Lunedì 12 ottobre, alle ore 21.00 nella Sala Conferenze dell’Hotel
Ala d’Oro la narrativa torna protagonista al Caffè Letterario di Lugo con lo
scrittore Maurizio Maggiani che presenterà il suo ultimo romanzo “Il Romanzo
della Nazione” edito da Feltrinelli. A introdurre la serata, che si concluderà con
una degustazione di vini offerta dalla Cantina Masselina, sarà Eleonora Conti.
“C'era una volta il popolo. C'era una volta il sogno di
costruire - attraverso il popolo - una nazione. C'erano le storie che facevano
degli uomini, delle donne, delle famiglie, la premessa dell'essere popolo e poi
nazione.”
Maggiani rifà la storia della sua famiglia quando la sua
famiglia comincia a morire. La madre, il padre, i legami di sangue, i legami di
idee, la città, la memoria di quel venir meno "ad ogni usata amante compagnia"
di persone che hanno lavorato per spingere avanti destini comuni, avventure
comuni, speranze in comune. Maggiani ci dice cos'è il romanzo di una nazione
quando quel romanzo tramonta. Quando quella possibilità non si dà più. La
chiusura di un mondo ne apre un altro di cui si sa ancora e soltanto che è il
"sogno di una cosa". Che cosa si racconta, di fatto? Si racconta di
una madre e di un padre che si spengono portando, prima nella smemoratezza e
poi nella morte, un mondo di certezze molto concrete: la cura dell'orto, delle
cose, della casa, dei rapporti parentali. Il figlio-narratore rammenta la
fatica giusta (e ingiusta) di procurarsi il pane e di stare appresso a sogni
accesi poco più in là, nella lotta politica, negli scioperi, nella piana assolata
quando arriva la notizia della morte di Togliatti. Si racconta, con un ginnico
balzo indietro narrativo, della costruzione del porto di LaSpezia, il porto
che, nella lungimiranza di Cavour, avrebbe dovuto essere il più attivo del
Mediterraneo. Si racconta di altri fondatori di nazioni: di ebrei e di
palestinesi. Si racconta di come si diventa grandi e di come si fondano
speranze quando le speranze sono finite.
Maurizio Maggiani è nato da famiglia umile, ha svolto
innumerevoli lavori e terminati gli studi ha insegnato per un anno nel carcere
di circondariale di La Spezia. Con Il Coraggio del pettirosso (1995) ha
vinto il Premio Viareggio e il Premio Campiello; con La Regina disadorna (1998) ha vinto il Premio Alassio e nel 1999 il
Premio Stresa di narrativa e il Premio Letterario Chianti.
Nel 2005 ha vinto, con il romanzo Il viaggiatore notturno, i premi Ernest Hemingway e Parco della
Maiella e il Premio Strega. Oltre all'attività di scrittore collabora con
alcune testate: cura una rubrica del quotidiano genovese «Il secolo XIX» e
scrive per «La Stampa».
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