisi finale offerto a tutti i presenti dalle cantine Cevico, sarà Luigi Sebastiani.
Una notte trepida e incantata, interminabile, una notte animata da fate e folletti, da innamorati resi ciechi dai volubili capricci della passione, da attori che sfuggono al loro copione. È il Sogno di una notte di mezza estate, che Filippo Tuena rievoca esplorandone le profondità più nascoste, impadronendosi del testo shakespeariano e lasciandosene possedere, per dare vita a un romanzo che è, insieme, un atto d’amore nei confronti della letteratura. E di una donna misteriosa, sfuggente come una princesse lointaine della tradizione cortese, a cui uno scrittore senza nome rivolge un lungo canto, convocando i personaggi di William Shakespeare – Ermia e Lisandro, Teseo e Ippolita, Titania e Oberon, Bottom con la sua testa d’asino e il beffardo Puck – perché intessano una volta di più le loro trame e, così facendo, lo aiutino a riconquistare l’amata. Paradigmi di una fenomenologia dell’amore sensuale, effimero, gioioso o incomunicabile, destinato alla sconfitta eppure irreprimibile, questi personaggi diventano – in Com’è trascorsa la notte – emblemi di una condizione universale, trasfigurata, nelle ultime pagine, in visioni del cosmo in cui corpi celesti e corpi umani sembrano soggetti alle stesse forze di attrazione e ripulsa. 
L’esito è una sinfonia di riprese, contrappunti e variazioni, il cui inestricabile fil rouge è il magico distillato di viola del pensiero che, versato sulle palpebre degli addormentati dal folletto Puck, fa cadere chiunque nell’incantesimo d’amore, o funge da narcotico per lenire l’amarezza che sorge insostenibile quando ci si rende conto che il domani sarà doloroso e l’amato perduto per sempre. Seguendo la scia di questo distillato portentoso, Filippo Tuena compone un romanzo immaginifico in cui saggio e narrazione si fondono in un’armonia gioiosa e perturbante, intima e fiabesca. E trascina il lettore, pagina dopo pagina, a un finale inatteso e spiazzante, in cui amore e morte giungono a coincidere in un ultimo atto, in un ultimo attimo di sogno.
Filippo Tuena (Roma 1953) ha vinto il premio Grinzane Cavour con Tutti i sognatori (1999) e il premio Bagutta con Le variazioni Reinach (2005). Il Saggiatore ha pubblicato Ultimo parallelo (2013), vincitore del premio Viareggio, e Memoriali sul caso Schumann (2016).

Una serata con Debussy, Ravel e i poeti maledetti.

Claude Debussy, Maurice Ravel, Charles Baudelaire, Paul Verlaine, Arthur Rimbaud, Stephane Mallarmè. Questi i protagonisti della serata di ieri, domenica 23 aprile, che il Caffè Letterario di Lugo ha voluto dedicare ai grandi poeti e musicisti francesi di fine ottocento e inizio novecento. Al pianoforte, ad eseguire i brani di Debussy e Ravel si sono alternate le due giovani e talentuose pianiste bolognesi Chiara Naldi e Viola Todeschini mentre i versi dei grandi poeti simbolisti francesi sono stati declamati da Giovanni Barberini e dal nostro sindaco Davide Ranalli.







I "Primitivi" di MAURO SOAVE CONTI

Inaugurata, sabato 22 aprile, nella hall dell’Hotel Ala d’Oro, la mostra pittorica “Primitivi” di Mauro Soave Conti. La mostra rimarrà in esposizione fino a giovedì 24 maggio tutti giorni dalle ore 10.00 alle ore 22.00.


mercoledì 19 aprile 2017

Domenica 23 aprile - Musica & Poesia - Debussy, Ravel e i poeti simbolisti francesi

