

Non ci si crede: più di un incontro culturale alla settimana, un luogo d'incanto, un palazzo del Settecento, una galleria di ritratti, un libraio, un mecenate, un'insegnante assessore alla scuola, alla cultura, a tutto ciò di cui non si parla da nessuna parte. E un piccolo gruppo di amici. A Lugo. Ma che bello! Felice di aver fatto parte di questo. Felice. MARIAPIA VELADIANO - 20 gennaio 2012
Lo scrittore veneziano DAVIDE SILVESTRI è stato ospite di Caffè Letterario il 6 ottobre scorso con il suo romanzo "La linea generale".
I giovani con i muscoli, che ridono e corrono sulla spiaggia, sportivamente. Che arrivano in ufficio, rampanti. La vita televisiva, quella che vediamo attraverso l’oblò del nostro batiscafo: giovani, sempre, ovunque, nient’altro che giovani. Gente che si stacca pezzi di corpo e se le riattacca da un'altra parte, che usa la liposuzione come bilanciamente corporale... ragazzi, mi secca rovinarvi la colazione, ma si muore. È inutile girare la testa da un’altra parte: si muore. Adesso non dico di passare la giornata in cimitero a riscavare le bare. Ma pensarci ogni tanto non credo sia una cattiva idea, è una specie di igiene mentale, di ginnastica (per una volta) del cervello. Ecco allora il libro giusto, che ci aiuterà a tornare a terra. È Marai a farci questo regalo con il suo “Ultimo dono”, l’ultimo libro che ha scritto prima di togliere le ancore. È il diario di un lutto plurimo, la descrizione di una terra bruciata. È un’uscita di scena elegante. E' il diario di una fine, da leggere con gli occhi aperti per sapere come vanno le cose quando cade il vento, per capire cosa succede quando i giorni sono contati.
di Davide Silvestri