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Sala conferenze - Hotel Ala d'Oro

Via Matteotti, 56 - 48022 Lugo di Romagna - (Ravenna) - Italia
Per Informazioni : 0545 22388 - claudio@aladoro.it
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mercoledì 28 novembre 2012

Sabato 1 dicembre - "MUSICA PROIBITA" Le serate musicali-conviviali di Caffè Letterario


Sabato 1 dicembre, alle ore 20.30 nel Ristorante dell’Hotel Ala d’Oro secondo appuntamento conviviale-musicale della stagione di Caffè Letterario dedicato alla musica lirica. “Musica proibita. Il bel canto fuori dai teatri d’opera.” Una serata musicale dai generi e linguaggi musicali molto vari: Si va dall’aria da camera settecentesca, alla romanza da salotto, passando per il Lied, per arrivare alle atmosfere quasi jazzistiche del Song americano. In programma brani di Schubert, Rossini, Brahms, Donizetti, Gastaldon, Leoncavallo, Puccini, eseguiti da tanti artisti, amici del nostro Caffè Letterario: i pianisti Carlo Argelli e Roberta Xella, e i cantanti Kelly McClendon (soprano), Carlo Vistoli (controtenore), Fabrizio Facchini (tenore) e Luigi Sebastiani (baritono). A tenere le fila della serata e a guidarci all’ascolto delle bellissime arie, romanze e lieder in programma sarà Ugo Zoli. E “dulcis in fundo” un menù all’altezza della serata con i famosi "Cappelletti in brodo dell’Ala d’Oro", notoriamente i più buoni di tutta la Romagna…
Questo il menù della serata:

Buffet Aperitivo
Cappelletti in brodo
Brasato al Barolo con funghi e polenta
Tiramisù ghiacciato
Caffè


€. 25,00 per persona bevande incluse
Prenotazione obbligatoria  (Tel. 0545 22388)

martedì 27 novembre 2012

La serata pascoliana con PIERLUIGI MORESSA


Più di sessanta persone hanno assistito ieri alla bellissima serata pascoliana in compagnia dello scrittore Pierluigi Moressa che ha presentato il suo saggio “Pianger di nulla. Gli affetti di Giovanni Pascoli”  edito da Raffaelli Editore e dedicato al poeta di San Mauro. L’incontro introdotto dal curatore di Caffè Letterario Marco Sangiorgi, si è trasformato in una splendida lectio magistralis di Pierluigi Moressa sul grande poeta romagnolo che è da sempre una delle figure emblematiche della letteratura italiana di fine ottocento. Un racconto che toccando le tappe principali, spesso dolorose, della vita di Giovanni Pascoli, unito alla lettura di alcune delle sue più belle e significative liriche, ci ha guidato alla comprensione della poetica di uno dei più grandi poeti della nostra letteratura.
“Pascoli e la poesia da lui creata sono fiori preziosi e rari, sopravvissuti alla morte, grazie all’accortezza della coltivazione dentro ad una serra. Ma è destino della poesia rendersi fiore odoroso che tutti possono raccogliere, fiore capace di sbocciare insieme con la natura e di moltiplicarsi attraverso infiniti germogli; questi consentiranno anche una serena sfioritura, poi l’incontro con la falce della morte che tutti renderà uguali. Nascita e trasformazione di uno stato narcisistico: così risuona il messaggio finale contenuto nei versi di Pascoli, capaci di rendere il loro autore soprattutto un uomo, disposto ad incontrare gli altri uomini e a depositare dentro di loro il seme della poesia e dei propri sentimenti, divenuti, in questo modo, vicende eterne, affetti universali.”


venerdì 23 novembre 2012

Lunedì 26 novembre - PIERLUIGI MORESSA a Caffè Letterario

Lunedì 26 novembre, alle ore 21.00, nella Sala Conferenze dell’Hotel Ala d’Oro, per ricordare il centenario della morte di Giovanni Pascoli, serata dedicata alla grande poesia italiana con Pierluigi Moressa che presenterà il suo ultimo lavoro “Pianger di nulla. Gli affetti di Giovanni Pascoli” edito da Raffaelli Editore.