Proseguono gli incontri di “Musica e Poesia” al Caffè Letterario di Lugo. Piccolo ciclo di incontri domenicali  poetico-musicali , nato dalla collaborazione con il Conservatorio G.B.Martini di Bologna, in cui la musica di grandi compositori, eseguita da allievi e maestri del Conservatorio bolognese, si alternerà ai versi di grandi poeti raccontati e declamati da poeti e amici del nostro Caffè Letterario.
Domenica 23 aprile alle ore 21.00 all’Hotel Ala d’Oro, sesto appuntamento della serie dedicato alla Francia di fine ottocento e inizio novecento con la musica dei suoi due compositori più celebri, Claude Debussy e Maurice Ravel eseguita al pianoforte da Chiara Naldi e Viola Todeschini. A dialogare con la musica di Debussy e Ravel sarà la poesia dei grandi poeti simbolisti francesi come Baudelaire, Mallarmé, Verlaine, Rimbaud declamati e raccontati da Giovanni Barberini e dal nostro Sindaco Davide Ranalli.
Prima del concerto (dalle ore 19,30) sarà possibile fermarsi a cena con un ricco menù a buffet.
Durante l’incontro (alle ore 21.00) saranno serviti un calice di vino e pasticceria secca.
Ingresso + calice di vino e pasticceria secca    €. 8,00
Ingresso + calice di vino e pasticceria secca  + cena a buffet (bevande escluse)  €. 15,00

Sabato 22 aprile - "Primitivi" di MAURO SOAVE CONTI

Sabato 22 aprile, alle ore 18.00, nella hall dell’Hotel Ala d’Oro, si inaugura la mostra pittorica “Primitivi” dell’artista romagnolo Mauro Soave Conti. Una tavolozza essenziale, l’utilizzo di materiali poveri, la continua sperimentazione per arrivare ad una personale ricerca comunicativa, è in questo che si caratterizza l’arte di Mauro Soave Conti. Astrazione e lirismo, gestualità, che produce emotività, matericità che diventa espressione di visioni intime. Composizioni primitive che nascono di getto e si evolvono nella fluidità cromatica.

Mauro Soave Conti nasce a Conselice e frequenta l’Accademia di Belle Arti di Bologna diplomandosi nel 1990. L’anno dopo soggiorna e lavora a New York. E’ presente in diverse rassegne d’arte e dagli anni novanta si dedica sia alla pittura che alla realizzazione di opere plastiche ed installazioni. Vive e lavora a Conselice. La mostra rimarrà visitabile tutti i giorni dalle 10 alle 22 fino a giovedì 24 maggio.

Annullato l'incontro con PIER MARCO TURCHETTI

L'incontro-concerto di venerdì 21 aprile con Pier Marco Turchetti e la presentazione della sua raccolta poetica “Ineventi” è stato annullato per problemi organizzativi. L’incontro sarà riprogrammato con data da destinarsi. 

mercoledì 12 aprile 2017

Una serata "verde" con FULCO PRATESI

Una bella serata quella di lunedì 10 marzo al Caffè Letterario di Lugo in compagnia di Fulco Pratesi, decano dell’ecologismo italiano, che ha presentato la sua biografia edita da Castelvecchi “In nome del panda. La mia lunga storia d’amore con la natura”. Questo libro è il resoconto avvincente di innumerevoli battaglie condotte in difesa degli animali in via di estinzione e degli ambienti naturali del Nostro Paese, considerato il più ricco di biodiversità a livello europeo. Storie di animali salvati in extremis, come il cervo sardo, di fantastici recuperi come quello del lupo, di insospettabili ritorni, come quello degli avvoltoi, sono state raccontate con dati aggiornati, informazioni inedite e appassionanti aneddoti da chi quelle storie le ha vissute in prima persona.





