Serata di musica e sentimenti quella che ci ha regalato la
scrittrice milanese Paola Calvetti lunedì scorso quando ha presentato il suo
ultimo romanzo “Parlo d’amor con me” edito quest’anno da Mondadori. Il romanzo è un divertente e delicato ritratto degli
ospiti di Casa Verdi, l’unica casa di riposo al mondo per musicisti senza
risorse economiche, voluta proprio dal celebre compositore e inaugurata a
Milano dopo la sua morte, avvenuta nel 1901 e “Parlo d’amor con me”, titolo
ispirato a un verso de” Le nozze di Figaro”, è il migliore omaggio che Paola
Calvetti potesse fare al grande Maestro. Attraverso il personaggio di Ada,
eccentrica cameriera di Casa Verdi con la passione per il canto e una voce
bella e potente, che non ha mai potuto sfruttare per via delle sue umili
origini, il lettore fa amicizia con tanti personaggi che di pagina in pagina
svelano vizi, debolezze, amori e virtù. Queste le immagini della serata.
Sala conferenze - Hotel Ala d'Oro
Via Matteotti, 56 - 48022 Lugo di Romagna - (Ravenna) - Italia
Per Informazioni : 0545 22388 - claudio@aladoro.it
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giovedì 31 ottobre 2013
mercoledì 30 ottobre 2013
Il treno di Dante è tornato a Lugo
Tornato sì, perchè è proprio da Lugo che poco più di un anno
fa era partito il Progetto del Treno di Dante.
E da allora di km ne ha fatti e tanti, chilometri senza
l'uso di benzina, nello splendido scenario del nostro Appennino, sostando anche
nelle splendide sale di Palazzo Vecchio, sui banchi
della splendida sala consiliare del Comune di Firenze
davanti ad un centinaio di ravennati, faentini, lughesi, come ha sottolineato
l'Assessore alla Pubblica Istruzione del Comune di Lugo, Patrizia Randi,
presente appunto a Firenze in quell'occasione in rappresentanza del
"Comune della Basa Romagna".
E' stata lei a voler riportare il treno a Lugo, all'Ala
d'Oro, nell'ambito di Caffè Letterario, in una serata conviviale in cui
protagonisti sono stati i versi del Sommo Poeta letti persino nel nostro
dialetto, dialetto che in un simpaticissimo intervento il prof. Marcello Savini
ha detto Dante, a Ravenna negli ultimi due anni della sua vita, conoscesse
bene.
Ad interpretare la galeotta Francesca "presa dal libro
e da chi l'ha scritto", nel nostro dialetto, la ravennate Patrizia
Strocchi, consigliere comunale della nostra di Capitale, la Ravenna di Dante.
Tanti chilometri che rappresentano un esempio di un nuovo
turismo, quello su treno, appunto, sicuro, ecologico, lento, nella riscoperta
di un territorio a portata di mano che merita riscatto, sviluppo. Un obiettivo che le Istituzioni hanno cercato di perseguire
per anni ma che un'idea semplice che ha mosso la società civile, quella appunto
del Treno di Dante di Pavaglionelugo.net ha finalmente messo in moto davvero.
Arrigo Antonellini
domenica 27 ottobre 2013
Lunedì 28 ottobre - PAOLA CALVETTI a Caffè Letterario
Lunedì 28 ottobre, alle ore 21.00, nella Sala Conferenze dell’Hotel Ala d’Oro,
la narrativa torna protagonista al Caffè Letterario di Lugo con la scrittrice
milanese Paola Calvetti e il suo ultimo romanzo “Parlo d’amor con me” edito
quest’anno da Mondadori. La serata sarà introdotta dalla curatrice della nostra
rassegna letteraria Patrizia Randi e si concluderà come d’abitudine con il
consueto brindisi offerto a tutti i presenti.
Unica al mondo nel suo genere, la Casa di Riposo Giuseppe Verdi è
considerata l'ultimo capolavoro del Maestro di Busseto, che dedicò a questo
progetto gli ultimi due anni della sua vita, prima di morire nel 1901.
