Pagine

Sala conferenze - Hotel Ala d'Oro

Via Matteotti, 56 - 48022 Lugo di Romagna - (Ravenna) - Italia
Per Informazioni : 0545 22388 - claudio@aladoro.it
Iscriviti alla newsletter di Caffè Letterario sul sito http://www.aladoro.it/

venerdì 12 dicembre 2025

Venerdì 12 dicembre - LEA MELANDRI al Caffè Letterario di Lugo

Venerdì 12 dicembre, alle ore 18.00 nel Salone Estense della Rocca di Lugo, Lea Melandri presenterà al Caffè Letterario di Lugo il suo ultimo libro, “Dialogo tra una femminista e un misogino” edito da Bollati Boringhieri. A dialogare con l’autrice sarà Giuseppe Bellosi. 
Vienna, 1903. Al tavolo di un caffè va in scena un dialogo impossibile tra la pensatrice femminista Lea Melandri e il filosofo misogino e razzista Otto Weininger. È l’anno di uscita del suo “Sesso e carattere”, scritto che avrà ampia risonanza tra pensatori come Wittgenstein, Cioran, Musil, Joyce, Svevo, e che teorizza nero su bianco che la donna è «soltanto materia», «assenza di senso». Pochi mesi dopo, Otto Weininger, appena ventitreenne, si sparerà nella stessa stanza d’albergo in cui era morto Beethoven. In Italia sarà Sibilla Aleramo a leggere tra le prime “Sesso e carattere” e a diffonderlo, quando, a ridosso della pubblicazione della prima traduzione italiana, nel 1912, scriverà: «È un libro che desidero da molto tempo di leggere, perché deve essere ciò che di più intelligente finora è stato scritto contro la donna». Più di un secolo dopo, Lea Melandri vede in Weininger l’intellettuale che meglio di tutti aveva dato voce con lucidità visionaria alla Ragione su cui si era retta fino ad allora la civiltà greco-romana e poi cristiana, da Platone a Kant; il primo a rendersi conto che i «valori» in cui aveva creduto si stavano eclissando. Nella breve parabola tragica del giovane filosofo viennese Melandri vede incarnarsi il crepuscolo dell’Illuminismo: il lascito di un intellettuale incapace di sfuggire all’annodamento tra il sessismo, quale fondamento della Ragione classica, e la religione. 
Lea Melandri è una delle figure più note del femminismo italiano. Tiene corsi presso la Libera Università delle Donne di Milano. Tra i suoi saggi: L’infamia originaria (1977, n. ed. 1997), Lo strabismo della memoria (1991), Una visceralità indicibile. La pratica dell’inconscio nel movimento delle donne degli anni settanta (2000) e Preistorie. Di cronaca e d’altro (2004). Presso Bollati Boringhieri ha pubblicato Le passioni del corpo. La vicenda dei sessi tra origine e storia (2001) e Come nasce il sogno d’amore (2002).


giovedì 11 dicembre 2025

La serata con Luciano Segreto

Luciano Segreto
ha presentato ieri sera nella sala conferenze della CNA di Lugo il suo libro “Il costruttore e il giocatore”, edito da Feltrinelli. Un libro che rimane nel solco “del lecito e dello svelato” con il grande merito di raccontare con lo sguardo dello storico dell'impresa ed esperto di economia e management, i momenti salienti dell’epopea del Gruppo Ferruzzi, che nel giro di una ventina di anni, a partire degli anni ’60, si è trasformato da leader mondiale del trading dei cereali a secondo gruppo industriale del nostro paese, dietro solo alla Fiat degli Agnelli.








