L'antropologo ALBERTO SALZA è stato ospite di Caffè Letterario venerdì 21 maggio per presentare il suo ultimo saggio "Bambini perduti".
Francesco Baracca, pilota da caccia, fu un Bambino Perduto. Eppure Francesco Baracca sapeva volare. Come il Lindbergh di Ivano Fossati avrebbe cantato: «Se mi vedete qui a volare, è che so staccarmi da terra e alzarmi in volo come voialtri state su un piede solo». Quando l’ho visto, ritto nella piazza di Lugo, con quel tutone informe e un’ala verticale alle spalle, non l’avrei detto. La portanza del profilo era come sbagliata: si limitava a deviare il vento, non a sollevare Baracca. A lui (lo si capiva dagli occhi sotto il caschetto) mancava, davanti, la pista per il decollo di domani. Perché, come il monumento a Baracca, la memoria è il presente del passato, mentre il presente del futuro è la speranza.
Baracca fu tenuto a terra dal padre, che lo volle davanti a casa sua, al centro del paese invece di lasciarlo decollare tra i prati secondo l’ispirazione dello scultore. Ecco perché si è trasformato in Bambino Perduto: fregato dalla famiglia.
Girando mestamente la testa dal monumento a Baracca, l’occhio mi cadde sulle pareti della rocca. E lì, in bella vista, dovetti digerire un violento attacco alle istituzioni liberticide (Famiglia, Chiesa, Stato, Società: io sono uno dei pochissimi assertori del diritto di diserzione dalla propria cultura). Su una lapide marmorea, la più grande di tutte, stava scritto: «Più che questa pietra duri il ricordo di Andrea Relencini, strangolato e bruciato qui presso nel MDLXXXI per sentenza della S. R. Inquisizione ed ammonisca che la Chiesa non tollera ombra di libertà». Firmato Olindo Guerrini. Ora, io non conosco i protagonisti di questa storia, ma per un paio d’anni ho cercato di coinvolgere i nomadi somali dell’Ogaden in un programma sui diritti umani. E so che l’articolo 3 della Dichiarazione Universale dei Diritti dell’Uomo del 1948 (troppo tardi per Relencini) afferma perentorio: «Ogni essere umano ha diritto alla vita, alla libertà e alla sicurezza personale». Alla libertà, non alla sua ombra.
Vorrei far notare come in inglese (lingua dell’estensione della Dichiarazione del ’48) si faccia uso di due termini non equivalenti per dire “libertà”: liberty e freedom. “Liberty” ha radici linguistiche latine (libertas, un sinonimo di solutus, con il significato di “slegato”, “separato”, “indipendente”): “Freedom”, invece, viene dagli idiomi del Nord (free in inglese, frei in tedesco, con la stessa radice di friend, “amico”, tutti derivati dalla parola indo-europea friya, che significa “caro”, “beneamato”). “Liberty” implica separazione, “freedom” connessione.
Noi potremmo dire che si è “liberi di” (liberty), ma non sempre “liberi da” (freedom). Posso anche essere libero di andare a puttane, ma non sono libero dal mio ruolo sociale di marito, padre, Presidente del consiglio e via così. Nel suo discorso d’insediamento, il presidente Bush ha usato 27 volte la parola freedom e solo 15 volte liberty. Quando si sentì in dovere di scatenare la guerra al terrorismo nel 2001, i diritti individuali, come la privacy e la libertà di movimento, vennero erosi progressivamente a favore dei diritti collettivi in nome della sicurezza.
Nel film Fuga da Los Angeles (1996) di John Carpenter, Iena Plissken (Kurt Russell) e il capo della polizia Malloy (Stacy Keach) fanno due chiacchiere: «Ce l’hai una sigaretta?». «Gli Stati Uniti sono una nazione di non fumatori. Niente fumo, niente droga, niente alcool, niente donne – a meno di essere sposati – niente parolacce, niente carne rossa!». «Il paese della libertà».
Come nel caso del padre di Baracca, l’idea di libertà deve essere compatibile con le opinioni divergenti a riguardo di ciò che sia una “buona vita” (o una buon ricordo della posterità, nel caso del pilota). Dovremmo lavorare sul fatto che diverse culture/individui potrebbero non essere d’accordo su ciò che è “bene”, ma essere d’accordo su ciò che fa insopportabilmente “male”: una definizione pluralistica e glocale del “male”. La maggior parte della istituzioni (e delle persone) correla la libertà all’”innata” e “naturale” dignità dell’essere umano, al suo valore “intrinseco”, al fatto che la vita è “sacra”. Questa è una religione secolare: il fondamentalismo umanitario. Tale ”idolatria” mette i Diritti Umani su una sorta di altare, ma essi dovrebbero stare nel fango sporco di cui fanno parte. I diritti non sono sacri, proprio come non sono sacre le persone che si suppone dovrebbero averli. La spinta morale fondamentale dei diritti Umani non è verso il rispetto o la tolleranza, ma verso la deliberazione. I Diritti Umani perimetrano e picchettano, come scudi per gli uomini, la “zona del male”. Sono intrinsecamente risorse di confine.