"Delle mie opere, quella che mi piace di più è la Casa che ho fatto
costruire a Milano per accogliervi i vecchi artisti di canto non favoriti dalla
fortuna, o che non possedettero da giovani la virtù del risparmio. Poveri e
cari compagni della mia vita! Credimi, amico, quella Casa è veramente l'opera
mia più bella": così scrive Verdi in una lettera. E così, ancora oggi,
tutti a Milano sanno dove si trova Casa Verdi, tra le cui mura austere e
accoglienti vivono decine di anziani musicisti, ciascuno con un suo
appartamento privato ma riunendosi per le occasioni conviviali, dai pasti ai
molti concerti. Bartolomeo, il tenore ultranovantenne, Piera, che muove ancora
con grazia le mani sul pianoforte, Kimiko, soprano giapponese, Luisa, la famosa
Annina che fece la Traviata insieme alla Callas, e tanti altri... Tra gli
ospiti di questa Casa speciale si muove in punta di piedi Ada, la cameriera,
che entra in contatto con tutti e si fa raccontare le loro vite incredibili e
le loro passioni non sopite. Come la musica, che non teme il tempo, come
l'amore, che può (ri)nascere anche tra le pareti di Casa Verdi.
Paola Calvetti, giornalista, ha lavorato alla redazione milanese del
quotidiano “la Repubblica”. Dal 1993 al 1997 ha diretto l’Ufficio Stampa del
Teatro alla Scala e, in seguito, è stato direttore della comunicazione del
Touring Club Italiano. Oggi scrive per il “Corriere della Sera” e il
settimanale “Io Donna” e cura la Posta del cuore del settimanale “TuStyle”.
Finalista al premio Bancarella con il romanzo d’esordio, “L’amore segreto”, nel
2000 ha pubblicato “L’Addio”, nel 2004 “Né con te né senza di te”, e nel 2009
“Noi due come un romanzo” (Mondadori), seguito nel 2012 sempre per Mondadori da
“Olivia, ovvero la lista dei sogni possibili”. E’ già stata ospite del Caffè
Letterario di Lugo nel 2006 con il libro “Perchè tu mi hai sorriso”.
giovedì 24 ottobre 2013
Sabato 26 ottobre - "Entrai per lo cammino alto e silvestro" Serata gastronomico dantesca...
Sabato 26 ottobre, alle ore 20.30 nel Ristorante dell’Hotel Ala d’Oro
seconda serata conviviale della stagione per il Caffè Letterario di Lugo
organizzata in collaborazione con l’Associazione “Amici della Faentina – Il treno
di Dante”. “Intrai per lo cammino alto e silvestro”, questo il titolo della
serata, sarà un incontro gastronomico-letterario dedicato per la parte
gastronomica alle eccellenze culinarie della nostra regione e per la parte
letteraria al nostro sommo poeta Dante Alighieri e ai suoi rapporti con la
Romagna e Ravenna, città che lo ha ospitato nei suoi ultimi tre anni di vita e
dove tuttora riposa. Durante la cena diversi amici-lettori del nostro Caffè
Letterario si alterneranno alla lettura e al commento di versi danteschi e di
altri poeti romagnoli come Olindo Guerrini o Francesco Talanti che lo hanno
ricordato o tradotto.
L’Associazione “Amici della Faentina – Il treno di Dante” ha lo scopo di valorizzare sotto il profilo
turistico–culturale la tratta ferroviaria
“Faentina” per rilanciare un territorio, sviluppando le potenzialità
delle strette relazioni tra la Toscana e la Romagna, un ritorno al futuro del
viaggio fatto da Dante Alighieri, in “fuga”, da Firenze a Ravenna (luoghi di
nascita e morte del Sommo Poeta). Una linea, la faentina, di una bellezza monumentale
e paesaggistica straordinaria che attraversa l’appennino Tosco-Romagnolo, i
suoi borghi e le sue comunità con tutta la loro cultura (storia, gastonomia,
natura).
