Lunedì 20 febbraio, alle ore 21.00, nella Sala Conferenze
dell’Hotel Ala d’Oro, la scrittrice romana Benedetta Craveri presenterà al
Caffè Letterario di Lugo il suo ultimo saggio “Gli ultimi libertini” edito l’anno
scorso da Adelphi. A introdurre la serata, che si concluderà come d’abitudine
con il consueto brindisi finale offerto a tutti i presenti dalle cantine
Cevico, sarà Daniele Serafini.
«Questo libro» annuncia Benedetta Craveri nella Prefazione «racconta la storia
di un gruppo di aristocratici la cui giovinezza coincise con l'ultimo momento
di grazia della monarchia francese»: sette personaggi emblematici, scelti non
solo per «il carattere romanzesco delle loro avventure e dei loro amori», ma
anche (soprattutto, forse) per «la consapevolezza con cui vissero la crisi di
quella civiltà di Antico Regime ... con lo sguardo rivolto al mondo nuovo che
andava nascendo». Sfruttando, infatti, le qualità migliori della loro casta –
«la fierezza, il coraggio, l'eleganza dei modi, la cultura, lo spirito, il
talento di rendersi gradevoli» –, il duca di Lauzun, il conte e il visconte di
Ségur, il duca di Brissac, i conti di Narbonne e di Vaudreuil e il cavaliere di
Boufflers non furono soltanto maestri nell'arte di sedurre, ma da veri figli
dei Lumi ambirono ad avere un ruolo nei grandi cambiamenti che si preparavano,
e dopo il 1789 seppero affrontare le conseguenze delle loro scelte – la
povertà, l'esilio, perfino il patibolo – senza mai perdere l'incomparabile
panache che li distingueva. A sua volta, con la «grazia somma della cultura,
della curiosità, del pensiero, della scrittura magnifica» che le è stata
riconosciuta dai critici, e ancor più dai lettori, l'autrice di Amanti e regine
percorre queste sette vite parallele fino all'evento in cui tutte convergeranno
– la Rivoluzione – e dopo il quale ciascuno degli «ultimi libertini» seguirà il
proprio destino.
Benedetta Craveri è una critica letteraria e scrittrice italiana. Laureata in
lettere, oggi è una delle massime studiose italiane di lingua e letteratura
francese, materia che ha insegnato presso le università di Viterbo e di Napoli.
Acquista notorietà internazionale come autrice di saggi e monografie sulla vita
intellettuale dei salotti francesi. Profonda conoscitrice del neoclassicismo
transalpino del Settecento e dei primi anni dell'Ottocento, ha curato
l'edizione italiana dell'opera di André Chénier. Membro dell'Istituto
dell'Enciclopedia Italiana, scrive anche per pagine culturali di prestigiosi
quotidiani e periodici internazionali, fra cui «La Repubblica», «The New York
Review of Books» e la «Revue d'histoire littéraire de la France». Vive fra
Napoli, Roma e Parigi. In quest'ultima città è stata insignita di un
riconoscimento prestigioso, quello di "ufficiale" dell'Ordre des Arts
et des Lettres e ha collaborato, in qualità di professoressa invitata, con
l'Università della Sorbona (2007).
Nessun commento:
Posta un commento