lunedì 1 dicembre 2025

Mercoledì 10 dicembre - LUCIANO SEGRETO al Caffè Letterario di Lugo

Mercoledì 10 dicembre
, alle ore 21.00 nella Sala Riunioni della C.N.A. in via Acquacalda 37/1, Luciano Segreto, professore all’Università Bocconi di Milano in Storia dell’impresa italiana, presenterà al Caffè Letterario di Lugo il suo ultimo libro, “Il costruttore e il giocatore”, edito da Feltrinelli. A dialogare con l’autore saranno Maria Chiara Sbiroli e Mauro Guerra
I Ferruzzi sono stati protagonisti di una delle più significative esperienze imprenditoriali del Novecento italiano. Figlio di contadini romagnoli, Serafino Ferruzzi fu il costruttore di un impero silenzioso in meno di vent’anni. Cereali, zucchero, oli vegetali, cemento. Navi, silos e oltre un milione di ettari coltivati, sparsi tra le Americhe e l’Italia. Un gigante con radici nella terra e lo sguardo sul mondo. Dopo di lui, Raul Gardini guidò il gruppo verso i vertici dell’industria italiana ed europea, entrando nel settore petrolchimico, farmaceutico e dei nuovi prodotti dell’agro-business attraverso l’acquisizione della Montedison, fino a raggiungere dimensioni senza precedenti. Con oltre 250 stabilimenti sparsi tra Europa, America e Asia, Ferruzzi-Montedison incarnò la forza e l’ambizione dell’imprenditoria italiana sulla scena internazionale. Incapace tuttavia di uscire dalla mentalità padronale, che poteva funzionare a Ravenna, per passare a una cultura imprenditoriale da grande azienda, dove quella mentalità non era adeguata, Gardini finì per contribuire in maniera decisiva alla crisi del gruppo sia in termini gestionali che finanziari. L’inchiesta Enimont svelò un sistema di relazioni pericolose, dove politica, finanza e industria si muovevano nell’ombra. Gardini, il giocatore, venne risucchiato in una spirale di errori, pressioni, silenzi e decisioni drammatiche. Il mondo bancario, che pure aveva collaborato alla crescita del gruppo, nel giugno del 1993 prese il controllo di Ferruzzi-Montedison. Un processo segnato da un’enorme anomalia, secondo l’Autorità garante della concorrenza: il secondo maggiore azionista, Mediobanca, prima si trasformò in advisor per poi diventare, in una fase successiva rispetto al completamento della ristrutturazione, l’azionista di riferimento. Il gruppo si sgretolò sotto il peso delle proprie contraddizioni: una governance troppo personale, una struttura finanziaria instabile e un capitalismo familiare non pronto a reggere l’urto della globalizzazione. Questa è la storia di un’ascesa vertiginosa e di un crollo rovinoso. Un intreccio di potere, ambizione e misteri mai del tutto chiariti. Luciano Segreto ricostruisce questa vicenda attraverso documenti inediti, testimonianze dirette dei principali protagonisti e materiali giudiziari. Quella dei Ferruzzi è stata una delle più grandi famiglie imprenditoriali italiane. Luciano Segreto ne racconta l’irresistibile ascesa e la caduta drammatica. Una parabola del capitalismo familiare italiano del Novecento che sembra un thriller.
Luciano Segreto insegna Global economy all’Università di Firenze e Storia dell’impresa italiana all’Università Luigi Bocconi di Milano; è autore di numerosi studi sulla storia dell’industria e del mondo finanziario. Tra i suoi libri: Credito Emiliano 1910-2010. Dalle radici agricole alla diffusione nazionale (con Gian Luigi Basini, Laterza, 2010) e L’economia mondiale dopo la guerra fredda (il Mulino)

domenica 30 novembre 2025

ALICE PIGNAGNOLI e il calcio femminile

Una Sala Codazzi della biblioteca Trisi di Lugo al gran completo ieri pomeriggio 29 novembre per assistere alla presentazione del libro “Volevo solo fare la calciatrice” di Alice Pignagnoli. Un libro che affronta con sincerità e passione il mondo del calcio femminile, spesso ancora sottovalutato o poco conosciuto. Attraverso le sue pagine, l'autrice condivide la propria esperienza personale, evidenziando le sfide, le emozioni e le aspirazioni di una giovane ragazza che sogna di diventare calciatrice professionista.