L’incontro sarà introdotto da Marco Sangiorgi mentre la lettura delle liriche del poeta di San Mauro saranno affidate a Patrizia Randi. Al termine consueto brindisi per tutti i presenti con i vini in degustazione.
Pierluigi Moressa ama analizzare i versi di Giovanni Pascoli perché, come lui stesso afferma in un'intervista a Rosanna Ricci del Resto del Carlino di Forlì: “i suoi versi contengono un microcosmo che presto si dilata al grande mondo degli uomini ai tre regni della natura, allo smisurato universo, all’invisibile paese delle anime”. Moressa è uno psicanalista ma non per questo le sue indagini letterarie (oltre a Giovanni Pascoli anche Diego Fabbri) vengano condotte seguendo il solo metodo psicanalitico: "cerco di assorbire le emozioni e i sentimenti che l’autore ha voluto trasmettere. Se l’ascolto analitico è un ascolto in profondità, tutte le situazioni che un’opera d’arte o letteraria può comunicare vengono accolte fino a farle risuonare nell’anima. A questo punto io mi faccio l’idea che altro non è se non un’ipotesi per quanto molto fondata e sentita. Sono consapevole che uno scritto letterario non è un materiale clinico, ma un insieme di emozioni raccolte dalla profondità della mente dell’artista. In questo modo raccogliendo quello che probabilmente ha inteso comunicare cerco di costruire il suo mondo interiore”.
Pierluigi Moressa è nato a Forlì nel 1959, medico psichiatra e psicoanalista, giornalista pubblicista, si occupa da tempo dei rapporti che intercorrono tra processi mentali ed esperienza artistica e creativa. Interessato agli studi di storia, non trascura le vicende locali, che gli appaiono lo spazio primitivo di origine per quelle forme di civiltà destinate a delineare più ampi processi di cultura e di pensiero. Ha pubblicato saggi sull'arte, la storia e la letteratura.

giovedì 22 novembre 2012

La serata con le sorelle BIAGI


Pubblico delle grandi occasioni ieri sera a Caffè Letterario per la presentazione del libro di Bice e Carla Biagi “Casa Biagi” edito da Rizzoli poco più di un mese fa. A introdurre l’incontro e a dialogare con le sorelle Biagi è stato il giornalista, reporter e autore televisivo Nevio Casadio. Bice e Carla Biagi, figlie di Enzo, hanno scritto un libro da leggere tutto d'un fiato. Storie di vita quotidiana familiare raccontate con quel ritmo nella scrittura che, di certo, è stato ereditato dal padre. Un racconto che ripercorre la storia recente del nostro paese, la storia dei grandi giornali e di grandi giornalisti mischiata alla storia e agli aneddoti segreti di una robusta e illuminata famiglia borghese. 

 “La nostra è stata una famiglia estremamente rigorosa. Mio padre non ammetteva la sciatteria quindi voleva che le sue figlie imparassero molto presto il senso del dovere dell’impegno. Lui voleva che le proprie figlie crescessero indipendenti economicamente dal marito, ecc. Ai miei tempi era una cosa insolita anzi le mie compagne pensavano al matrimonio anche come guscio protettivo rispetto alle cose della vita. Invece no, noi siamo state cresciute in modo diverso e devo dire che poi negli anni ho capito quanto fossero importanti le cose che mio padre mi diceva, quanto mi hanno aiutato nella vita. In qualche modo ho cercato di fare lo stesso con mia figlia. Noi eravamo una famiglia che viveva normalmente, in più certo rispetto a tante altre, per esempio, venivano a colazione personaggi come Fellini o Prezzolini. Abbiamo avuto modo di conoscere tanti protagonisti del Novecento e sono state delle occasioni estremamente felici e fortunate per noi.”
Una storia che passa anche per la nostra città, visto che Lucia Ghetti, mamma di Bice e Carla era nata a Lugo, più precisamente nella frazione di Villa San Martino, nel febbraio del 1921 e il libro riporta l’esperienza lughese delle due bambine ospitate per due settimane nella casa dello zio materno in Corso Garibaldi, durante uno dei tanti traslochi della famiglia Biagi.









