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Sala conferenze - Hotel Ala d'Oro

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sabato 13 giugno 2009

Mercoledì 17 giugno - MARCO CUZZI a Caffè Letterario

In occasione dell’anniversario della morte di Francesco Baracca, Caffè Letterario dedica il suo penultimo appuntamento della stagione al volo e all’aeronautica; mercoledì 17 giugno, alle ore 21,00, nella sala conferenze dell’Hotel Ala d’Oro, sarà presentato il libro “Romba il motore” edito da Il Saggiatore nel 2009. A presentare il volume sarà Marco Cuzzi, Ricercatore di Storia Contemporanea all’Università degli Studi di Milano e autore di alcuni dei saggi che compongono il libro. L’introduzione alla serata, che si concluderà come d’abitudine con il consueto brindisi con i vini in degustazione, sarà affidata a Daniele Serafini, Direttore del Museo Baracca di Lugo. Un incontro in cui si parlerà di storie di uomini, di passioni, di macchine, di sfide per costruirle e per farle librare nell'aria. Storie di volo, insomma. È questo il contenuto di "Romba il motore": una raccolta di saggi storici rigorosi ma al contempo curiosi, di storie minori che però rispecchiano la grande storia, spesso tragica, che ha percorso e dilaniato l'Italia. Come ad esempio i due Luigi, entrambi patrioti e tuttavia nemici: l'uno stava con i partigiani di Tito, l'altro con i nazifascisti. Storie oscure, dimenticate, come quella dell'aeronautica afghana creata dagli italiani negli anni Trenta, o dell'intervento delle nostre ali in Iraq nel 1941. Storie industriali, come la battaglia tra "più leggeri" e "più pesanti" dell'aria: l'esito della sfida tra dirigibili e aerei non era affatto scontato prima della tragedia dell'Hindemburg nel 1937. Come non lo era il fatto che gli aerei che utilizzavano la terra per decollare e atterrare prevalessero su quelli che usavano l'acqua, come testimoniano i numerosi idroscali disseminati per l'Italia, a cominciare da quello di Milano. "Romba il motore" è un libro decisamente inconsueto. Non tanto perchè è composto da tredici capitoli del tutto indipendenti tra di loro e tenuti assieme solo dalla cronologia degli argomenti trattati. L'unicità dell'opera nel panorama dei libri di aviazione italiani si nota già dalla copertina: un biplano CR42 italiano che viene ... abbattuto da un aereo da caccia inglese! E non da un potente Spitfire, ma da un altrettanto antiquato (come concezione) Gloster Gladiator! E' la riproduzione del quadro di un artista britannico, che uno si aspetterebbe di trovare in una mensa ufficiali della RAF e non sulla copertina di un libro "celebrativo" delle doti degli aviatori italiani. Il fatto è che il libro non è affatto celebrativo, è invece la raccolta di storie ed opinioni ben diverse dal solito clichè del "quanto-eravamo-bravi-pur-con-mezzi-inferiori".

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