sabato 29 novembre 2025

Sabato 29 novembre - ALICE PIGNAGNOLI al Caffè Letterario di Lugo

Sabato 29 novembre
, alle ore 18.00 nella Sala Codazzi della Biblioteca Trisi di Lugo, la calciatrice e dirigente sportiva Alice Pignagnoli i, presenterà al Caffè Letterario di Lugo il suo libro, “Volevo solo fare la calciatrice” edito da Minerva Edizioni. A introdurre la serata, sarà Giuditta Lughi.
Alice è una bambina vivace e curiosa, che ha un sogno: diventare calciatore. Sì, perché le bambine, a metà degli anni Novanta in Italia, «non possono giocare calcio». Glielo dicono tutti, glielo impongono i genitori. E allora lei è disposta anche a essere "Alicio", a scontrarsi con la famiglia, a scegliere la scuola per la squadra di istituto, a lasciare casa per un ingaggio da pochi spicci, per coronare il suo sogno. In un percorso di crescita emotiva e fisica, attraverso le insidie che la nostra società ha preparato per le bambine che non hanno sogni conformabili, passando per innumerevoli città, persone, usi e costumi, sfide e difficoltà, Alice scoprirà come e a che prezzo realizzare tutti i suoi sogni, anche quelli che non aveva immaginato, diventare donna, moglie e madre, ma farlo a modo proprio, fino a giungere sulle prime pagine dei giornali: un contratto rinnovato al settimo mese di gravidanza e un rientro in campo a 100 giorni dal parto cesareo. Quindi questa è una storia a lieto fine? Non proprio. Questa è una storia di sudore e sacrificio, ma non solo di successo. È soprattutto la storia di tante sconfitte e fallimenti e di come la differenza sia sempre come si riesce a reagire sul campo. Quello verde di calcio, quello di una piattaforma a strapiombo sul mare, di una casa da progettare, di una sala parto asettica, insomma, quello della vita.

giovedì 27 novembre 2025

La serata con VITTORIO EMANUELE PARSI


Vittorio Emanuele Parsi
ospite ieri sera al Caffè Letterario di Lugo con il suo ultimo libro "La vita due volte. Storie di come siamo rinati, insieme", libro scritto a quattro mani con la giornalista Tiziana Panella e pubblicato da Rizzoli.
Il libro è un memoir toccante e intimo che racconta l'esperienza vissuta dalla coppia dopo che Parsi è stato colpito da una grave patologia cardiaca (una dissezione dell'aorta) che lo ha portato a un delicato intervento e al coma.











lunedì 24 novembre 2025

Mercoledì 26 novembre - VITTORIO EMANUELE PARSI al Caffè Letterario di Lugo

Mercoledì 26 novembre
, alle ore 21.00 nel Salone Estense della Rocca di Lugo, Vittorio Emanuele Parsi, professore ordinario di Relazioni internazionali all’Università Cattolica di Milano, presenterà al Caffè Letterario di Lugo il suo ultimo libro, scritto a quattro mani con la compagna giornalista Tiziana Panella “La vita due volte” edito da Rizzoli. A introdurre la serata, sarà Fabio Bendinelli.
È il 27 dicembre 2023 quando Vittorio Emanuele Parsi viene colpito all’improvviso da una dissezione dell’aorta e in poche ore la sua vita di prima finisce, quella vita che un colpo di fortuna inatteso, l’incontro con Tiziana, aveva appena stravolto, facendo scoprire a entrambi la bellezza mite dell’amore adulto. L’incidente li precipita in un cammino di paura e sofferenza – il coma, la terapia intensiva, la lunga riabilitazione, e insieme l’attesa, l’angoscia, lo smarrimento. Una strada dolorosa, ma segnata anche dall’empatia, dal coraggio e dalla determinazione, che li fa approdare infine, trasformati, a una vita nuova, fatta di consapevolezza e di una più profonda felicità: non una versione ridotta di ciò che avevano, ma una realtà diversa che hanno l’occasione di mutare in una «realtà aumentata». Panella e Parsi non hanno lezioni da offrire, ma solo il racconto schietto di ciò che all’inizio sembrava indicibile e poi trova le parole per vincere il pudore. E così facendo trasformano una vicenda intima, privata, in una storia capace di parlare a tutte le vite che il destino ha messo di fronte a una prova difficile.
Tiziana Panella giornalista, conduttrice e autrice televisiva, è il volto pomeridiano di La7. Nata a Napoli nel 1968, ha iniziato giovanissima a collaborare con testate stampate come Il Giornale di Napoli, Il Mattino e Visto. Nel 2000/2001 ha lavorato su Rai 2 con Michele Santoro ai programmi “Il Raggio Verde” e “Sciuscià”. Da settembre 2001 è passata a La7, dove si è occupata assieme a Susanna Schimperna della trasmissione “Orlando”. Ha condotto molti programmi per La7, come “Le vite degli altri”, “Omnibus Weekend”, “Life e Coffee Break”.
Vittorio Emanuele Parsi è uno dei maggiori e più conosciuti esperti italiani di politica internazionale. Direttore di ASERI (Alta Scuola di Economia e Relazioni Internazionali) che ha contribuito a fondare oltre 20 anni fa, è professore ordinario di Relazioni Internazionali all’Università Cattolica di Milano. Editorialista per Il Foglio, è protagonista del dibattito in molte trasmissioni televisive e radiofoniche.


