Mercoledì 27 novembre, alle ore 21.00, nel Salone Estense della Rocca di
Lugo, ancora la narrativa protagonista a Caffè Letterario con la scrittrice
lughese Silvia Golfera e il suo ultimo romanzo “Tutto il tempo che occorre”
edito da Edizioni Lindau di Torino. L’incontro sarà introdotto da Marcello Savini.
Di ritorno da Gerusalemme, dove ha trascorso il Capodanno, Lea è costretta
a una lunga attesa all’aeroporto di Praga. In Israele ha incontrato Anna
Paserman, figlia di un ebreo che negli anni bui della seconda guerra mondiale
aveva trovato rifugio nella casa dei suoi nonni. Anna le ha rivelato un segreto
riguardo alla storia della sua famiglia che ha messo in crisi le certezze di
una vita.
Mentre aspetta l’aereo che la riporterà in Italia, Lea si ritrova così a
fare i conti con un passato ignoto e doloroso, nel quale le persone a lei care,
i suoi genitori, i fratelli riaffiorano alla superficie dei ricordi sotto una
luce nuova e tante mezze verità della sua esistenza acquistano un significato
non più eludibile.
Riemergono come fantasmi la madre Valeria, prigioniera di un matrimonio
infelice e sprofondata in una religiosità bigotta e ossessiva; il padre
volontario nella Repubblica di Salò; il fratello Giulio, amatissimo,
esuberante, omosessuale, destinato a una fine prematura. E poi gli uomini che
Lea ha amato – lo scultore Rinaldo; Roberto, il futuro marito, un uomo fragile
e introverso; lo psichiatra Nicola – e le tante storie fuggevoli che hanno
riempito la sua inquietudine, sullo sfondo della grande storia italiana, dal
dopoguerra con il suo strascico di odio e di contrapposizioni ideologiche
all’alluvione di Firenze, dal ’68 agli Anni di Piombo, fino a Mani Pulite e
alla Seconda Repubblica.
Riuscirà Lea a riconciliarsi con il proprio destino e a trovare finalmente
un po’ di serenità? Quanto tempo occorre per far pace con gli altri e con sé
stessi? Per spiegare il male che si è fatto e perdonare quello che si è
ricevuto?
Silvia Golfera, nata nel 1959, è laureata in Filosofia e insegna Lettere.
Si occupa di cultura ebraica e russa, di cui ha scritto su riviste
specializzate come «Rassegna mensile di Israel», «Ha Keillah», «Ebraismo e
dintorni», «Shalom». Nel 2008 ha realizzato il filmato Il poligono di Butovo
sulla storia sovietica. Nello stesso anno è uscita la raccolta di racconti “La donna
invisibile” (Ibiskos). Nel 2011 ha pubblicato presso Discanti il romanzo “La
solitudine dell’animale”.
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