Mercoledì 15 ottobre, alle ore
21.00, nel Salone Estense della Rocca di Lugo terzo appuntamento stagionale del
Caffè Letterario di Lugo con Roberto Matatia e il suo libro “I vicini scomodi”
edito da La Giuntina. La serata sarà introdotta da Silvia Golfera.
È l’estate del 1938. Nissim è un
ebreo greco, da pochi anni trasferitosi in Italia. Le sue capacità gli hanno
permesso di raggiungere la tranquillità economica. L’apice del suo successo è
una casa di mattoni rossi che sorge nella via più elegante di Riccione, di
fronte alla spiaggia e, soprattutto, a pochi metri dalla villa dell’uomo più
potente dell’epoca: il Duce. Una posizione ambita e invidiata da uomini di
potere, fossero gerarchi o industriali. Mentre l’estate prosegue fra feste,
ricevimenti, vita di spiaggia, l’atmosfera, per gli ebrei, comincia a farsi
pesante. Una vicinanza così evidente di una famiglia di ebrei alla residenza di
Mussolini è decisamente inopportuna. Così, sempre più insistenti iniziano le
pressioni degli sgherri del regime sul povero Nissim affinché venda la villa.
Nissim resiste disperatamente, finché le leggi razziali non cadono come una
mannaia anche su di lui. Le minacce di violente ritorsioni costringono la
famiglia a cedere per pochi soldi la famosa villa e a cercare di sopravvivere
nella condizione di paria in cui la legislazione razziale li ha ridotti.
La figlia Camelia ci ha lasciato
una preziosa testimonianza di quegli anni: alcune lettere giunte fino a noi in
modo fortunoso. L’innocenza dell’adolescenza è più forte della crudeltà del
mondo adulto e, pur vivendo in un mondo sconvolto dall’odio e dalle violenze
verso la sua «razza», Camelia ci racconta i suoi sogni e i suoi progetti, ma
anche il suo tormento per la famiglia, fino all’ultima lettera d’addio, scritta
al suo amato, pochi istanti prima di essere portata via per quello che sarà il
suo ultimo viaggio.
Roberto Matatia, imprenditore,
laureato in giurisprudenza, è nato a Faenza nel 1956. Pur abitando in una
piccola città, si impegna costantemente per mantenere viva la sua testimonianza
di vita e cultura ebraica. Cresciuto nel ricordo dei martiri della sua
famiglia, ha raccolto, nel tempo, documenti, testimonianze, ricordi che hanno
fatto da supporto a questo suo primo libro.
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