Se davvero la dignità fosse naturale, allora non avremmo bisogno di Diritti Umani per tutelare i nostri gradi di libertà. Non confondiamo ciò che vorremmo gli esseri umani fossero con ciò che noi conosciamo empiricamente di essi. La libertà non si fonda sulla natura umana, ma sulla storia dell’uomo. La libertà è un dovere, non un diritto. Anche per le vittime, anche per i bambini Perduti della Terra. E anche per Baracca, piantato a terra lì nella piazza, e Relencini, qualunque cosa abbia fatto per vedersi negata un’ombra di libertà.
Ora, lasciata Lugo, me ne torno dai nomadi d’Africa, alla solita mission impossibile del deserto. Ancora Lindbergh: «Difficile non è partire contro il vento, ma casomai senza un saluto».
di Alberto Salza
Sala conferenze - Hotel Ala d'Oro
Via Matteotti, 56 - 48022 Lugo di Romagna - (Ravenna) - Italia
Per Informazioni : 0545 22388 - claudio@aladoro.it
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mercoledì 30 giugno 2010
lunedì 28 giugno 2010
Un anno di Caffè Letterario...
Con la serata filosofica di mercoledì scorso si è conclusa la quinta stagione del Caffè Letterario di Lugo. Una stagione cominciata il 13 ottobre con il poeta e scrittore americano Paul Polansky e che si è dipanata con ben 51 incontri fino alla ultima serata con Ermanno Bencivenga mercoledì 23 giugno. Come sempre a fine stagione, più delle parole sono i numeri che possono dare l’idea di cosa sia diventato il nostro Caffè Letterario in questi primi cinque anni di vita. Primo dato positivo l’affluenza di pubblico che ha superato le 3600 presenze nell’arco dell’intera stagione, con picchi di oltre 200 persone a serata per gli incontri con Vittorio Sgarbi e Daria Bignardi. 51, come dicevamo, gli incontri effettuati di cui 7 serate coviviali, e 3 vernissage di mostre fotografiche, pittoriche e dedicate al fumetto. Gli incontri hanno riguardato principalmente presentazioni di libri di narrativa (19) e saggistica (18), ma non sono mancate le serate dedicate alla poesia (3), al teatro (3), alla musica(3) e conferenze introduttive alle importanti mostre del MAR e di Ravenna Antica (2). Da non dimenticare le collaborazioni strette con altre importanti realtà culturali della città, come L’università per Adulti, Il Teatro Rossini, L’Associazione Eco, L’istituto Storico della Resistenza di Ravenna, grazie alle quali è stato possibile organizzare diverse importanti presentazioni. Da notare anche come Caffè Letterario in questa stagione - pur rimanendo la sala conferenze dell’Hotel Ala d’Oro il teatro principale dove si sono svolti la maggior parte degli eventi - è stato ospitato da diverse prestigiose sale distribuite nel centro storico, come il Salone Estense in Rocca, l’Aula Magna del Liceo Classico, la sala conferenze della CNA e del Consorzio di Bonifica, per non parlare del palcoscenico del Teatro Rossini dove si è svolta la bellissima serata dedicata al Teatro di Ugo Zoli. Numeri lusinghieri anche per il nostro blog che ha raggiunto le 42.000 visite e che nei primi sei mesi di quest’anno ha avuto una media di oltre 70 visite al giorno. In conclusione un grazie speciale va ovviamente ai nostri sponsor senza i quali tutto questo non sarebbe stato realizzabile, a cominciare dalla Banca di Credito Cooperativo Ravennate e Imolese, la Gea Immobiliare, la CNA, la Bitline Computers per finire con gli sponsor istituzionali come l’Assessorato alla Cultura del Comune di Lugo e la Biblioteca Trisi.