sabato 22 novembre 2025

La serata con lo storico TOMMASO PIFFER

Presentato al Caffè Letterario di Lugo ieri sera venerdì 21 febbraio il libro dello storico Tommaso PifferSangue sulla Resistenza”. Fonti – anche inedite – alla mano, la conclusione di Piffer è netta: “I gappisti guidati da Toffanin si limitarono a realizzare quel che il comando della Natisone aveva stabilito di fare due mesi prima. E’ al comando della Natisone che si deve ricondurre la genesi dell’operazione e il clima di odio che la rese possibile”. “Oggi – conclude Piffer – il mondo all’interno del quale maturò l’eccidio di Porzûs non esiste più. E’ così possibile consegnare definitivamente alla storia Porzûs, il dolore delle vittime e la furia dei carnefici”. Ma per farlo occorre raccontare tutta la verità.




martedì 18 novembre 2025

Venerdì 21 novembre - Lo storico TOMMASO PIFFER al Caffè Letterario di Lugo

Venerdì 21 novembre
alle ore 21.00 nella Sala Conferenze dell’Hotel Ala d’Oro, lo storico Tommaso Piffer presenterà al Caffè Letterario di Lugo il suo libro “Sangue sulla resistenza” edito da Mondadori. A introdurre la serata, che terminerà con il consueto brindisi offerto dalle Cantine Cevico, sarà Paolo Cavassini.
Il 7 febbraio 1945 un commando di partigiani comunisti dei GAP attaccò a tradimento un gruppo di partigiani dell'Osoppo stanziato alle malghe di Porzûs, a pochi chilometri in linea d'aria da quello che oggi è il confine italo-sloveno. Il comandante e il delegato politico dell'Osoppo vennero uccisi sul posto, insieme a una donna e a un giovane che si trovavano alle malghe. Altri quattordici partigiani furono fatti prigionieri e assassinati barbaramente nei giorni successivi. Tra le vittime, anche il fratello di Pier Paolo Pasolini, Guido. Fu il più grave scontro interno alla resistenza italiana, oggetto di un dibattito storiografico e politico che si è trascinato fino a oggi. Nel primo dopoguerra la magistratura accertò la responsabilità di parte degli esecutori, ma molti interrogativi rimasero senza risposta. Chi aveva ordinato ai GAP di attaccare il presidio osovano? Era stato il Partito comunista italiano? Oppure il comando della divisione Garibaldi Natisone, che era entrato in rotta di collisione con gli osovani sull'appartenenza della zona di confine alla Jugoslavia socialista? O era stato il IX Corpo sloveno, che non aveva mai fatto mistero di non tollerare nella zona contesa formazioni partigiane che non fossero sotto il suo controllo? Oppure era stata una iniziativa personale dei gappisti? Attraverso un imponente e accurato lavoro di archivio, che incrocia per la prima volta documenti inediti italiani e sloveni, Tommaso Piffer getta nuova luce su uno degli episodi più controversi della storia della resistenza italiana, dando un nome e un volto ai mandanti dell'eccidio e mostrando come i fatti di Porzûs non siano soltanto una storia di frontiera, ma uno «straordinario crocevia di tutta la storia del Novecento europeo».
Tommaso Piffer (Milano, 1981) è professore associato di Storia contemporanea all’Università di Udine. È stato Marie Curie postdoctoral fellow alle Università di Harvard e Cambridge, postdoctoral fellow della Higher School of Economics a Mosca e Bodossakis Junior Reseach Fellow del Churchill College di Cambridge.

