«Chi stacca la spina della storia e della memoria ha una
sola alternativa: l’ignoranza e la negazione di sé». Così il classicista Ivano Dionigi ha
esordito nel magistrale discorso che ha tenuto al Caffè Letterario di Lugo
venerdì scorso, in una Sala Conferenze dell’Hotel Ala d’Oro ancora una volta al
gran completo, presentando il suo ultimo libro “Il presente non basta. La
lezione del latino”, edito da Mondadori.
Nel libro di Dionigi, il latino è visto come un’antenna che
ci aiuta a captare tre esperienze fondamentali: il primato della parola, la
centralità del tempo, la nobiltà della politica. Come mater certa, anzi
certissima, dell’italiano, il latino – lingua morta eppure resistente nell’uso
comune, dal lessico economico a quello politico, medico e mediatico – ci
restituisce il volto autentico delle parole.
Ivano Dionigi è professore ordinario di Lingua e Letteratura
Latina, presidente della Pontificia Accademia di Latinità, fondatore e
direttore del Centro Studi “La permanenza del Classico” dell’Alma Mater
Studiorum – Università di Bologna, di cui è stato rettore dal 2009 al 2015.
Autore di numerosi saggi, nei suoi studi si è dedicato particolarmente a
Lucrezio e Seneca, di cui ha curato varie opere.
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