Mercoledì 14 gennaio, alle ore 21.00 nella Sala Conferenze
dell’Hotel Ala d’Oro di Lugo, ripartono dopo la pausa natalizia gli incontri di
Caffè Letterario con una serata dedicata a Francesco Petrarca e al suo
Canzoniere. Marco Santagata scrittore e docente di Letteratura italiana
all’Università di Pisa presenterà infatti il suo ultimo saggio edito da
Mondadori, “L’amoroso pensiero. Petrarca
e il romanzo di Laura” . L’incontro, condotto da Claudio Nostri, si concluderà
come d’abitudine con il consueto brindisi finale offerto a tutti i presenti.
Si dice comunemente che le parole con le quali parliamo
d'amore - all'amata o all'amato, innanzitutto - se sono sincere vengono dal
cuore, ma si potrebbe anche dire, con altrettanta verità, che vengono dai libri
e, in particolare, da un libro che da sette secoli in qua ha insegnato a tutti
gli amanti d'Occidente a esprimere quel che hanno, per l'appunto, «nel cuore».
Questo libro è il Canzoniere di Francesco Petrarca. Ma quale storia si cela
dietro le sue straordinarie pagine? Nel 1348 in Europa infuria la peste, che
mieterà un terzo della popolazione. Tra le sue vittime c'è Laura, la donna-musa
alla quale da oltre vent'anni Francesco Petrarca dedicava poesie d'amore e
della quale conosciamo poco o nulla, se non la carica seduttiva che il suo nome
continua a sprigionare. Per reagire a questo clima di lutto e desolazione,
oltre che a un profondo tormento interiore, il poeta aretino concepisce un
progetto audace - un'autobiografia ideale dove si intrecciano realtà e finzione
- e lo realizza con un'opera che costituisce una novità assoluta nel panorama
della letteratura medievale: un libro di poesie sotto forma di romanzo che
racconta l'appassionante storia d'amore fra un uomo e una donna in cui sono più
che visibili i tratti del Petrarca storico e della misteriosa gentildonna di
Avignone. Nasce così il Canzoniere, il libro che si propone di «ammaestrare» il
lettore con l'esperienza di Francesco, omonimo alter ego dell'autore, per
dimostrare che l'amore è un sentimento irrazionale in grado di annientare chi
lo prova e di dannare la sua anima, perché allontana dal vero bene. Ma
condannare la passione amorosa e pentirsene significa condannare anche
l'oggetto della passione, ovvero Laura, la cui luminosa immagine però si sottrae
a questo disegno letterario e, verso dopo verso, da causa di perdizione morale
si trasforma in sublime forza benefica e perfino salvifica. Il romanzo di
Francesco diventa così il romanzo di Laura. Solo nella versione del Canzoniere
che oggi leggiamo, ultimata poco prima di morire, Petrarca riuscirà a
sciogliere la contraddizione e a riportare il libro d'amore al suo assunto
originario.
La limpida rilettura di Marco Santagata, uno dei più
autorevoli studiosi di Petrarca, da un lato ci fa riscoprire l'inesauribile
bellezza di un'appassionata storia d'amore che è stata per secoli l'archetipo
della poesia amorosa, dall'altro ci rende familiare ed empaticamente
riconoscibile la tormentata figura di chi quella storia ha in parte vissuto e
in gran parte immaginato, con un carico di emozionalità - fatto di
introspezione, inquietudine, dubbi, pena, desiderio, turbamento, nostalgia,
«male di vivere» - che da allora la lirica europea ha portato sempre con sé.
Marco Santagata insegna Letteratura italiana all'Università di
Pisa. È autore di numerose pubblicazioni di storia e critica letteraria, in
particolare intorno a Petrarca, di cui ha commentato il Canzoniere (I Meridiani
Mondadori, 1996), e a Dante. Su Dante, delle cui Opere dirige l'edizione nei
Meridiani Mondadori, ha pubblicato il libro L'io e il mondo. Un'interpretazione
di Dante (il Mulino, 2011), il saggio biografico Dante. Il romanzo della sua
vita (Mondadori, 2012) e Guida all'Inferno (Mondadori, 2013). All'attività di
critico affianca quella di narratore: con il romanzo Il Maestro dei santi
pallidi (Guanda) ha vinto il Supercampiello 2003.
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