La serata con ALBERTO MATTIOLI

Presentato ieri sera all'Hotel Ala d'Oro l'ultimo libro di Alberto Mattioli "Il loggionista impenitente", edito da Garzanti. Un libro che è una dichiarazione d'amore al melodramma (italiano e non). Un viaggio brillante nel mondo della lirica attraverso lo sguardo ironico e affilato di Alberto Mattioli, dove tra palcoscenici e retroscena, l’opera diventa specchio del nostro tempo.










"Lettere da Bob". Giovanni Zaffagnini e Robert Adams

Immagini della presentazione del libro “Lettere da Bob. 22 lettere da Robert Adams a Giovanni Zaffagnini” edito da Lugo Land. C’è qualcosa di straordinariamente raro nel carteggio tra il fotografo di Fusignano Giovanni Zaffagnini e il fotografo statunitense Robert Adams: una corrispondenza fatta di libri e lettere scritte a mano, che dura da più di 30 anni, tra due persone che non si sono mai incontrate. Tutto comincia nel 1986, quando Zaffagnini, impegnato nel progetto «Traversate del deserto», spedisce ad Adams una copia del volume accompagnata solo da un biglietto da visita. Qualche mese dopo, arriva una risposta. Da allora, ogni libro di Zaffagnini riceve in cambio una lettera di Adams, sempre vergata a mano. A un certo punto della corrispondenza, nel 2004, Adams, rispondendo al nuovo libro di Zaffagnini, chiede il permesso di chiamarlo per nome invece che «Mr Zaffagnini» un po’ come se chiedesse di potergli dare del tu. Nel tempo, tra i due nasce un dialogo essenziale e profondo. Scoprono di volta in volta di avere altri interessi in comune: per esempio, Adams è un conoscitore e appassionato di musica barocca, e rimane molto affascinato nell’apprendere che Fusignano è il luogo natale del musicista Arcangelo Corelli ad Adams. Oggi le lettere che i due fotografi si sono scritti negli anni, sono state raccolte in questo libro.








giovedì 13 novembre 2025

Lunedì 17 novembre - ALBERTO MATTIOLI al Caffè Letterario di Lugo.

