Lunedì 13 marzo, alle ore 21.00,
nel Salone Estense della Rocca di Lugo si parlerà ancora di Teatro al Caffè
Letterario di Lugo con il drammaturgo e regista teatrale Marco Martinelli che
presenterà il suo ultimo libro “Aristofane a Scampia” edito da Ponte alle
Grazie. A introdurre la serata sarà Roberta Xella.
Il teatro può salvare una intera
generazione di giovani, adolescenti e giovani adulti, in Italia e negli altri
continenti, attraverso la cultura dell’improvvisazione dei testi più noti della
drammaturgia mondiale di tutti i tempi? È quello che si è chiesto il drammaturgo/regista/operatore
culturale/impresario teatrale/appassionato cultore del teatro come medicina per
la mente che è Marco Martinelli. Insieme alla moglie Ermanna Monanari, partendo
dall’Emilia rurale tanti anni fa, hanno dato vita ad una serie indescrivibile
di messe in scena, di esperimenti, di tournée, di festival, di scuole e
laboratori di teatro che sono raccontati in questo bellissimo documento, il
libro “Aristofane a Scampia”, leggendo il quale non si può non empatizzare con
l’autore, commuoversi, aprire il cuore alla speranza che l’eresia e l’utopia
possano davvero cambiare il mondo.
Marco Martinelli, nato a Reggio Emilia,
è tra i maggiori registi e drammaturghi del teatro italiano. Il ruolo che
meglio lo descrive è quello di "poeta di compagnia": le sue opere
infatti nascono dall’interazione con gli attori del Teatro delle Albe, fondato
nel 1983 insieme a Ermanna Montanari, Luigi Dadina e Marcella Nonni.
Venticinque anni fa ha dato vita alla non-scuola, una pratica teatrale che
mette in contatto gli adolescenti con i grandi classici del teatro. In lui e in
Ermanna Montanari, con la quale condivide la direzione della compagnia, Marco
De Marinis vede "due tra i pochi nuovi maestri della scena attuale";
Martinelli "ha firmato", secondo Renato Palazzi, "alcuni degli
spettacoli più suggestivi di questi anni", mentre l’esperienza di
“meticciato teatrale” tra attori italiani e senegalesi (da anni componente
stabile delle Albe) è stata definita da Franco Quadri come «l’ultima riprova
che la fabbrica del teatro africano è in Europa, come già ci avevano ammonito
Genet e Brook». Ha vinto numerosi premi, tra cui tre volte il Premio Ubu per la
drammaturgia, la regia e il progetto non-scuola. Martinelli ha inoltre
pubblicato scritti e articoli su numerose riviste: Lo Straniero,
doppiozero.com, Vita, Prove di drammaturgia.
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