Questo il menù della serata:
Antipasto di salumi e salsiccia nostrani con pecorini misti, confettura e
piadina
Cappelletti in brodo
Cotechino con purè e fagioli alle cotiche
Zuppa Inglese
Marroni di Marradi
Caffè
Vino: “138” Sangiovese superiore 2011, Tenuta Masselina
E’ necessaria la prenotazione (Tel. 0545 22388)
lunedì 21 ottobre 2013
La serata musicale "da ridere..." con LELE IL SARACENO"
Ecco le immagini di “Non ci resta che ridere” prima serata conviviale musicale della
stagione che ha visto come protagonista il chitarrista Lele Riceputi
interpretare tante fra le più belle canzoni d’autore a sfondo comico e
satirico. Una cavalcata musicale che ha ripercorso oltre 50 anni di storia
della canzone italiana a partire da “pigliate na pastiglia” di Renato Carosone
o “Eri piccola” del grande Buscaglione fino a Elio e le storie tese con “La
terra dei cachi” passando attraverso i testi e le musiche di Fabrizio De Andrè,
Enzo Jannacci, Giorgio Gaber, Francesco Guccini, Rino Gaetano, Vasco Rossi,
Andrea Mingardi. Il tutto arricchitoo con letture poetiche da Voltaire, Olindo
Guerrini, Giuseppe Giusti, Ernesto Ragazzoni, Alfredo Testoni e Stefano Benni.
La serata con GIANNI OLIVA
Ancora una bella serata
dedicata alla storia italiana del secolo scorso quella di venerdì 18 ottobre
scorso con lo storico torinese Gianni Oliva che, introdotto da Paolo Cavassini,
ha presentato il suo ultimo lavoro “L’Italia del silenzio” edito da Mondadori. Davvero
una bella lezione di storia quella di Oliva incentrata attorno al fatidico
giorno del 8 settembre ’43, giorno in cui fu annunciato dal Maresciallo
Badoglio l’armistizio con le forze alleate. Di lì a poco, dopo la fuga del Re
da Roma l’Italia del centro nord sarebbe caduta in mano alle Germania nazista e con la nascita della Repubblica
Sociale Italiana sarebbe cominciata una guerra civile che si protrasse fino all’aprile
del ’45. È la storia di un paese che ha subito il fascismo senza diventare
fascista, e che ha vissuto l'antifascismo senza essere antifascista.
Soprattutto, è l'Italia che non ha fatto i conti con il proprio passato e che
ha usato le spinte contrapposte della lotta partigiana e della repressione di
Salò per autoassolversi: la Resistenza, opera di pochi, è diventata l'alibi per
rappresentarsi come paese vincitore; la Repubblica Sociale, a sua volta, è
servita per restringere a una minoranza l'identificazione del "fascista".
Il risultato è un'Italia dal senso morale fragile, dove tutta la classe
dirigente complice del fascismo si è rifatta una verginità senza pagare pegno.
Queste le immagini della
serata.
martedì 15 ottobre 2013
Sabato 19 ottobre - "Non ci resta che ridere" Serata musicale con LELE IL SARACENO
Sabato 19 ottobre, alle ore 20,30 nel Ristorante dell’Hotel Ala
d’Oro prima serata conviviale-musicale della stagione di Caffè Letterario con
Lele il Saraceno in una serata dedicata all’ironia, alla satira e all’umorismo
dal titolo “Non ci resta che ridere”. Una serata in cui la voce e le chitarre
di Lele riproporranno i brani più belli e divertenti di autori come Fabrizio De
Andrè, Giorgio Gaber, Enzo Jannacci, Elio, Rino Gaetano, Vasco Rossi e tanti
altri… e come sempre nelle serate conviviali di Caffè Letterario anche la
Letteratura, il Cinema e l’Arte si uniranno alla musica per farci trascorrere
insieme una serata all’insegna del buon umore e del divertimento.
Questo il menù della serata:
Aperitivo con stuzzicheria
Stricchetti ai funghi porcini
Filetto di mora romagnola marinato con senape e miele
Mascarpone al ristretto di saba
Caffè
€. 28,00 per persona, bevande incluse
E’ necessaria la prenotazione
Tel. 0545 22388 - 329 6817175
Venerdì 18 ottobre - GIANNI OLIVA a Caffè Letterario
Venerdì 18 ottobre, alle ore 21.00,
nella Sala Conferenze dell’Hotel Ala d’Oro, gli incontri autunnali del Caffè
Letterario di Lugo proseguono con lo storico torinese Gianni Oliva che
presenterà il suo ultimo lavoro “L’Italia del silenzio” edito quest’anno da
Mondadori. L’incontro introdotto dallo storico Paolo Cavassini, si concluderà
come di consueto con l’abituale brindisi con i vini in degustazione offerto a
tutti i presenti.