Lunedì 17 novembre
alle ore 21.00 nella Sala Conferenze dell’Hotel Ala d’Oro, lo scrittore e giornalista modenese Alberto Mattioli presenterà al Caffè Letterario di Lugo il suo libro “Il loggionista impenitente” edito da Garzanti. A introdurre la serata, che terminerà con il consueto brindisi offerto dalle Cantine Cevico, sarà Enrico Gramigna.
Non si capisce una parola.» Spesso è questa, ammettiamolo, la sentenza di molti profani quando cala il sipario di un’opera. Eppure, fin da un’età scandalosamente giovane Alberto Mattioli del teatro musicale s’innamora, tanto da scegliere di consacrargli la propria vita di giornalista, di critico, di devoto, persino. E oggi che il melodramma appare più che mai uno spettacolo irrimediabilmente rétro, se non addirittura un reperto di epoche lontane, Il loggionista impenitente invece lo celebra. Perché è vero: l’opera è un’arte difficile, costosa, complicata, che racconta vicende inverosimili in una lingua che nessuno ha mai davvero parlato e molti nemmeno capiscono, e che per di più impone l’insensata convenzione che le persone comunichino cantando. Ma ancora più vero è che l’opera offre un invito alla riflessione, al dibattito, all’autocoscienza, e soprattutto uno strumento per raccontare e raccontarsi, dimostrando in ciò di essere innegabilmente contemporanea. Quella che incontrerete in queste pagine è dunque molto più che una semplice raccolta di recensioni, una galleria di personaggi o una rassegna di polemiche, titoli, tendenze: è la confessione senza veli di una passione incurabile, quasi spudorata. Di un’ossessione, forse. Fatto sta che l’entusiasmo di Mattioli è contagioso, e le sue parole non si limitano a predicare ai convertiti: indurranno invece anche i più scettici a indossare il loro abito migliore e, pronti a lasciarsi stupire, ad avventurarsi, magari per la prima volta, oltre la soglia del foyer.
Alberto Mattioli (Modena 1969) è giornalista del quotidiano «La Stampa». Esperto d’opera, tiene una rubrica su «Classic Voice» e ha collaborato con molti teatri e riviste italiani e internazionali. Ha scritto i libri Big Luciano. Pavarotti, la vera storia (Mondadori 2007), Anche stasera. Come l’opera ti cambia la vita (Mondadori 2012) e Meno grigi più Verdi. Come un genio ha spiegato l'Italia agli italiani (Garzanti 2018), Il gattolico praticante (Garzanti 2019); e due libretti d’opera, La paura e La rivale.


mercoledì 12 novembre 2025

Sabato 15 novembre - GIOVANNI ZAFFAGNINI al Caffè Letterario di Lugo

Sabato 15 novembre
, alle ore 18.00, all’Hotel Ala d’Oro, il fotografo Giovanni Zaffagnini presenterà al Caffè Letterario di Lugo il libro “Lettere da Bob. 22 lettere da Robert Adams a Giovanni Zaffagnini” edito da Lugo Land.
Questo volume presenta un interessante e singolare carteggio tra due fotografi, fatto di parole e immagini che dura ancora oggi da circa 40 anni. L’esordio di questa corrispondenza risale al 1986, quando il fotografo Zaffagnini era tra gli organizzatori del progetto interdisciplinare “Traversate del deserto”, che metteva a confronto filosofi, fotografi, scrittori e sociologi attorno all’idea della desertificazione ambientale e culturale della società contemporanea.
Nel 1986 Adams era già da tempo una figura di riferimento della fotografia americana e internazionale con all’attivo numerose mostre e pubblicazioni.

lunedì 10 novembre 2025

ATTENZIONE: rinviato l'incontro con TERESA CIABATTI

L'incontro con Teresa Ciabatti e il suo libro "Donnaregina", previsto per questa sera 10 novembre, causa problemi di salute è rinviato a data da destinarsi.

martedì 4 novembre 2025

Lunedì 10 novembre - TERESA CIABATTI al Caffè Letterario di Lugo

Lunedì 10 novembre alle ore 21.00 nella Sala Conferenze dell’Hotel Ala d’Oro, la scrittrice Teresa Ciabatti presenterà al Caffè Letterario di Lugo il suo romanzo “Donnaregina” edito da Mondadori. A introdurre la serata, che terminerà con il consueto brindisi offerto dalle Cantine Cevico, sarà Stefano Bon.
Chi è davvero ‘o Nasone, accusato di rapina a mano armata, associazione a delinquere, associazione mafiosa, 182 omicidi commessi e commissionati? Se lo chiede la scrittrice a cui il giornale dà l’incarico di intervistare proprio lui, il superboss. A lei che di criminalità non sa niente, che si è sempre occupata di adolescenti, tutt’al più cantanti, attrici, gente dello spettacolo. Il loro è l’incontro di due mondi lontanissimi che tali devono rimanere, almeno nelle intenzioni della protagonista. Eppure, quando lui inizia a parlare, qualcosa cambia. Quest’uomo spietato che alleva colombi e crede negli ufo comincia a interessarla. Non tanto quando si sofferma sulle cronache di furti, sparatorie e vendette, piuttosto per la nostalgia che vibra nei racconti delle donne incontrate e perdute, degli amici morti ammazzati, degli affetti famigliari.
Teresa Ciabatti è una scrittrice e sceneggiatrice italiana, nata a Orbetello e residente a Roma, nota per romanzi come La più amata, Matrigna e Sembrava bellezza. Ha frequentato la Scuola Holden e ha esordito nel 2002 con Adelmo, torna da me, da cui è stato tratto il film L'estate del mio primo bacio. Le sue opere, che esplorano spesso temi autobiografici e familiari, sono tradotte in diverse lingue e collabora regolarmente con quotidiani e riviste come Il Corriere della Sera - La Lettura. Nel 2017, La più amata è arrivato tra i finalisti del Premio Strega, e nel 2025 ha vinto il Premio Mondello con Donnaregina.



