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Sala conferenze - Hotel Ala d'Oro

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sabato 21 giugno 2008

La serata con LUCARELLI e BALDINI

Un’altra serata da tutto esaurito quella di ieri sera venerdì 20 giugno a Caffè Letterario con gli scrittori Carlo Lucarelli e Eraldo Baldini. Per la prima volta, nella storia ormai quadriennale della rassegna letteraria lughese, due autori si sono presentati reciprocamente i loro due ultimi romanzi. Gli scrittori, legati da una amicizia di lunga data, hanno parlato così per più di due ore de “L’ottava vibrazione” il romanzo storico ambientato nell’Eritrea coloniale italiana di fine ottocento di Lucarelli e di “Quell’estate di sangue e di luna”, il noir gotico rurale di Baldini. Entrambi i libri sono stati editi da Einaudi. In loro compagnia sul palco il curatore di Caffè Letterario Marco Sangiorgi. Nel libro di Baldini scritto a quattro mani con Alessandro Fabbri, giovane promessa della narrativa italiana, si ritrovano i temi caro al narratore e antropologo ravennate che hanno valso alla sua opera l’appellativo di “gotico rurale”. Nel paesino di Lancimago, tra i campi di granoturco, quattro amici undicenni trascorrono l’estate, tra i giochi di sempre e la cronaca del primo sbarco sulla luna. Trent’anni dopo (è questo l’incipit del libro), uno dei quattro torna in quel paesino con il proprio figlio undicenne. E subito il lettore capisce che qualcosa di oscuro e misterioso sta per accadere. Perché la campagna di Baldini è da sempre un luogo inquietante e spaventoso. Romanzo storico vero e proprio invece “L’ottava vibrazione” di Lucarelli. Siamo a Massaua nel 1896, poco prima della sconfitta di Adua, e l'ambiente in cui siamo catapultati è quello dei militari italiani di stanza nel paese, delle donne che li frequentano, degli altri connazionali che arrivano in quelle terre in cerca di fortuna o per sfuggire alla sfortuna o, ancora, per cercare chi è fuggito. Un romanzo in cui emerge l'ambiguità del bianco colonialista in Africa, le contraddizioni di una realtà difficile, la fatica di vivere in una terra in guerra. Un romanzo in cui non manca l'indagine su un "maniaco", come ai tempi veniva definito un serial killer, un tassello che Lucarelli ha evidentemente voluto inserire per non dimenticare che lui è, soprattutto, scrittore di gialli. Insomma due libri consigliati per l’estate in arrivo, accomunati, come ha precisato Marco Sangiorgi, da un comune denominatore climatico, “il caldo”; quello umido e greve delle afose estati padane e quello duro e inflessibile dei deserti africani.

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