Antonio Castronuovo è stato
ospite del Caffè Letterario di Lugo mercoledì 26 febbraio 2014 per presentare
il suo saggio "Alfabeto Camus" edito da Stampa Alternativa.
La vocazione del Caffè Letterario di Lugo – come
suona il suo nome – è di mettere in scena libri, autori, pensieri. Una
vocazione che sorge in una città di provincia che, come tante in Italia, a
tutta prima non sembra possedere una solida inclinazione alla letteratura. Errore:
la provincia italiana ha sempre sfornato poeti e lettori, ovverosia umanisti
che hanno lavorato per il bene della parola, anche solo collezionando – semmai
accanitamente – carta stampata.
Se uno dei tanti autori invitati al Caffè
Letterario si fermasse a Lugo per un paio di giorni, e decidesse di curiosare
nei cataloghi della Biblioteca Comunale “Trisi”, s’imbatterebbe in una sorpresa:
la storia di un uomo che ha collezionato migliaia di volumi, ottimo esempio di
quel che riesce a combinare un dilettante, se ci si mette. Uno dei fondi più
ricchi della “Trisi” è infatti quello di Pietro Cavallini, gentiluomo locale classe
1891.
Straordinaria figura di collezionista e lettore
poliedrico, Cavallini visse appartato nel palazzo di famiglia e si dedicò all’irrefrenabile
passione di accumulare libri. Dotato di una curiosità ad ampio raggio, raccolse
volumi spazianti tra le discipline che contano: letteratura, storia, filosofia,
economia, scienze.
Morì nel 1967 e la sua collezione non subì,
fortunatamente, il destino di molte biblioteche private lasciate nelle mani di eredi
insensibili: disperse tra bancarelle e piccoli antiquari. I circa ventimila volumi
e cinquemila opuscoli di Cavallini costituiscono oggi uno dei fondi più rilevanti
della locale biblioteca, circa un sesto dell’intero patrimonio librario. Insomma:
le collezioni pubbliche sono spesso debitrici a questi reconditi e singolari bibliofili,
che non esitano a intaccare la propria ricchezza per accumulare carta: dobbiamo
convenire che senza di loro le nostre città sarebbero più misere.
E questo amore per il libro io l’avverto nella
fibra del Caffè Letterario, luogo di parole, possibilmente alte, sempre generatrici
di pensiero.
Ora, se Lugo riconosce il proprio debito nei
riguardi del benemerito concittadino Cavallini, verrà il giorno in cui
bisognerà dichiarare anche il merito del benemerito gruppuscolo di persone che
– con passione e dedizione – tengono in piedi il Caffè Letterario,
straordinario esperimento di promozione di un oggetto sempre sull’orlo
dell’abisso: il libro.
di Antonio Castronuovo
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