La serata con LIA LEVI


Queste le immagini dell’incontro di lunedì 19 novembre con la scrittrice Lia Levi che ha presentato il suo ultimo romanzo edito da e/o Edizioni “La notte dell’oblio”. A fare gli onori di casa e a introdurre la serata è stata la scrittrice lughese ed esperta di cultura ebraica Silvia Golfera. “La notte dell’Oblio” racconta la storia di Dora una bambina di famiglia ebrea, cresciuta a Roma nei giorni dell’occupazione nazista e costretta nel dopoguerra dal destino ad affrontare l’orrore di quanto in passato non le era stato detto. Di questa bambina e di quanto, ancora oggi, ci sia bisogno nel nostro Paese di pareggiare i conti con la Shoah, ha parlato Lia Levi nella serata:
 "Questo libro è leggermente diverso rispetto ad altri che in passato ho scritto su questo argomento. Naturalmente il punto di partenza rimane la mia esperienza di bambina salvata da quella guerra. Ma ne La notte dell’oblio affronto principalmente il problema dei delatori, e dunque i tanti casi di chi ha denunciato o consegnato direttamente ai tedeschi degli ebrei. Io a quel tempo c’ero, e ricordo l’assoluto silenzio e poi, dopo la guerra, l’oblio della rimozione di quanto accaduto. Una rimozione che dal punto di vista politico e sociale è stata determinata in gran parte dall’amnistia decisa da Togliatti per tutti i delitti politici commessi dal ’43 sino alla fine della guerra. Da allora il problema della persecuzione razziale non è stato più affrontato semplicemente perché è stato cancellato. Da quel momento la società non si è più voltata indietro per osservare e capire la propria storia. Ciò ha facilitato l’oblio: perché una cosa è la riappacificazione, mentre un’altra è la mancata riflessione".





martedì 20 novembre 2012

Mercoledì 21 novembre - BICE e CARLA BIAGI al Caffè Letterario


Mercoledì 21 novembre, alle ore 21.00, nella Sala Conferenze dell’Hotel Ala d’Oro, serata clou della programmazione di novembre del Caffè Letterario di Lugo, con le sorelle Bice e Carla Biagi che presenteranno il loro libro di memorie “Casa Biagi” edito da Rizzoli pochi mesi or sono. A introdurre la serata saranno il Sindaco di Lugo Raffaele Cortesi e il giornalista Nevio Casadio. Al termine della serata, come buona abitudine del nostro Caffè Letterario, brindisi con i vini in degustazione per tutti i partecipanti.Tutto iniziò con un tè danzante, una domenica di guerra del 1940. Un giovane Enzo, già innamorato del giornalismo, si lascia sedurre dalle più belle gambe di Bologna, quelle della maestrina Lucia appena tornata da un incarico a Pozzuoli. È così che scocca la scintilla e si apre al lettore la porta di Casa Biagi. Da allora sono passati settant’anni di storia italiana vista attraverso i successi e i dolori, le risate e le sfuriate, le battaglie e le imprese di un grande uomo, amato, smitizzato, temuto, raccontato dalle sue figlie. Come tutti i bambini, le sorelle Biagi se ne infischiano delle priorità dei grandi, ne sopportano con certosina pazienza le mancanze e i difetti, ne coltivano i lati più autentici sperando sempre, spesso invano, che si concentrino finalmente sulle cose importanti. Anche oggi, che bambine non sono più, conservano nella voce quella ruvida e divertente saggezza filiale che non risparmia nessuno e va dritta al sodo. Il fatto è — sembrano dire la Bice e la Carla, se possibile ancora più argute e taglienti del padre — che la direzione di “Epoca” e le corrispondenze per “La Stampa”, la Rai e il “Resto del Carlino”, il “Corriere” e “la Repubblica”, l’editto bulgaro e RT-Rotocalco televisivo sono una passeggiata rispetto all’avventura quotidiana di una famiglia “quasi” normale che nasce, cresce, si ama e si accapiglia, si sposa e si ribella, si tiene e si sostiene in tutti i bivi e le scelte della vita. È di questo che saranno sempre riconoscenti a Enzo e a Lucia. 
Una saga familiare e insieme un ritratto intimo e inedito di uno dei giornalisti più amati d’Italia, colto tra le mura di casa sua. Una saga familiare che riguarda da vicino anche la nostra città visto che Lucia Ghetti , la madre di Bice e Carla era nata a Lugo il 20 febbraio del 1921, aveva conosciuto Enzo Biagi giovanissima e l’aveva sposato nel 1943. «Enzo è stato l' unico ragazzo della mia vita», amava raccontare, continuando a chiamarlo «ragazzo» anche dopo cinquant' anni di matrimonio. 