giovedì 6 aprile 2017

Lunedì 10 aprile - FULCO PRATESI al Caffè Letterario di Lugo

Lunedì 10 aprile, alle ore 21.00, nella Sala Conferenze dell’Hotel Ala d’Oro, al Caffè Letterario di Lugo si parlerà ecologia e di ambiente con il padre dell’ambientalismo italiano Fulco Pratesi, che presenterà la sua autobiografia “In nome del panda. La mia lunga storia d’amore con la natura” edito da Castelvecchi. La serata, organizzata in collaborazione con l’associazione “Eco” sarà introdotta da Paolo Galletti e si concluderà come d’abitudine con il consueto brindisi finale offerto a tutti i presenti dalle cantine Cevico. Ingresso libero.
La sua vita è da sempre impegno, amore per le sfide e passione. Da oltre mezzo secolo Fulco Pratesi è in Italia il portabandiera assoluto di un ecologismo attivo e concreto, fatto di battaglie globali ma anche di comportamenti individuali. In occasione del 50° anniversario del WWF Italia, il fondatore e presidente onorario del WWF italiano ha deciso di raccontarsi. Una vita ricca di viaggi, avventure e incontri speciali - da Luca Cordero di Montezemolo a Susanna Agnelli, da Giulio Andreotti al principe Filippo di Edimburgo -, sempre contrassegnata dall'amore per la Natura e per gli animali. Tutti, indistintamente. In tanti anni di battaglie per i parchi nazionali, contro il dilagare del cemento o per la tutela del lupo e dell'orso, ha contribuito non poco a fare dell'Italia un Paese migliore, sempre con l'entusiasmo di un bambino.
Fulco Pratesi (Roma, 6 settembre 1934) è un ambientalista, giornalista, illustratore e politico italiano, fondatore del WWF Italia, di cui è ora presidente onorario. Laureatosi in architettura nel 1960, dopo essersi reso conto dei danni all'ambiente che molti colleghi architetti perpetravano, abbandonò la professione attiva di architetto urbanista per dedicarsi alla protezione della natura e al giornalismo, entrando nel movimento ecologista. Nel 1966 fonda l'"Associazione Italiana per il World Wildlife Fund", oggi nota come WWF Italia, ne diventa vicepresidente nel 1970 e poi presidente dal 1979 al 1992 e dal 1998 al 2007. Dal 1975 al 1980 è anche presidente della LIPU (Lega Italiana Protezione Uccelli). Dall'aprile 1992 al marzo 1994 è stato deputato nel Parlamento italiano nel gruppo dei Verdi. Il 25 novembre del 1994 viene insignito dal Presidente della Repubblica Oscar Luigi Scalfaro dell'onorificenza di Grande Ufficiale dell'Ordine al Merito della Repubblica. Alta onorificenza che si somma al titolo Knight of the Order of the Golden Ark assegnatagli dal governo olandese.


La serata con ANDREJ LONGO

Queste le immagini della serata di ieri 5 aprile con lo scrittore ischitano Andrej Longo che ha presentato il suo romanzo “L’altra madre” edito da Adelphi. Raccontare Napoli, il suo spirito, alcuni aspetti del suo carattere, confrontandosi con l'idea che le persone hanno, non è sempre facile, farlo attraverso una storia e attraverso la parola, talvolta è ancora più complesso. In questo L'altra madre (Adelphi) di Andrej Longo, invece, riesce a costruire un sistema narrativo che sotto molti punti di vista arriva al lettore con familiarità, nascondendo il lavoro di costruzione della tensione narrativa (talvolta anche di allentamento) con il ritmo della lingua napoletana.






martedì 4 aprile 2017

Mercoledì 5 aprile - ANDREJ LONGO al Caffè Letterario di Lugo

Mercoledì 5 aprile, alle ore 21.00, nella Sala Conferenze dell’Hotel Ala d’Oro, la grande narrativa torna protagonista al Caffè Letterario di Lugo con lo scrittore ischitano Andrej Longo che presenterà il suo ultimo romanzo “L’altra madre” edito da Adelphi. A introdurre la serata, che si concluderà come d’abitudine con il consueto brindisi finale offerto a tutti i presenti dalle cantine Cevico, sarà Patrizia Randi.

