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Sala conferenze - Hotel Ala d'Oro

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sabato 8 novembre 2008

La serata con MARIO FORTUNATO

Un altro grande successo di pubblico con oltre 100 persone presenti, ieri sera a Caffè Letterario per la presentazione del libro di Mario Fortunato “Quelli che ami non muoiono” edito da Bompiani. Sul palco della nostra rassegna letteraria erano oltre allo scrittore giornalista di origine calabrese l’Assessore alla Cultura del Comune di Lugo Giovanni Barberini e il curatore di Caffè Letterario Marco Sangiorgi a cui come di consueto è stata affidata l’introduzione alla serata. Una serata all’insegna della grande Letteratura in cui Mario Fortunato ha raccontato vent’anni della sua esistenza che sono stati anche vent’anni di letteratura trascorsi in compagnia di amici come Moravia, Doris Lessing, Pier Vittorio Tondelli, Giulio Einaudi, Natalia Ginzburg, Giorgio Manganelli, Borges, Auster, Bassani, Yehoshua, Ben Jelloun, ed altri ancora, raccontati con una sterminata varietà di ricordi e con una grande intensità emotiva. Del resto come ha ricordato l’autore “le persone che si sono conosciute e amate in qualche modo non muoiono, nel caso specifico soprattutto grazie alla scrittura. La scrittura, fissando la memoria, restituisce una forma di eternità”. Tanti anche gli aneddoti divertenti di cui l’autore ci ha parlato. Uno per tutti quello che riguarda Giorgio Manganelli a cui Fortunanto inviò il suo primo romanzo appena pubblicato. “Dovrebbe andare a Helsinki. Il suo modo di scrivere ricorda Alvar Aalto – commentò il grande Manganelli – mentre il mio ricorda Gaudì, perché mette insieme un'idea imponente di architettura con elementi che ricordano Disneyland". Un bella serata quindi, e un bel libro che si può definire una sorta di autobiografia intellettuale e anche un addio a una «civiltà letteraria e culturale» per molti versi tramontata.

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