Eraldo Baldini è stato ospite del Caffè
Letterario di Lugo lunedì 13 gennaio 2014 per presentare il suo romanzo "Nevicava
sangue" edito da Einaudi.
Lugo è a due passi da casa,
quindi è “casa”. Vi si parla la lingua con la quale ho imparato a parlare
(l’apprendimento dell’italiano è venuto dopo, principalmente a scuola), la
gente ha caratteri e caratteristiche della “mia gente”, perché lo è, i colori
gli odori e tutto il resto mi sono familari. Lugo è uno dei posti in cui, da
bambino, accompagnavo mio padre e mio nonno, che per mestiere compravano e
vendevano bestiami, in quei contesti di meraviglia che erano i fori boari e i
mercati dei bovini. Lugo è a pochi chilomteri da dove sono nato e da dove
ancora vivo, perché mi sarebbe difficile, gravoso vivere da un’altra parte.
Così, quando vado a presentare un
mio libro all’Ala d’Oro, ormai caldo e sicuro tempio degli incontri letterari,
mi sento quasi “padrone di casa”, anziché ospite. Perché qui vengono da tutta
Italia, da tutto il mondo a parlare della loro scrittura, sicuri di ottenere
pubblico, attenzione ed entusiasmo; io lo faccio giocando in casa, ed è una sensazione
rassicurante, gratificante, è un ritrovarsi in famiglia. E che famiglia! Una
famiglia romagnola che sa cos’è l’ospitalità, che pratica la cortesia e
l’accoglienza non per dovere ma per indole, per propensione vecchia come
l’uomo, vecchia come queste terre fertili e civili, come questa popolazione che
sempre ha saputo coniugare alla grande natura e cultura, mescolandole con
sapienza e inventiva l’una all’altra.
E allora grazie, lunga vita e
alla prossima!
Eraldo Baldini
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