8 settembre 1943: giorno della scelta
e inizio del riscatto? Oppure fine di una stagione e "morte della
patria"? Dopo la firma dell'armistizio di Cassibile - Mussolini è ancora
prigioniero sul Gran Sasso - il re e Badoglio fuggono verso Pescara, l'Italia
continua a essere in guerra ma non si sa bene contro chi. Il paese è allo sbando.
I partiti, ridotti alla clandestinità durante il Ventennio, si riorganizzano
attorno al Cln (Comitato di liberazione nazionale). E i partigiani danno vita
ai primi nuclei della Resistenza. Si lotta per cacciare il tedesco occupante,
per abbattere la monarchia di Vittorio Emanuele III e istituire la democrazia.
Per decenni abbiamo guardato a quel periodo come al retroterra ideale, etico e
storico della cultura antifascista della nazione. Ma una simile ricostruzione,
mescolando celebrazione e rimozione, ha davvero raccontato i fatti per come si
sono svolti? Oppure ha finito per alimentare una "vulgata" che ha
resistito per anni sia alle crepe del tempo, sia alle domande scomode che gli
studiosi hanno cominciato a porsi? Con un libro provocatorio sin dal titolo,
Gianni Oliva racconta un altro 8 settembre: il giorno del silenzio, silenzio
della morale, della ragione, della volontà. Ricostruendo gli eventi drammatici
del 1943-45 che "sconvolsero" l'Italia, Oliva racconta di
un'atmosfera antieroica, dove l'elemento dominante fu in larga misura quello
dell'attesa, "eterna psicologia italiana che aspetta dagli stranieri la
salvezza" scriverà Piero Calamandrei.
Gianni Oliva, docente di "Storia
dell'Italia unita", e' studioso della eta' risorgimentale e dell'eta' contemporanea.
Storico, è laureato in Lettere presso l'Università degli Studi di Torino. Dopo
aver insegnato presso Istituti Superiori pubblici, è stato Preside del Liceo
Classico "Alfieri" di Torino. Ha insegnato Storia delle Istituzioni
Militari presso la Scuola d'Applicazione d'Arma di Torino - Facoltà di Scienze
Politiche - Master in Scienze Strategiche ed è stato negli anni scorsi
Assessore alla Cultura della Regione Piemonte. Ha scritto numerosi articoli su
riviste specializzate e sui quotidiani "La Stampa" e "Il
Corriere della Sera".
lunedì 14 ottobre 2013
I lettori del "DON CHISCIOTTE"
Ecco le immagini di un divertente
pomeriggio trascorso a leggere e a declamare il meraviglioso “Don Chisciotte
della Mancia” di Miguel de Cervantes. Un grazie di cuore a tutti i lettori e
all’Associazione Culturale Entelechia” nelle persone di Gianluigi Caravita e
Marisa Galanti per la solita perfetta e generosa organizzazione.
Hanno partecipato alla lettura:
Massimo Berdondini
Marco Sangiorgi
Ivano Nanni
Mimmo Della Corte
Marisa Galanti
Barbara Faccani
Patrizia Randi
Gianluigi Caravita
Claudio Nostri
Gabriele Bersanetti
Carlo Pasi
Luisa Cristoferi
Rita Nostri
Bruno Cimatti
Carlo Vistoli
Luigi Sebastiani
Luciana Masironi
Barbara Faccani
“Ognuno è come il cielo l'ha fatto, e
qualche volta molto peggio.”
(da “Don Chisciotte della Mancia”)
La serata con ALBERTO BERTONI e BRUNO D'AMORE
Queste le immagini della bella serata di venerdì 11 ottobre scorso
con il matematico bolognese Bruno D’Amore e il poeta modenese Alberto Bertoni
che ci hanno parlato di “Poesia e Matematica. I due universi dell’essere umano”.
La serata è stata arricchita dalle improvvisazioni al pianoforte di Pier Marco
Turchetti.