Bice Biagi, giornalista, ha diretto “Insieme”, “Intimità”, “Novella 2000” ed è stata vicedirettore di “Oggi”. Nel 2007 ha lavorato con il padre nella redazione di RT – Rotocalco televisivo.



La festa dei "60" anni dell'Ala d'Oro


Ecco le immagini dell’inaugurazione della mostra fotografica “60” che si è tenuta sabato 17 novembre per celebrare i 60 anni di attività dell’Hotel Ala d’Oro di Lugo. Alla presenza del Sindaco di Lugo Raffaele Cortesi e dei tantissimi amici che hanno visitato la mostra allestita nella hall e nei piani nobili dello storico Palazzo Rossi che ospita l’albergo, l’inaugurazione si è trasformata in una festa che si è protratta fino a tarda notte accompagnata dalle note del DJ Andrea Salvatori. Un grazie sentito a tutti quanti hanno voluto condividere e festeggiare con noi questo importante traguardo.
La mostra è visitabile tutti i giorni e rimarrà allestita fino al 6 gennaio 2013.







lunedì 19 novembre 2012

La serata spettacolo con FRANCESCO ABATE


Più di cento persone hanno partecipato mercoledì 14 novembre all’incontro con lo scrittore sardo Francesco Abate ed il suo ultimo romanzo pubblicato da Einaudi nel 2010 “Chiedo scusa”. L’incontro organizzato in collaborazione con l’A.I.D.O. di Lugo è stato un vero e proprio spettacolo che ha visto protagonisti lo stesso scrittore come voce recitante, Matteo Sau alla chitarra, Filippo Mandula al contrabbasso ed Enrico Spanu al laptop.
Nato come naturale seguito del romanzo “Chiedo scusa” lo spettacolo a cui abbiamo assistito, dal titolo “E’ colpa tua”, è allo stesso tempo una piece teatrale, un’anteprima letteraria e un concerto. Un viaggio attraverso la vita, le illusioni, le speranze e il coraggio di tre generazioni. Dal sogno nord africano alla luce fredda della rianimazione di un ospedale, dal flagello degli anni ottanta all’Italia martoriata del primo dopoguerra. “È colpa tua”, attraverso le immagini, la musica e le parole, dipinge in maniera nitida la sofferenza e il coraggio dove la narrazione dell’autore accompagna lo spettatore in un viaggio denso di emozioni che non rinuncia all’ironia.
Ecco le immagini della serata.





