Una serata tutta dedicata alla nostra lingua, l’Italiano,
quella di ieri sera con Annalisa Andreoni, docente di letteratura italiana alla
IULM di Milano, che ha presentato il suo libro “Ama l’Italiano. Segreti e
meraviglie della lingua più bella” edito da Piemme.
“A partire dal Settecento viaggiatori, poeti artisti e scrittori hanno attribuito all’italiano le caratteristiche della dolcezza, della musicalità, della varietà e della libertà. La lingua italiana «dice tutto ciò che vuole, mentre la lingua francese dice solo ciò che può» scriveva Voltaire in riferimento alla grande libertà sintattica della nostra lingua; le parole italiane giungono all’orecchio «brillanti come un giorno di festa» scriveva Madame de Staël nel romanzo Corinna; per John Keats l’italiano era «pieno di vera poesia», e il poeta si augurava che soppiantasse il francese nel sistema scolastico inglese. Osip Mandel’štam nella Conversazione su Dante parlava addirittura di un «congenito dadaismo» della lingua italiana, per la sua «stupenda infantilità» e la sua «vicinanza al cinguettio dei bambini»: «prendete l’intero vocabolario italiano e sfogliatelo a piacere… Qui tutto rima con tutto».
“A partire dal Settecento viaggiatori, poeti artisti e scrittori hanno attribuito all’italiano le caratteristiche della dolcezza, della musicalità, della varietà e della libertà. La lingua italiana «dice tutto ciò che vuole, mentre la lingua francese dice solo ciò che può» scriveva Voltaire in riferimento alla grande libertà sintattica della nostra lingua; le parole italiane giungono all’orecchio «brillanti come un giorno di festa» scriveva Madame de Staël nel romanzo Corinna; per John Keats l’italiano era «pieno di vera poesia», e il poeta si augurava che soppiantasse il francese nel sistema scolastico inglese. Osip Mandel’štam nella Conversazione su Dante parlava addirittura di un «congenito dadaismo» della lingua italiana, per la sua «stupenda infantilità» e la sua «vicinanza al cinguettio dei bambini»: «prendete l’intero vocabolario italiano e sfogliatelo a piacere… Qui tutto rima con tutto».
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