Sabato 14 febbraio 2009
Inaugurazione
Ore 17,00
Hotel Ala d'Oro
C,so Matteotti, 56 - Lugo (Ra)
Incontro con gli autori e
presentazione del libro Lugo Land
Ore 18,30
Pescherie della Rocca
P.zza Garibaldi,1 - Lugo (Ra)
Un progetto a cura di Luca Nostri
La mostra rimarrà aperta
dal 15 febbraio all' 8 marzo 2009
dal martedì al sabato: 15,30 - 18,30
domenica: 10 -12 / 15,30 - 18,30
TIM DAVIS
MARCO DELOGU
CESARE FABBRI
MARCELLO GALVANI
GUIDO GUIDI
GRACIELA ITURBIDE
GIULIANO MATTEUCCI
LUCA NOSTRI
SABRINA RAGUCCI
XAVIER RIBAS
LORENZO TUGNOLI
GIOVANNI ZAFFAGNINI
Da tre anni il Comune di Lugo commissiona a fotografi che si sono distinti a livello internazionale un progetto di ricerca sulla città. Ripercorriamo i progetti degli anni passati prima di presentare Lugo Land.
2006 - OLIVO BARBIERI
Lugo e il mare
Nel 2006 Olivo Barbieri ha sorvolato il territorio che separa Lugo dal mare, dando vita ad una serie di vedute aeree che permettono di accedere ad una diversa percezione della realtà, aprendo nuovi percorsi d’immaginazione attraverso un punto di vista inusuale. “Lugo e il mare” (ed. Punctum 2006), la
pubblicazione che ne è seguita, rientra nel più ampio progetto “Site_Specific” di Barbieri, che coinvolge diverse aree del pianeta e che lo ha reso un protagonista indiscusso della scena artistica mondiale.
2007 - DAVID FARRELL
Né vicino, né lontano. A Lugo
Nel 2007 l’irlandese David Farrell, vincitore del prestigioso Leica European Publischer Award nel 2001, ha prodotto un secondo lavoro monografico: “Né vicino, né lontano. A Lugo” (ed. Punctum 2007). In un atmosfera beckettiana, farrell immagina di compiere un viaggio partendo, in un giorno di nebbia, dal monumento di Francesco Baracca, nel centro storico della città. Durante questo viaggio è guidato, si fa per dire, dalle improbabili mappe che si fa disegnare dalla gente del luogo. Si auto-ritrae nel paesaggio nebbioso, per poi, di notte, ritrovare finalmente la via verso il monumento.
Lugo Land coinvolge 12 fotografi.
Davis, Delogu, Guidi, Iturbide (premio Hasselblad 2008), Ribas, Zaffagnini, hanno accettato di confrontarsi con alcuni fotografi italiani emergenti - Fabbri, Galvani, Matteucci, Nostri (ideatore e curatore del progetto), Ragucci, Tugnoli - realizzando ciascuno una storia in 5 fotografie sulla città.
Le 60 visioni che ne sono risultate sono state riprodotte in forma di cartolina e raccolte in un cofanetto – Lugo Land (ed. Puncutum 2009) – e ci raccontano ciò che i fotografi hanno visto e scoperto.
Tim Davis
artista americano, professore presso la prestigiosa Yale School of Art di New Haven, ha osservato la città di Lugo attraverso le sue superfici, il retro della cucina di un ristorante, la vetrina di un'agenzia immobiliare, un ufficio, i manifesti pubblicitari di un centro commerciale.
Marco Delogu
sceglie di raccontare l’eroe Francesco Baracca partendo dal monumento a lui dedicato e fotografando in controluce, con un dorso polaroid, ne riscopre l'atmosfera metafisica.
Cesare Fabbri
si è concentrato sulla zona residenziale di via Madonna delle Stuoie: un'area caratterizzata da basse case isolate su lotto che sembrano modellini di case americane.
Marcello Galvani
trae spunto da un modellino (quello del monumento di Francesco Baracca trovato all'interno dell’omonimo museo), per poi spostare la sua attenzione sull’Aero Club.
Guido Guidi e Graciela Iturbide
due grandi maestri della fotografia internazionale, dallo stile e dall'approccio opposto, restituiscono due visioni della città completamente differenti, come differenti sono le citazioni che introducono le loro fotografie. Guido Guidi sceglie un brano del filosofo Stanley Cavell: “Se io chiedo: ‘Hai mangiato tutta la mela?’ e mi risponde decisamente: ‘Sì’, quale sarebbe la replica se io andassi a controllare e dicessi: ‘Ma non l’hai mangiata tutta, hai lasciato il torsolo, il picciolo e i semi’?” (S. Cavell, La riscoperta dell’ordinario. La filosofia, lo scetticismo, il tragico)
Graciela Iturbide cita invece il fotografo Brassai: “La vita non può essere compresa attraverso il realismo o il naturalismo, ma solo attraverso il sogno, il simbolo, o l'immaginazione”.(Brassai)
Giuliano Matteucci
ha lavorato sui nigeriani della Chiesa Pentecostale di Zion, che si riniscono la domenica mattina nelle sale del centro sociale,’il Tondo’, mentre Sabrina Ragucci ha raccontato le attività diurne degli anziani che sono ospiti in una sezione diversa del medesimo centro sociale.
Luca Nostri
ha approfondito alcuni aspetti della cultura Ebraica lavorando a contatto con i rappresentanti della ormai esigua comunità presente nella città.
Xavier Ribas
tra i più importanti fotografi spagnoli contemporanei, s’immedesima in una celebre nobildonna lughese del settecento, Cornelia Rossi Martinetti, fotografando gli interni del palazzo dove abitava, e immaginandone le passeggiate quotidiane.
Lorenzo Tugnoli
lughese di nascita, ci ha lasciato una visione personale di scorci di una Lugo che conosce bene, “nella pace liquida della nebbia e della notte”.
Giovanni Zaffagnini
sceglie via Don Minzoni perché: “le case sono basse e chiare, la strada è larga, inondata di luce a qualsiasi ora del giorno” e perché ne immagina gli abitanti: “persone tranquille che camminano lentamente, e questo camminare lento consente la scoperta di particolari che solitamente sfuggono ad uno sguardo affrettato”.
Il progetto verrà presentato il 14 febbraio a Lugo presso le sale espositive delle Pescherie della Rocca e dell’Hotel Ala d’oro, secondo il programma indicato sull’invito. Ospite speciale il fotografo David Farrell che presenterà in anteprima italiana il documentario David Farrell: Elusive Moments, del regista Donald Taylor Balck, in parte girato a Lugo.
I dettagli dell’evento sono consultabili sul sito www.lugoland.it