domenica 18 novembre 2012

Lunedì 19 novembre - LIA LEVI a Caffè Letterario


Lunedì 19 novembre, alle ore 21.00, nella Sala Conferenze dell’Hotel Ala d’Oro di Lugo, la narrativa torna protagonista a Caffè Letterario con la scrittrice Lia Levi e il suo ultimo romanzo “La notte dell’oblio” edito da e/o edizioni quest’anno. L’incontro sarà introdotto da Silvia Golfera e si concluderà come d’abitudine con il consueto brindisi finale offerto a tutti i presenti.
Nei giorni dell’occupazione nazista una famiglia di ebrei romani in fuga trova rifugio in una canonica di campagna. Giacomo, il padre, è però costretto per lavoro a fare delle rapide sortite nella capitale, finché una sera non torna a casa. Elsa, con le due ragazze adolescenti, Milena e Dora, una volta tornata alla libertà dovrà farcela con le sue forze. Come è avvenuto l’arresto di suo marito? Chi ha parlato? Elsa non vuole che le figlie sappiano e che restino incatenate al passato e alla tragedia. Vuole che guardino avanti, al futuro. E così mentre Milena si aggrapperà alla sua bellezza come a un salvagente per lasciarsi portare dalla corrente senza mai scegliere, e Dora annasperà alla ricerca del proprio io, la verità che riuscirà a scoprire resterà sigillata dentro di lei. Ma il silenzio, non è solo la scelta di Elsa. Il silenzio è di tutti. Nessuno sa, nessuno (compresi gli ebrei) vuole sapere. Sulla Shoah si tace, come se fosse poco educato occuparsene. Ma la Storia non concede sconti: la fragile Dora per un atroce scherzo del destino si troverà legata affettivamente con il figlio del delatore di suo padre. E sarà proprio Dora infine, la più inerme, la più colpita, a demolire col suo grido la spaventosa cortina dell’oblio. Sullo sfondo della vita, della politica, dei tabù e del costume della società a cavallo degli anni Cinquanta, due giovani innocenti dovranno confrontarsi con le colpe della Storia.
Lia Levi, di famiglia piemontese, vive a Roma, dove ha diretto per trent’anni il mensile ebraico Shalom. Sceneggiatrice e giornalista, è autrice sia di romanzi per adulti che per ragazzi. Per la e/o edizioni ha pubblicato: “Una bambina e basta” (Premio Elsa Morante Opera Prima), “Quasi un’estate”, “L’Albergo della Magnolia”(Premio Moravia e Premio Fenice Europa), “Tutti i giorni di tua vita”, “Il mondo è cominciato da un pezzo”, “L’amore mio non può”, “Se va via il re” e “La sposa gentile”.

mercoledì 14 novembre 2012

Sabato 17 novembre l'Hotel ALA D'ORO festeggia i suoi primi 60 annni...


Sabato 17 novembre, grande giornata di festa per l’Hotel Ala d’Oro che celebra i suoi primi 60 anni di attività con due eventi da non perdere. Alle ore 18.00 sarà inaugurata la mostra di fotografie “60” curata da Claudio e Luca Nostri. Una mostra che ripercorre, attraverso le fotografie raccolte e selezionate tra gli archivi personali dei nostri clienti, un pezzo di storia di Lugo che va dagli anni 50 ai nostri giorni dove l’albergo Ala d’Oro è il teatro che fa da sfondo a un racconto per immagini. Questa collezione di istantanee forma un personalissimo, originale e divertente album di famiglia, che documenta in maniera semplice e spontanea il mutare del costume dal 1952 ad oggi.
Oltre 150 immagini raccolte in 60 pannelli saranno esposte nella hall nei corridoi e in alcune camere dell’albergo, permettendo così al pubblico di visitare gli spazi e gli ambienti del settecentesco Palazzo Rossi che ospita l’Hotel Ala d’Oro. Un angolo sarà dedicato anche al Caffè Letterario; al secondo piano infatti, saranno in esposizione gli oltre 200 ritratti fotografici in bianco e nero degli autori, artisti e musicisti che sono stati i protagonisti di questi primi otto anni di programmazione del nostro Caffè Letterario. Alle ore 21.00 poi secondo appuntamento decisamente festaiolo della giornata con torta, brindisi e una grande festa da ballo con musiche dagli anni 60 agli anni 80 proposte dal  DJ Andrea Salvatori. (è gradito l’abito vintage…)