Venerdì 30 gennaio, alle ore
21.00 nel Salone Estense della Rocca di Lugo, Caffè Letterario dedica una
serata a quella figura tanto amata quanto condannata nel corso dei secoli che è
Don Giovanni, il burlador de Sevilla. A
parlarne sarà Roberto Escobar, docente di filosofia politica all’Università di
Milano, con il suo libro “La fedeltà di Don Giovanni” edito dal Mulino nel
2014. A fare gli onori di casa e a condurre la serata sarà Daniele Serafini.
Chi è davvero Don Giovanni? Un
amatore compulsivo? Un peccatore? Un ribelle? Un eroe della libertà? Nelle sue
mille incarnazioni il "burlador de Sevilla" è stato tutto questo e
molto altro ancora. Da Tirso de Molina a Goldoni e Dumas, da Merimée, Balzac e
Baudelaire fino a Nietzsche, Brecht, Brancati e Saramago, Don Giovanni, non
solo peccatore né soltanto irriducibile seduttore, è il campione di una scelta:
quella di chi antepone la propria ragione, il proprio desiderio, la propria
dignità e libertà alla prepotenza "di pietra" di un assoluto extraumano
e antiumano. La sua arma: la fedeltà a se stesso.
Il volume parte dal presupposto
che prima di giudicare Don Giovanni è bene avere in chiaro la nostra posizione
nei suoi confronti, spesso condizionata da pregiudizi di varia natura.
L'atteggiamento di Don Giovanni è spesso frutto del suo stesso orgoglio e del
rifiuto di qualsiasi illusione celeste, tentando senza sosta di trovare nella
caducità della vita quella propulsione verso la ricerca della propria libertà interiore.
Roberto Escobar è nato a Milano
nel 1946. Insegna Filosofia Politica e Analisi del linguaggio politico
all'Università degli Studi di Milano e collabora con L'Espresso come critico
cinematografico dopo aver collaborato per 26 anni con Il Sole 24 Ore, sulle cui
pagine ancora scrive. Per lo stesso giornale ha curato con lo pseudonimo Als Ob
una rubrica di critica televisiva. Nel 2001 ha ottenuto il premio Ennio Flaiano
per la critica cinematografica.
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