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martedì 4 marzo 2014

"Libri a Lugo" di ANTONIO CASTRONUOVO

Antonio Castronuovo è stato ospite del Caffè Letterario di Lugo mercoledì 26 febbraio 2014 per presentare il suo saggio "Alfabeto Camus" edito da Stampa Alternativa.

La vocazione del Caffè Letterario di Lugo – come suona il suo nome – è di mettere in scena libri, autori, pensieri. Una vocazione che sorge in una città di provincia che, come tante in Italia, a tutta prima non sembra possedere una solida inclinazione alla letteratura. Errore: la provincia italiana ha sempre sfornato poeti e lettori, ovverosia umanisti che hanno lavorato per il bene della parola, anche solo collezionando – semmai accanitamente – carta stampata.
Se uno dei tanti autori invitati al Caffè Letterario si fermasse a Lugo per un paio di giorni, e decidesse di curiosare nei cataloghi della Biblioteca Comunale “Trisi”, s’imbatterebbe in una sorpresa: la storia di un uomo che ha collezionato migliaia di volumi, ottimo esempio di quel che riesce a combinare un dilettante, se ci si mette. Uno dei fondi più ricchi della “Trisi” è infatti quello di Pietro Cavallini, gentiluomo locale classe 1891.
Straordinaria figura di collezionista e lettore poliedrico, Cavallini visse appartato nel palazzo di famiglia e si dedicò all’irrefrenabile passione di accumulare libri. Dotato di una curiosità ad ampio raggio, raccolse volumi spazianti tra le discipline che contano: letteratura, storia, filosofia, economia, scienze.
Morì nel 1967 e la sua collezione non subì, fortunatamente, il destino di molte biblioteche private lasciate nelle mani di eredi insensibili: disperse tra bancarelle e piccoli antiquari. I circa ventimila volumi e cinquemila opuscoli di Cavallini costituiscono oggi uno dei fondi più rilevanti della locale biblioteca, circa un sesto dell’intero patrimonio librario. Insomma: le collezioni pubbliche sono spesso debitrici a questi reconditi e singolari bibliofili, che non esitano a intaccare la propria ricchezza per accumulare carta: dobbiamo convenire che senza di loro le nostre città sarebbero più misere.
E questo amore per il libro io l’avverto nella fibra del Caffè Letterario, luogo di parole, possibilmente alte, sempre generatrici di pensiero.
Ora, se Lugo riconosce il proprio debito nei riguardi del benemerito concittadino Cavallini, verrà il giorno in cui bisognerà dichiarare anche il merito del benemerito gruppuscolo di persone che – con passione e dedizione – tengono in piedi il Caffè Letterario, straordinario esperimento di promozione di un oggetto sempre sull’orlo dell’abisso: il libro.
di Antonio Castronuovo


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