Mercoledì 16 aprile, alle ore 21.00,
nella Sala Conferenze dell’Hotel Ala d’Oro, la narrativa noir diventa
protagonista a Caffè Letterario con il giornalista e scrittore bolognese
Stefano Tura e il suo thriller “Tu sei il prossimo” edito da Fazi Editore. A
introdurre la serata, che si concluderà come d’abitudine con il consueto brindisi
offerto a tutti i presenti, sarà il curatore di Caffè Letterario Marco
Sangiorgi.
L'allarme per la pedofilia e lo
spettro dell'orco che vive in mezzo a noi a molestare i nostri figli. I lati
oscuri di internet, le zone grigie dove questi orchi vanno a condividere le
loro insane passioni, scambiandosi immagini e video. E, ancora, la tendenza a
trasformare queste tragedie (le violenze anche presunte sui bambini) in
operazioni mediatiche, occupando l'informazione televisiva per fare pressioni
su inquirenti affinché trovino il mostro da sbattere in prima pagina. “Tu sei
il prossimo” è un bel noir scritto dall'inviato della Rai a Londra Stefano Tura,
che prende spunto da diversi episodi di cronaca, legati alle sparizioni di
bambini.
“Stefano Tura riesce a trasformare le suggestioni della cronaca in
brividi d’autore. C’è una tensione, in questo thriller, una diabolica e
agghiacciante successione di colpi di scena, che mette in agitazione anche me,
che sono del mestiere. Un altro romanzo disperato, allucinato e crudo, una
presa che non molla e ti lascia senza fiato, fino alla fine”. Carlo
Lucarelli.
Stefano Tura, giornalista e
scrittore bolognese, dal 2006 è inviato televisivo Rai a Londra. Ha iniziato la
carriera come cronista di nera ed è stato poi inviato di guerra in
ex-Jugoslavia, Afghanistan, Iraq e Sudan. Sulla guerra in Afghanistan ha
scritto, nel 2001, Le caramelle di Super Osama, un diario sul conflitto nel
paese centro-asiatico. Come autore di gialli e noir, ha scritto Il killer delle
ballerine, romanzo nel quale compaiono per la prima volta il giornalista Luca
Rambaldi e l’ispettore Alvaro Gerace, Non spegnere la luce, Delitti per le
feste (assieme a Maurizio Matrone) e Arriveranno i fiori del sangue con il
quale è stato finalista nei premi “Fedeli” e “Scerbanenco”.
Nessun commento:
Posta un commento