Venerdì 19 dicembre,
alle ore 21.00, nel Salone Estense della Rocca di Lugo, ultimo incontro della
stagione autunnale del Caffè Letterario di Lugo con lo psicoanalista Luigi Zoja
e il suo saggio “Paranoia. La follia che fa la storia” edito da Bollati Boringhieri.
La serata sarà introdotta da Paolo Galletti.
Il paranoico spesso è convincente, addirittura carismatico.
In lui il delirio non è direttamente riconoscibile. Incapace di sguardo
interiore, parte dalla certezza granitica che ogni male vada attribuito agli
altri. La sua logica nascosta procede invertendo le cause, senza smarrire però
l'apparenza della ragione. Questa follia "lucida" - così la
definivano i vecchi manuali di psichiatria - è uno stile di pensiero privo di
dimensione morale, ma con una preoccupante contagiosità sociale. Raggiunge
infatti un'intensità esplosiva quando fuoriesce dalla patologia individuale e
infetta la massa. Al punto da imprimere il proprio marchio sulla storia,
dall'olocausto dei nativi americani alla Grande Guerra ai pogrom, dai mostruosi
totalitarismi del Novecento alle recenti guerre preventive delle democrazie
mature. Finora mancava uno studio d'insieme sulla paranoia collettiva, rimasta
terra di nessuno tra le discipline psichiatriche e quelle storiche.
Per primo
lo psicoanalista Luigi Zoja ricostruisce la dinamica, la perversità e insieme
il fascino, l'assurdità ma anche la potenza del contagio psichico pandemico, in
un saggio innovativo che attinge a vastissime competenze pluridisciplinari.
Improvvisamente, vediamo con occhi diversi eventi che credevamo di conoscere, e
comprendiamo quanto i paranoici di successo, Hitler o Stalin, fossero tali per
la loro capacità di risvegliare la paranoia dormiente nell'uomo comune...
Luigi Zoja, saggista e psicoanalista, si è laureato in
Economia e ha svolto ricerche anche in ambito storico e sociologico. Tra i suoi
libri ricordiamo: "Il gesto di Ettore" (2000) e "Utopie minimaliste" (2014)
presentato a Caffè Letterario nella stagione scorsa.
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