Ecco il riepilogo dei 51 incontri effettuati in questa stagione 2009-2010
Lunedì 12 ottobre
PAUL POLANSKY
“Undefeated”
Multimedia Edizioni
Venerdì 16 ottobre
GIORGIO FALCO
“L’ubicazione del bene”
Einaudi
Sabato 17 ottobre
Inaugurazione della mostra
“Fotografie 9909”
di MICHELE BUDA
Venerdì 23 ottobre
EMANUELE TREVI
presenta il libro
“Per il tuo bene”
di ROCCO CARBONE
Mondadori
Lunedì 26 ottobre
Serata Conviviale
MARIO PERSICO
“Alcune considerazioni sulla Patafisica”
Sabato 7 novembre
LUCA TELESE
“Qualcuno era comunista”
Sperling & Kupfer
Lunedì 16 novembre
EDGARDA FERRI
“Uno dei tanti”
Mondadori
Venerdì 20 novembre
LEONARDO COLOMBATI
“Il Re”
Mondadori
Venerdì 27 novembre
GABRIELE NISSIM
“Una bambina contro Stalin”
Mondadori
Lunedì 30 novembre
Serata Conviviale
UGO ZOLI
“La creta di Da Ponte e il soffio di Mozart”
Venerdì 4 dicembre
PIETRANGELO BUTTAFUOCO
“Fimmini”
Mondadori
Venerdì 11 dicembre
PAOLO CAVASSINI
“Fiume. L’ultima avventura di D’Annunzio”
Mondadori
Mercoledì 13 gennaio
STEFANO BABINI
“Non è stato un pic-nic”
Dada Editore
Venerdì 15 gennaio
BORIS PAHOR
“Tre volte no”
Rizzoli
Venerdì 22 gennaio
DARIA BIGNARDI
“Non vi lascerò orfani”
Mondadori
Mercoledì 27 gennaio
MARAM AL-MASRI
“Ti guardo”
Multimedia Edizioni
Lunedì 1 febbraio
ALDO CAZZULLO
“L’Italia de noantri”
Mondadori
Interviene Giovanni Barberini
Lunedì 8 febbraio
Serata Conviviale
GABRIELE CREMONINI
“Maiali si nasce, salami si diventa”
Pendragon
Venerdì 12 febbraio
PIER PAOLO GIANNUBILO
“Corpi estranei”
Il Maestrale
Lunedì 22 febbraio
GIULIO MOZZI
“Corpo morto, corpo vivo”
Transeuropa
Sabato 27 febbraio
ROSEMARY RANDI
“La seduzione della normalità”
Bacchilega Editore
Lunedì 1 marzo
BENEDETTA TOBAGI
“Come mi batte forte il tuo cuore”
Einaudi
Sabato 6 marzo
UMBERTO AMBROSOLI
“Qualunque cosa succeda”
Sironi Editore
Mercoledì 10 marzo
VITTORIO SGARBI
“L’Italia delle meraviglie”
Sabato 13 Marzo 2010
ELEONORA BARTOLETTI
“Nonna Ele racconta”
Tempo al Libro
Lunedì 15 marzo
ARNALDO BENINI
“Che cosa sono io?”
Garzanti
Mercoledì 17 marzo
MARCELLO FOIS
“Stirpe”
Einaudi
Lunedì 22 marzo
MARCELLO SAVINI
“Iter mortis”
Moby Dick Editore
Mercoledì 24 marzo
CLAUDIO SPADONI
“I Preraffaelliti e il sogno del ‘400 italiano”
Presentazione della mostra allestita al M.A.R. di Ravenna
Domenica 28 marzo
Serata conviviale
GRUPPO JAMIN-A’
“Aveva un solco lungo il viso”
Omaggio a Fabrizio De Andrè
Venerdì 16 aprile
NEVIO CASADIO
“Nel silenzio un canto”
Marsilio
Sabato 17 aprile
EMANUELE MARFISI
“Diario di classe”
Discanti Editore
Lunedì 19 aprile
SELENE BALLERINI
Presenta il libro di Marija Gimbutas
“Il linguaggio della Dea”
In apertura: “Alla Dea”
performance di danza di BARBARA ZANONI
Venerdì 23 aprile
PAOLO NORI
“I malcontenti”
Einaudi
Sabato 24 aprile
IVAN ROSSI
“D’là da Po”
Walberti Editore
Lunedì 26 aprile
Serata Conviviale
MIAMI & THE GROOVERS e ANTONIO VANZOLINI
“Word & Music: Viaggio nelle parole e nella musica”
La musica e la letteratura americana nel ‘900
Mercoledì 28 aprile
MATTEO COLLURA
“Alfabeto Sciascia”
Longanesi
Mercoledì 5 maggio
GIOVANNA MONTEVECCHI
presenta la mostra archeologica
“Histrionica”
Mercoledì 12 maggio
TITO MENZANI
“Il movimento cooperativo fra le due guerre”
Carocci
Martedì 18 maggio
UGO ZOLI
“Mamme e medaglie”
Edizioni del Bradipo
Venerdì 21 maggio, ore 21.00
ALBERTO SALZA
“Bambini perduti”
Sperling & Kupfer
Sabato 22 maggio
AA.VV.
Chi siamo, italioti miei?
Discanti editore
Lunedì 24 maggio
SILVIA AVALLONE
"Acciaio"
Rizzoli
Venerdì 28 maggio
Serata Conviviale
“Sempre caro mi fu questo Guglielmo”
Breve viaggio nella prosa poetica shakespeariana.
con Franco Costantini e Gianfranco Tondini
Venerdì 4 giugno
PAOLO LAGAZZI
"Forme della leggerezza"
Archinto
Lunedì 7 giugno
BRUNO D'AMORE e GIORGIO BOLONDI
“La matematica non serve a nulla”
Editrice Compositori
"Matematica. Stupore e Poesia"
Giunti
Mercoledì 9 giugno
Serata Conviviale
“Cena con delitto”
curato e interpretato da “Quelli del Delitto”
Venerdì 11giugno
“Esercizi di stile”
Premiazione del concorso di scrittura giovane.
Venerdì 18 giugno
GIANLUIGI NUZZI
"Vaticano SpA"
Chiarelettere
Mercoledì 23 giugno
ERMANNO BENCIVENGA
"La filosofia come strumento di liberazione"
Raffaello Cortina Editore
"Polvere e pioggia"
Torino, Aragno Editore, 2010
domenica 27 giugno 2010
La rassegna stampa
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