Oliviero Beha è stato ospite del Caffè Letterario
di Lugo mercoledì 1 febbraio 2017 per presentare il suo saggio "Mio nipote
nella giungla" edito da Chiarelettere.
Non capita spesso almeno a me, che
metaforicamente uso con l’uditorio delle mie presentazioni/conferenze spesso
frustino e sgabello, di godere dell’attenzione direi completa di cui ho goduto
all’Ala d’oro, che vuol dire Lugo, che vuol dire Romagna, storia, geografia,
intelligenza della vita, eccessi ritardati, risvegli improvvisi. Si mischia
tutto, papato, estensi e biciclette aeree, alla Baracca, ma in qualche modo è
un tutto in cui le parti vanno a posto da sé, ed è il loro posto. Buttate giù
per favore, dando una pala al sindaco, le mostruose costruzioni meno attuali
del Pavaglione, godetevi l’Ala d’oro a misura di Lugo e Lugo a misura di
ognuno, ricordando ciò che diceva Stendhal, con cui ho dormito: “Dei grandi
romanzi non si tengono a mente la trama ma i caratteri dei personaggi”. Mi pare
chiaro che vi riguardi.
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