Come la matematica è il manifestarsi nella chiave immaginativa di
un pensiero esatto e rigoroso, ebbene anche la poesia è il manifestarsi di un
linguaggio in una forma esatta e rigorosa. In poesia non può né deve esserci una
sillaba di troppo. All’interno di quello che chiamiamo testo, che con una
metafora matematica possiamo chiamare una sorta di sistema, gli elementi devono
devono ritenersi , richiamarsi, rimbalzarsi in un gioco continuo fra la
coscienza creatrice dell’autore e la coscienza ricettiva del lettore. Lettore
che deve percorrere il sistema e seguirlo come una sorta di partitura musicale che
a sua volta deve innescare un corto circuito immaginativo fra la coscienza che
ha creato il testo e la propria coscienza, la propria esperienza, il proprio
sentire…
martedì 8 ottobre 2013
Venerdì 11 ottobre - BRUNO D'AMORE e ALBERTO BERTONI a Caffè Letterario
La stagione autunnale del Caffè
Letterario di Lugo prosegue con il suo terzo appuntamento venerdì 11 ottobre,
alle ore 21.00 nella Sala Conferenze dell’Hotel Ristorante Ala d’Oro con il
matematico Bruno D’Amore e il poeta Alberto Bertoni che tratteranno di “Poesia
e Matemetica. I due universi dell’essere umano.” La conversazione sarà accompagnata
dalle note del pianoforte di Pier Marco Turchetti.
Tanto la matematica come la
poesia indagano sugli aspetti problematici della realtà come l’inizio, la fine,
la vita, la morte e le coppie. Entrambe investigano di fatto il dilemma
dell’infinito, dell’incommensurabile, dentro e fuori di noi umani. Speculano
sui paradossi della vita e del cosmo, mettendo a fuoco ciascuno dei dettagli
che li rendono meravigliosi, degni di stupore. In questo modo, con le loro
riflessioni e i loro risultati, siano essi letterari, numerici o d’altra
natura, illuminano d’intensità le menti e le mentalità, la razionalità e
l’immaginario, gli emisferi del globo e di ogni cervello che vi abita.
Bruno D’Amore, nato a Bologna nel
1946, è laureato in matematica, in filosofia e in pedagogia; ha un
perfe-zionamento in Matematiche Elementari, un PhD in Mathematics Education. È
stato ordinario di didattica della matematica presso l'Università di Bologna e
visiting professor in varie università del mondo.
Dirige il Nucleo di Ricerca in
Didattica della Matematica di Bologna e il Convegno "Incontri con la
Matematica" di Castel San Pietro.
Alberto Bertoni è nato a Modena,
dove vive, nel 1955. Insegna Letteratura italiana contemporanea nell’Università
di Bologna. Laureato nel 1979 in Lettere moderne con Ezio Raimondi, è esperto
in particolare di metrica e di letteratura contemporanea. Dirige per Book
Editore le collane di poesia contemporanea “Fuoricasa” e “Quaderni di
Fuoricasa”. Sulla poesia di Alberto Bertoni hanno scritto, tra gli altri,
Giovanni Giudici, Raffaele Crovi, Niva Lorenzini, Gianni D'Elia, Elio Tavilla,
Salvatore Jemma e Vitaniello Bonito.
Pier Marco Turchetti , Dottore in
Filosofia della Storia, è pianista, compositore, filosofo e traduttore. Come pianista ha pubblicato con il suo trio
di jazz europeo FADEN PIANO TRIO, “Mehr
Als Leben” , con il collettivo di tabula
rasa IMPROPLAYERS “Improplayers” e in piano solo “ AFFECTA : 48 piano
improvisations on the 48 affects of Spinoza's Ethics"
Sabato 12 ottobre - "DON CHISCIOTTE DELLA MANCIA" di Miguel de Cervantes - Maratona Letteraria
Proseguono sabato 12 ottobre, alle ore 17.00, presso la sede dell'Associazione Culturale "Entelechia a Caffè Letterario
le letture collettive dei grandi classici con il "Don Chisciotte della Mancia" di Miguel de Cervantes.
Capolavoro della letteratura mondiale, Don Chisciotte inaugura la grande stagione
del romanzo moderno. Scritto con l'intento di parodiare i libri di cavalleria,
narra le gesta di un nobile hidalgo spagnolo, idealista e folle, e del suo fido
scudiero Sancho Panza, dal tenace e realistico buon senso.
“La libertà è uno dei doni più preziosi dal cielo
concesso agli uomini: i tesori tutti che si trovano in terra o che stanno
ricoperti dal mare non le si possono agguagliare: e per la libertà, come per
l'onore, si può avventurare la vita, quando per lo contrario la schiavitù è il
peggior male che possa arrivare agli uomini.”
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