Tornato sì, perchè è proprio da Lugo che poco più di un anno
fa era partito il Progetto del Treno di Dante.
E da allora di km ne ha fatti e tanti, chilometri senza
l'uso di benzina, nello splendido scenario del nostro Appennino, sostando anche
nelle splendide sale di Palazzo Vecchio, sui banchi
della splendida sala consiliare del Comune di Firenze
davanti ad un centinaio di ravennati, faentini, lughesi, come ha sottolineato
l'Assessore alla Pubblica Istruzione del Comune di Lugo, Patrizia Randi,
presente appunto a Firenze in quell'occasione in rappresentanza del
"Comune della Basa Romagna".
E' stata lei a voler riportare il treno a Lugo, all'Ala
d'Oro, nell'ambito di Caffè Letterario, in una serata conviviale in cui
protagonisti sono stati i versi del Sommo Poeta letti persino nel nostro
dialetto, dialetto che in un simpaticissimo intervento il prof. Marcello Savini
ha detto Dante, a Ravenna negli ultimi due anni della sua vita, conoscesse
bene.
Ad interpretare la galeotta Francesca "presa dal libro
e da chi l'ha scritto", nel nostro dialetto, la ravennate Patrizia
Strocchi, consigliere comunale della nostra di Capitale, la Ravenna di Dante.
Tanti chilometri che rappresentano un esempio di un nuovo
turismo, quello su treno, appunto, sicuro, ecologico, lento, nella riscoperta
di un territorio a portata di mano che merita riscatto, sviluppo. Un obiettivo che le Istituzioni hanno cercato di perseguire
per anni ma che un'idea semplice che ha mosso la società civile, quella appunto
del Treno di Dante di Pavaglionelugo.net ha finalmente messo in moto davvero.
Arrigo Antonellini
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