Genny ha sedici anni e lavora in un bar dalle parti di via Toledo; gli piace giocare a pallone e fare il buffone sul motorino. Perché, dicono gli amici, come lo porta lui, il mezzo, non lo porta nessuno. Tania di anni ne ha quindici, va ancora a scuola e dorme in una stanza che «tiene il soffitto pittato di stelle»; le piacciono le scarpe da ginnastica rosa e i bastoncini di merluzzo. La madre di Genny «ha quarant'anni, forse pure qualcuno in meno, ma il viso è segnato da certe occhiaie scure che la fanno sembrare più vecchia»; passa le giornate a fare gli orli ai jeans: venti orli ottanta euro; ogni tanto si interrompe, prende le carte e fa i tarocchi; e ogni tanto, quando non riesce a respirare, si attacca all'ossigeno. La madre di Tania fa la poliziotta, ha un corpo asciutto, muscoloso, e vicino all'ombelico «la cicatrice tonda di quando l'hanno sparata»; ed è una che se qualcosa va storto non esita a tirare fuori la pistola. Un sabato pomeriggio, in una strada del Vomero, le vite di Genny e di Tania si incrociano in modo tragico: e una madre decide di fare giustizia. A modo suo. Come già in Dieci, con quella scrittura spigolosa e incalzante che riesce, è stato scritto, «a riattivare ciò che giace inerte nel linguaggio collettivo e privato», Andrej Longo ci racconta una certa Napoli, e gli uomini e le donne che la abitano: protervi e feriti, crudeli e generosi.
Andrej Longo si è laureato al DAMS di Bologna in lettere, ha collaborato come autore di opere per il teatro, il cinema e la radio. Ha pubblicato nel 2002 la raccolta di racconti “Più o meno alle tre”. Nel 2003 il libro “Adelante” con cui ha vinto il Premio Nazionale Letterario Pisa. Nel 2007 ha pubblicato “Dieci” con cui ha vinto il Premio Bagutta e il Premio Piero Chiara. Sempre per Adelphi ha pubblicato nel 2009  “Chi ha ucciso Sarah?” e nel 2011 “Lu campo di girasoli”.

Il tempo e la nostra mente raccontati da ARNALDO BENINI

Ancora tanto pubblico al Caffè Letterario di Lugo per la serata di ieri, lunedì 3 aprile, con il Prof. Arnaldo Benini che ha presentato il suo ultimo libro “Neurobiologia del tempo” edito da Raffaello Cortina Editore. “Il tempo è una nozione complicata ed elusiva del quale è lecito chiedersi, dal momento che non si vede, non si tocca, non ha suono, né sapore né odore, di che natura sia e se veramente esista.”  A questa domanda sul tempo dello psicologo francese del secolo scorso Paul Fraisse, le neuroscienze, attraverso la descrizione e lo studio dei meccanismi cerebrali che lo creano e manipolano confermano che il tempo è reale ed è una delle realtà più vicine al cuore della natura. 






sabato 1 aprile 2017

Lunedì 3 aprile - ARNALDO BENINI al Caffè Letterario di Lugo

Lunedì 3 aprile, alle ore 21.00, nella Sala Conferenze dell’Hotel Ala d’Oro, primo incontro della stagione primaverile del Caffè Letterario di Lugo dedicata alle neuroscienze con Arnaldo Benini che presenterà il suo ultimo libro “Neurobiologia del tempo” edito da Raffaello Cortina Editore. A introdurre la serata, che si concluderà come d’abitudine con il consueto brindisi finale offerto a tutti i presenti dalle cantine Cevico, sarà Claudio Nostri.

Il tempo è negli eventi che scorrono o è dentro di noi? Oppure, come sostengono i fisici da Einstein in poi, è un’illusione ostinata che ci impedisce di capire il mondo? Due secoli di indagini naturalistiche e sperimentali sui meccanismi della vita e della coscienza confermano ciò che i fisici negano: tutti gli esseri viventi dotati di un sistema nervoso, anche semplice, possiedono il senso del tempo. Ampiamente documentata da un apparato critico approfondito, questa posizione è avvalorata da ricerche ed evidenze presentate qui con chiarezza e rigore. Il senso del tempo è reale ed è una dimensione essenziale della vita. Come il linguaggio e il senso dello spazio, è un evento biologico prodotto da meccanismi nervosi emersi per selezione naturale. L’organizzazione nervosa dei meccanismi del tempo è complessa: le neuroscienze cognitive, impegnate nello studio dei processi che danno vita ai contenuti della coscienza – come il dolore fisico, lo spazio, il senso del bene e del male, la volontà, la musica, il silenzio, il movimento –, se ne occupano da almeno trent’anni, ma ancora oggi alcuni dilemmi fondamentali restano oscuri. Nonostante questo – è la tesi del libro – la neurobiologia del tempo è certamente uno dei meccanismi fondamentali della coscienza.
Arnaldo Benini è professore emerito di Neurochirurgia e neurologia presso l’Università di Zurigo. Collabora alle pagine di scienza e filosofia dell’edizione domenicale del Sole 24 Ore.