Venerdì 12 maggio, alle ore 21.00, nella Sala del Carmine,
ancora una serata dedicata alla musica con Marco Tutino, uno dei più importanti
compositori del panorama italiano contemporaneo, che presenterà il suo libro “Il
mestiere dell’arte che vibra” edito da Ponte alle Grazie. A introdurre la
serata, sarà Paolo Cavassini.
“Il mestiere dell’aria che vibra” è il mestiere che Marco Tutino – milanese,
classe 1954, oggi uno dei maggiori compositori del panorama italiano
contemporaneo – ha scelto per la propria vita. Da piccolo ascoltava Beethoven e
Vivaldi in braccio al papà, da ragazzo ha amato i Beatles e i Rolling Stones
(per non parlare di Lucio Battisti), e da giovane era indeciso tra fare il
cantautore folk, l’attore brechtiano, il militante politico o il flautista. Ma
la folgorazione è arrivata una sera dei primi anni Settanta quando, seduto in
un posto della piccionaia della Scala, sente i congiurati di Un ballo in
maschera sussurrargli i loro intenti malvagi, donandogli la più forte delle
emozioni. È in quel momento che sceglie “mestiere” della sua vita, quello di
far vibrare l’aria. Nelle pagine della sua biografia Tutino racconta la
passione per il proprio lavoro, la genesi delle sue opere e i segreti del
palcoscenico. La sua storia di musicista e di sovrintendente poco avvezzo ai
compromessi si intreccia con la storia nazionale, e nel contempo sfilano sullo
sfondo le grandi opere del repertorio
lirico internazionale, complete di istruzioni per l’uso. Le sue opere – tra cui
Pinocchio, Cyrano, La lupa, Il gatto con gli stivali, Vita, Senso, Le braci e
Two women – sono state, infatti, eseguite nei più importanti teatri del mondo.
E, tra le righe, affiora la danza gioiosa e leggera della creazione artistica,
fatta di ispirazione e di artigianato, di rigore e di abbandono, di piccole,
improvvise illuminazioni.Oggi Tutino insegna composizione presso il
Conservatorio Giuseppe Verdi di Milano, e questo è il suo primo libro.
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