


Non ci si crede: più di un incontro culturale alla settimana, un luogo d'incanto, un palazzo del Settecento, una galleria di ritratti, un libraio, un mecenate, un'insegnante assessore alla scuola, alla cultura, a tutto ciò di cui non si parla da nessuna parte. E un piccolo gruppo di amici. A Lugo. Ma che bello! Felice di aver fatto parte di questo. Felice. MARIAPIA VELADIANO - 20 gennaio 2012
Lunedì 26 aprile alle ore 20,30 nella sala conferenze dell'Hotel Ala d'Oro terza serata conviviale dell'anno per Caffe Letterario dedicata alla musica e alla letteratura americana dal titolo "Words & Music. Viaggio nelle parole e nella musica. La musica e la letteratura americana del '900" . Un itinerario tra musica e letteratura, una serata dedicata alle reciproche influenze di parole e canzoni. L'attore Antonio Vanzolini, coadiuvato da Lorenzo "Miami" Semprini (voce, chitarra e armonica), e Beppe Ardito (chitarre, cori), si cimenterà in alcuni reading di un viaggio che parte dal blues della grande
depressione degli anni '30, passando all'esplosione del rock fino ad arrivare a brani più recenti. Attraverso le musiche di Woody Guthrie, Bob Dylan, Bruce Springsteen, Pete Seeger, Tom Waits e le parole di autori come John Steinbeck, John Fante, Jack Keouack, Nick Hornby, Charles Bukowski si costruirà un percorso, coadiuvato anche da proiezioni di immagini, che condurrà lo spettatore nella consapevolezza di come letteratura, musica e cinema abbiamo realmente influenzato ogni dimensione della vita moderna.
Questo il menù della serata:
Buffet Aperitivo
Tris di pasta
- Stricchetti ai piselli e al prosciutto croccante
- Cappelletti al ragù
- Cannelloni alla Rossini
Zuppa Inglese
Caffè.
Il costo è di €. 20,00 per persona bevande incluse, la prenotazione è obbligatoria. (Tel.0545-22388)
"Alla Dea"
una performance di Barbara Zanoni
La sacralità come zona senza tempo, pervade nella danza, il corpo, il gesto, il movimento.
Il dilagare dinamico apre percorsi emotivi e ritmici nella dimensione vibrante di uno spazio non quotidiano che si fa scenico. Il segno fisico tende ad una scrittura tracciata ed aperta verso ogni direzione dell’essere danzante purché integra nella sua verità di carne, per restituire al corpo la sacralità che gli è propria.
Il corpo stesso come unico media dell'anima nella vita, conserva tracce divine: apertamente denuncia la nostra impossibilità di assoluto, come la nostra urgenza di assoluto in un’umana preghiera alla bianca, rossa e nera Dea.