"Amelie" Il libro di Cornelia Rossi Martinetti

Presentato ieri sera al Caffè Letterario di Lugo il romanzo “Amelie ou le manuscrit de Thérèse de L.” della contessa Cornelia Rossi Martinetti nella traduzione dal francese di Daniele Serafini. Ne hanno parlato Maria Chiara Sbiroli direttrice della Biblioteca Trisi che ha curato il volume, Patrizia Randi che ha scritto le note biografiche dell’autrice e Daniele Serafini. Il volume edito da Tempo al libro è acquistabile anche in Biblioteca.








sabato 1 novembre 2025

Lunedì 3 novembre - Amelie, Il romanzo di Cornelia Rossi Martinetti

Lunedì 3 novembre
alle ore 21.00, nella Sala Conferenze dell’Hotel Ala d’Oro, la Biblioteca Trisi di Lugo porta alla luce un lavoro letterario dimenticato pubblicando la prima traduzione italiana del romanzo “Amelie ou le manuscrit de Thérèse de L.” della contessa Cornelia Rossi Martinetti. A parlarne saranno la direttrice della Biblioteca Trisi Maria Chiara Sbiroli che ha curato la pubblicazione, Patrizia Randi e Daniele Serafini che ha tradotto in italiano il testo originale francese.
Cornelia Rossi Martinetti è nata a Lugo nel 1781 nel palazzo dei conti Rossi di San Secondo, palazzo che oggi ospita l’Hotel Ala d’Oro e che conserva al primo piano una saletta dedicata a lei. All’inizio del secolo decimonono si sposò con l’ingegnere Giovan Battista Martinetti e si trasferì a Bologna dove fu l’artefice di uno dei salotti letterari più importanti della città e d’Italia. Tra i visitatori e frequentatori del suo cenacolo vi furono Byron, Rossini, Canova, Leopardi, Stendhal, Shelley, Valery e Ugo Foscolo. Proprio quest’ultimo, invaghitosi della contessa, la celebrò come una delle tre muse nel suo poema Le Grazie. Nel 1823 pubblicò in francese il romanzo in questione; una storia sotto forma di lettera che racconta le vicende di una donna malata di tisi.

giovedì 30 ottobre 2025

La serata con ELISABETTA RASY

Ieri sera la scrittrice romana Elisabetta Rasy ha presentato al Caffè Letterario di Lugo il suo ultimo romanzo “Perduto è questo mare” edito da Rizzoli, classificatosi al secondo posto all’ultimo premio Strega. Questo romanzo di Elisabetta Rasy è intenso e coinvolgente ed esplora temi come l’identità, il senso di perdita e la ricerca di sé. Attraverso una narrazione delicata e raffinata, l’autrice ci conduce nel cuore delle emozioni dei suoi personaggi, immergendoci in un mare di ricordi e di introspezione. Rasy, con la sua sensibilità e il suo stile raffinato, riesce a creare un’opera che rimane impressa nel cuore, invitando a una riflessione profonda sulla memoria, sulla perdita e sulla ricerca di un senso nel mare della vita.