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Sala conferenze - Hotel Ala d'Oro

Via Matteotti, 56 - 48022 Lugo di Romagna - (Ravenna) - Italia
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martedì 3 marzo 2009

Venerdì 6 marzo - EDMONDO BERSELLI a Caffè Letterario

Venerdì 6 marzo nella sala conferenze dell’Hotel Ala d’Oro alle ore 21,00, a distanza di un anno, Edmondo Berselli torna a Caffè Letterario per presentare il suo ultimo libro “Sinistrati”, edito da Mondadori nel 2008. Terza presenza alla nostra rassegna letteraria per il giornalista e saggista modenese che a Lugo ha già presentato “Venerati maestri” nel 2007 e “Adulti con riserva” nel 2008. In questa occasione l’introduzione alla serata, che si concluderà come di consueto con l’abituale degustazione di vini, sarà affidata a Giovanni Barberini. In “Sinistrati”, Edmondo Berselli descrive, con affetto, la storia e la malattia dei sinistrati italiani, e formula senza pietà la relativa diagnosi. L'Italia va a destra, ritrova nel partito di Berlusconi il clima confortevole di una Dc senza preti, mentre le corporazioni prosperano e la concorrenza latita. C'è una speranza per la sinistra e i sinistrati? Oppure li attende un deserto infinito, e la condanna di attraversarlo fra miraggi crudeli? Berselli non è osservatore distaccato degli eventi. Piuttosto è l’addolorato testimone intellettuale di una catastrofe che lui, direttore sino a poche settimane fa della rivista “il Mulino” oltre che editorialista di “Repubblica” e dell’“Espresso”, aveva da tempo visto arrivare senza per questo poterla impedire. Anche perché, indica il sottotitolo inequivoco del volume (“Storia sentimentale di una catastrofe politica”), non ha certo dubbi su dove collocarsi. “Sinistri si nasce, con quel che segue, firmato ‘Totò’. Quindi, asciughiamoci gli occhi, rimettiamo in moto il cervello e diamoci da fare. Tanto, non si esce dalla propria natura, non si sfugge dalla propria psicologia”, esorta. Il problema, però, risiede proprio nella psicologia della sinistra. Che vuole indicare la via, “il domani”, senza capire come si fanno i conti con una realtà che cambia. Come ora uscire dal labirinto? Berselli prova a spiegarlo. Offrendo una prospettiva di strategia che testimonia ancora una volta la sua inimitabile lucidità critica e indica la strada di una rivincita per una sinistra vera, che non si vuole rassegnare a finire per sempre sinistrata. Edmondo Berselli, nato a Campogalliano nel 1951, è giornalista e scrittore. Ha pubblicato nel 1995 il volume "L’Italia che non muore" e un saggio sull’eccentricità, "Il più mancino dei tiri", dedicato a Mario Corso, ripubblicato con una postfazione nel 2006. Tra i suoi libri recenti vanno ricordati inoltre: "Post italiani. Cronache di un paese provvisorio" e "Quel gran pezzo dell'Emilia. Terra di comunisti, motori, musica, bel gioco, cucina grassa e italiani di classe", entrambi per Mondadori (2004). Per l'editore Aliberti nel 2005 ha pubblicato nel volume collettivo "Mai dire mai a un martini dry" un racconto che ha per protagonista James Bond a Campogalliano. A seguire gli ultimi due lavori sempre editi da Mondadori e presentati a Caffè Letterario, “Venerati maestri” (2006) e “Adulti con riserva. Com’era allegra l’Italia prima del ’68.” (2007)

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